Lo studio riguarda il trapianto di fegato da donatore deceduto e si concentra sulla prevenzione del rigetto dell’organo trapiantato. Il trattamento in esame utilizza un farmaco chiamato siplizumab, noto anche come MEDI-507, che è un tipo di anticorpo. Questo farmaco viene somministrato insieme a ciclofosfamide, un altro farmaco, e a una procedura chirurgica chiamata splenectomia, che comporta la rimozione della milza.
L’obiettivo dello studio è verificare se questo trattamento può aiutare i pazienti a tollerare il nuovo fegato senza bisogno di farmaci immunosoppressori a lungo termine. Gli immunosoppressori sono farmaci che riducono l’attività del sistema immunitario per prevenire il rigetto dell’organo trapiantato. Durante lo studio, i partecipanti riceveranno il trattamento e saranno monitorati per un periodo di tempo per vedere se possono rimanere senza immunosoppressori per almeno 12 mesi.
Il trattamento con siplizumab viene somministrato come soluzione per iniezione o infusione. I partecipanti saranno seguiti per un periodo di 60 mesi per valutare l’efficacia e la sicurezza del trattamento. Lo studio mira a determinare quanti pazienti possono vivere senza immunosoppressori a 30 mesi dal trapianto e a monitorare eventuali episodi di rigetto acuto del fegato trapiantato.