Lo studio clinico si concentra sulla sindrome nefrosica, una condizione in cui i reni perdono una quantità eccessiva di proteine nelle urine. In particolare, si studia la sindrome nefrosica sensibile agli steroidi, che risponde bene al trattamento con farmaci steroidei. La ricerca coinvolge l’uso di un farmaco chiamato Rituximab, somministrato come soluzione per infusione endovenosa. Questo farmaco è un tipo di anticorpo monoclonale, una proteina progettata per riconoscere e legarsi a specifiche cellule nel corpo, aiutando a ridurre l’infiammazione e a prevenire le ricadute della malattia.
Lo scopo dello studio è confrontare l’efficacia di due diversi regimi di trattamento con Rituximab per mantenere la remissione della sindrome nefrosica recidivante causata da podocitopatie negli adulti. Le podocitopatie sono malattie che colpiscono i podociti, cellule specializzate nei reni che aiutano a filtrare il sangue. I partecipanti allo studio riceveranno uno dei due regimi di trattamento e saranno monitorati per vedere quanto tempo passa prima che la sindrome nefrosica si ripresenti.
Durante lo studio, i partecipanti saranno seguiti per un periodo di tempo per valutare la sicurezza e l’efficacia del trattamento. Saranno raccolti dati su eventuali effetti collaterali e sulla frequenza delle ricadute della sindrome nefrosica. L’obiettivo è determinare quale regime di Rituximab sia più efficace nel prevenire le ricadute, migliorando così la qualità della vita dei pazienti affetti da questa condizione. Lo studio non prevede l’uso di un placebo, e tutti i partecipanti riceveranno il trattamento attivo.











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