Lo studio riguarda giovani donne e adolescenti con cancro e si concentra su come proteggere la fertilità durante la chemioterapia. Le malattie studiate includono il cancro al seno, la leucemia acuta, i linfomi (sia di Hodgkin che non-Hodgkin) e i sarcomi (come l’osteosarcoma, i sarcomi dei tessuti molli e il sarcoma di Ewing). Il trattamento in esame utilizza un farmaco chiamato triptorelina, noto anche come Pamorelin, che viene somministrato come iniezione a rilascio prolungato. Questo farmaco è confrontato con una soluzione di cloruro di sodio al 0,9%, che funge da placebo.
Lo scopo dello studio è valutare i cambiamenti nella riserva ovarica, che è un indicatore della fertilità, dopo la chemioterapia, con o senza l’uso di GnRHa (un tipo di farmaco che include la triptorelina). La riserva ovarica viene misurata attraverso l’ormone anti-Mülleriano (AMH) a 12 mesi dalla fine del trattamento chemioterapico. Le partecipanti allo studio riceveranno il trattamento per un periodo massimo di 12 mesi e saranno seguite per valutare il recupero della fertilità e altri aspetti della salute riproduttiva.
Durante lo studio, verranno confrontati i livelli di AMH tra il gruppo che riceve la triptorelina e quello che riceve il placebo. Saranno inoltre esaminati altri fattori come la qualità della vita, la salute riproduttiva e la densità minerale ossea. Lo studio mira a fornire informazioni su come proteggere la fertilità delle donne giovani sottoposte a chemioterapia per il trattamento del cancro.











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