Oxygen therapy

Trattamento efficace con la terapia con ossigeno

La terapia con ossigeno è un intervento medico fondamentale per le persone con funzione respiratoria compromessa, offrendo un’ancora di salvezza a coloro che soffrono di condizioni che riducono i livelli di ossigeno nel sangue. Questa terapia, che può essere somministrata in vari contesti, è personalizzata per soddisfare le esigenze specifiche dei pazienti, sia che stiano affrontando condizioni croniche come la BPCO o problemi acuti come l’avvelenamento da monossido di carbonio. Comprendere i tipi, i benefici e i rischi associati alla terapia con ossigeno, così come i fattori che influenzano la prognosi del paziente, è essenzper i pazienti. Questa guida completa si addentra nelle sfumature della terapia con ossigeno, inclusa la sua applicazione negli studi clinici e nelle cure postoperatorie, evidenziando il suo ruolo nel migliorare i risultati e la qualità della vita dei pazienti.

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    Introduzione alla terapia con ossigeno

    La terapia con ossigeno è un trattamento medico che fornisce ai pazienti ossigeno supplementare da respirare. Questa terapia è essenziale per le persone che hanno bassi livelli di ossigeno nel sangue a causa di varie condizioni di salute. Può essere somministrata in ospedali, strutture mediche o a casa, a seconda delle necessità del paziente[1]. La terapia è disponibile solo su prescrizione di un operatore sanitario[2].

    Tipi di terapia con ossigeno

    Esistono diversi tipi di terapia con ossigeno, ognuno con scopi e condizioni specifiche:

    • Ossigenoterapia domiciliare: Consiste nel respirare aria con un contenuto di ossigeno più elevato attraverso una maschera o un tubo collegato a un dispositivo a casa. È benefica per condizioni come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), l’asma grave, la fibrosi cistica e l’ipertensione polmonare[5].
    • Ossigenoterapia iperbarica (OTI): Questa terapia prevede la respirazione di ossigeno puro in una camera pressurizzata, permettendo ai polmoni di raccogliere più ossigeno rispetto alla normale pressione atmosferica. Viene utilizzata per trattare condizioni come la malattia da decompressione, l’avvelenamento da monossido di carbonio e le ferite che non guariscono[3][4].

    Benefici della terapia con ossigeno

    La terapia con ossigeno può migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti con bassi livelli di ossigeno nel sangue. Aiuta ad alleviare sintomi come dispnea e affaticamento, permettendo ai pazienti di rimanere attivi e sentirsi meglio[2]. Per coloro che soffrono di condizioni croniche, può prolungare l’aspettativa di vita e migliorare la salute generale[5].

    Dettagli dell’ossigenoterapia iperbarica

    L’OTI è una forma specializzata di terapia con ossigeno che potenzia i processi naturali di guarigione del corpo fornendo ossigeno al 100% in un ambiente ad alta pressione. Questa terapia è particolarmente efficace per il trattamento di ferite croniche, infezioni gravi e lesioni da radiazioni[6]. Il piano di trattamento tipicamente prevede più sessioni, con ogni sessione della durata di circa due ore[8].

    Sicurezza e rischi

    Sebbene la terapia con ossigeno sia generalmente sicura, è fondamentale utilizzarla sotto supervisione medica. I concentratori di ossigeno portatili da banco potrebbero non soddisfare le esigenze dei pazienti con specifiche malattie polmonari, ed è necessaria una guida professionale[2]. L’OTI, anche se sicura per le condizioni approvate, comporta rischi come disagio alle orecchie dovuto ai cambi di pressione e potenziali rischi di incendio in strutture non accreditate[7].

    Assicurazione e copertura

    Molti piani assicurativi, inclusi Medicare e Medicaid, coprono la terapia con ossigeno per le condizioni approvate. Tuttavia, la copertura può variare, ed è consigliabile verificare con il proprio assicuratore riguardo la pre-autorizzazione e i dettagli specifici della copertura[4].

    Farmaci correlati nel nostro database

    Vivere con malattie respiratorie croniche: Informazioni sulla prognosi e sulla sopravvivenza

    Tassi di sopravvivenza nei pazienti con BPCO

    Per i pazienti con Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) e ipossiemia moderata, l’uso della terapia con ossigeno domiciliare non prolunga significativamente la sopravvivenza. Gli studi hanno dimostrato che il tasso di sopravvivenza cumulativo per questi pazienti è dell’88% a un anno, del 77% a due anni e del 66% a tre anni. Nonostante l’uso della Ossigenoterapia a Lungo Termine (LTOT), non sono state osservate differenze significative nei tassi di sopravvivenza tra i pazienti trattati e i controlli. Inoltre, l’estensione dell’uso di ossigeno oltre le 15 ore al giorno non ha migliorato i risultati di sopravvivenza. Il principale determinante della sopravvivenza in questo gruppo sembra essere il grado di limitazione delle vie aeree[9][10].

    Prognosi nella Fibrosi Polmonare Idiopatica (IPF)

    Nei pazienti con Fibrosi Polmonare Idiopatica (IPF), l’inizio della terapia con ossigeno segna un punto critico per la prognosi. Il tempo medio di sopravvivenza dall’inizio della terapia con ossigeno è di circa 1,5 anni. Fattori come basso Indice di Massa Corporea (BMI), bassa Capacità Vitale Forzata (FVC), bassa Capacità di Diffusione (DLCO), bassa SpO2 minima nel test del cammino di 6 minuti (6MWT), e un alto punteggio nel Test di Valutazione della BPCO (CAT) sono associati a una prognosi peggiore. Questi fattori dovrebbero stimolare discussioni sulla pianificazione anticipata delle cure e consultazioni di cure palliative[11].

    Sopravvivenza con Ossigenoterapia a Lungo Termine (LTOT)

    La necessità di LTOT spesso indica una malattia avanzata e può attivare la pianificazione anticipata delle cure. La sopravvivenza dei pazienti che iniziano LTOT varia significativamente, con una sopravvivenza mediana di circa due anni. I pazienti con malattia polmonare interstiziale o che necessitano di assistenza nelle attività della vita quotidiana (ADL) sono a maggior rischio di morte entro il primo anno. I predittori più critici di scarsa sopravvivenza includono la malattia polmonare interstiziale come condizione primaria che necessita di LTOT, la necessità di aiuto con ADL e multiple comorbidità[12].

    Fattori che influenzano la prognosi

    Diversi fattori sono stati identificati come influenti sulla prognosi dei pazienti che necessitano di terapia con ossigeno. Questi includono:

    • Basso BMI: Un indice di massa corporea più basso è indipendentemente associato a una prognosi peggiore, anche negli stadi avanzati di IPF[11].
    • Test di Funzionalità Polmonare: Bassa FVC e DLCO sono indicatori significativi di prognosi sfavorevole[11].
    • Test del cammino di 6 minuti (6MWT): Una bassa SpO2 minima durante questo test è un fattore di prognosi sfavorevole[11].
    • Alto punteggio CAT: Un punteggio più alto nel Test di Valutazione della BPCO correla con una prognosi peggiore[11].
    • Comorbidità: Un indice di comorbidità di Charlson più alto è collegato a risultati di sopravvivenza peggiori[12].

    Studi clinici nelle cure respiratorie e postoperatorie

    Find matching clinical trials
    for Oxygen therapy disease

    Trial no. 1

    Double-blind Placebo-Controlled Randomized Clinical…

    #1

    Copper is a chemical element with symbol Cu (from Latin: cuprum) and atomic number 29. It is a soft, malleable, and ductile metal with very high thermal and electrical conductivity.

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    Trial no. 2

    Prospective evaluation of potential effects of repeated…

    #2

    Silver is the metallic element with the atomic number 47. Its symbol is Ag, from the Latin argentum, derived from the Greek ὰργὀς, and ultimately from a Proto-Indo-European language root reconstructed as *h2erǵ-, “grey” or “shining”.

    More info

    Trial no. 3

    A study to learn about how itraconazole affects the level…

    #3

    Gold is a chemical element with symbol Au and atomic number 79. In its purest form, it is a bright, slightly reddish yellow, dense, soft, malleable, and ductile metal. Chemically, gold is a transition metal and a group 11 element.

    More info

    Trial no. 4

    Randomized, double-blind, parallel group clinical trial…

    #4

    Roentgenium is a chemical element with symbol Rg and atomic number 111. It is an extremely radioactive synthetic element (an element that can be created in a laboratory but is not found in nature).

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    Studi sulle malattie respiratorie

    Lo studio MULTI-EXA è uno studio significativo incentrato sulla gestione delle riacutizzazioni gravi della Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO). Questo studio viene condotto in Francia ed è classificato sia come studio clinico di Fase III che di Fase IV, indicando il suo stadio avanzato nel processo di ricerca. L’obiettivo principale è valutare l’uso della PCR multiplex, della procalcitonina e dell’aspetto dell’espettorato per potenzialmente ridurre la durata della terapia antibiotica nei pazienti con gravi riacutizzazioni di BPCO. Lo studio coinvolge pazienti che necessitano di ventilazione meccanica, sia invasiva che non invasiva, o terapia con ossigeno nasale ad alto flusso[1].

    Gli endpoint dello studio sono completi, concentrandosi su vari aspetti della salute del paziente e dell’efficacia del trattamento. Questi includono il numero di giorni in cui i pazienti rimangono vivi senza antibiotici entro il giorno 28, l’incidenza di polmonite nosocomiale e il tasso di colonizzazione o infezione da batteri multiresistenti. Inoltre, lo studio esamina la durata dei ricoveri in terapia intensiva, dei ricoveri ospedalieri e il numero di giorni in cui i pazienti sono vivi senza ventilazione meccanica. I tassi di mortalità in terapia intensiva e in ospedale, così come l’incidenza di polmonite acquisita in ospedale, sono anch’essi endpoint critici. Lo studio valuta inoltre il numero di ulteriori riacutizzazioni di BPCO che richiedono il ricovero ospedaliero o la terapia con corticosteroidi sistemici e il tempo tra le riacutizzazioni[1].

    Studi sulle cure postoperatorie

    Un altro studio importante è quello sull’efficacia della terapia con ossigeno nasale nel ridurre le complicazioni postoperatorie nei pazienti sottoposti a chirurgia per trauma alla caviglia. Questo studio, anch’esso condotto in Francia, è uno studio di conferma terapeutica di Fase III. Mira a determinare se la terapia con ossigeno nasale può ridurre efficacemente complicazioni come sofferenza cutanea, necrosi e infezioni entro sei mesi dall’intervento[2].

    Lo studio valuta diversi endpoint, tra cui il questionario Observer Scar Assessment Scale (OSAS) a vari intervalli post-chirurgici, la necessità di ripresa chirurgica entro sei mesi e la presenza di consolidamento ritardato o pseudartrosi nelle radiografie. I livelli di dolore vengono valutati utilizzando la Scala Analogica Visiva (VAS) in più momenti, e le misurazioni della TcPO2 vengono effettuate pre-operatoriamente e a intervalli specifici post-chirurgici. Lo studio considera anche il rapporto incrementale costo-utilità su un periodo di 24 settimane, utilizzando il questionario di autovalutazione EQ-5D per valutare gli anni di vita aggiustati per la qualità (QALY)[2].

    Sommario

    La terapia con ossigeno svolge un ruolo cruciale nella gestione delle condizioni respiratorie fornendo ossigeno supplementare ai pazienti con bassi livelli di ossigeno nel sangue. È essenziale per le persone con malattie croniche come BPCO e FPI, così come per coloro che presentano condizioni acute come l’avvelenamento da monossido di carbonio. La terapia può essere somministrata in varie forme, inclusa la terapia con ossigeno domiciliare e la terapia con ossigeno iperbarico (HBOT), ciascuna adattata a specifiche esigenze mediche. Mentre la terapia con ossigeno migliora significativamente la qualità della vita e può prolungare l’aspettativa di vita, deve essere utilizzata sotto supervisione medica per mitigare rischi come il disagio legato alla pressione e i pericoli di incendio. La copertura assicurativa per la terapia con ossigeno è comune, ma i pazienti dovrebbero verificare i dettagli specifici con i loro fornitori. La prognosi per i pazienti che necessitano di terapia con ossigeno è influenzata da fattori come l’IMC, i test di funzionalità polmonare e le comorbidità, con la malattia avanzata che spesso richiede una terapia con ossigeno a lungo termine (LTOT). Gli studi clinici, come il trial MULTI-EXA, stanno esplorando approcci innovativi per gestire le gravi riacutizzazioni della BPCO, mentre gli studi sulla cura postoperatoria indagano i benefici della terapia con ossigeno nella riduzione delle complicazioni chirurgiche. Questi studi mirano a ottimizzare le strategie di trattamento e migliorare i risultati dei pazienti in vari contesti medici.

    Fonti

    1. https://medlineplus.gov/oxygentherapy.html
    2. https://www.lung.org/lung-health-diseases/lung-procedures-and-tests/oxygen-therapy
    3. https://www.mayoclinic.org/tests-procedures/hyperbaric-oxygen-therapy/about/pac-20394380
    4. https://www.hopkinsmedicine.org/health/treatment-tests-and-therapies/hyperbaric-oxygen-therapy
    5. https://www.nhsinform.scot/tests-and-treatments/medicines-and-medical-aids/medical-aids/home-oxygen-treatment/
    6. https://my.clevelandclinic.org/health/treatments/17811-hyperbaric-oxygen-therapy
    7. https://www.fda.gov/consumers/consumer-updates/hyperbaric-oxygen-therapy-get-facts
    8. https://uvahealth.com/services/hyperbaric-oxygen-therapy
    9. https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC1758616/
    10. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/9337824/
    11. https://www.nature.com/articles/s41598-023-40508-8
    12. https://rc.rcjournal.com/content/64/11/1401
    Panoramica della Terapia con ossigeno
    Tipi di Terapia con ossigeno Ossigenoterapia domiciliare
    Ossigenoterapia iperbarica (HBOT)
    Benefici Migliora la qualità della vita
    Prolunga l’aspettativa di vita
    Rischi Disagio legato alla pressione
    Rischi di incendio
    Copertura assicurativa Varia secondo il fornitore
    Fattori prognostici
    BMI basso Prognosi peggiore
    Test di funzionalità polmonare Indicatori della salute polmonare
    Studi clinici
    Studio MULTI-EXA Focus Riacutizzazioni gravi della BPCO
    Endpoint Durata antibiotico, polmonite nosocomiale
    Studio sulla cura postoperatoria Focus Ossigenoterapia nasale nella chirurgia della caviglia
    Endpoint Complicazioni, livelli di dolore, TcPO2
    Obiettivo generale
    Ottimizzare le strategie di trattamento e migliorare i risultati dei pazienti

    Glossario

    • Terapia con ossigeno: Un trattamento medico che fornisce ossigeno supplementare ai pazienti con bassi livelli di ossigeno nel sangue dovuti a varie condizioni di salute.
    • Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO): Una malattia polmonare infiammatoria cronica che causa ostruzione del flusso d’aria dai polmoni, spesso richiedendo terapia con ossigeno.
    • Ossigenoterapia Iperbarica (OTI): Un tipo di terapia con ossigeno in cui i pazienti respirano ossigeno puro in una camera pressurizzata, utilizzata per condizioni come la malattia da decompressione e ferite che non guariscono.
    • Fibrosi Polmonare Idiopatica (IPF): Una malattia polmonare cronica e progressiva caratterizzata dalla cicatrizzazione del tessuto polmonare, che spesso porta alla necessità di terapia con ossigeno.
    • Indice di Massa Corporea (IMC): Una misura del grasso corporeo basata su altezza e peso, utilizzata per valutare la prognosi nei pazienti con malattie respiratorie.
    • Capacità Vitale Forzata (CVF): Un test di funzionalità polmonare che misura la quantità d’aria che una persona può espirare forzatamente, utilizzato per valutare la funzione polmonare.
    • Capacità di Diffusione (DLCO): Un test che misura quanto bene l’ossigeno passa dai polmoni al sangue, importante per valutare le malattie polmonari.
    • SpO2: Saturazione periferica dell’ossigeno capillare, una stima della quantità di ossigeno nel sangue, misurata durante test come il test del cammino di 6 minuti.
    • Test di Valutazione della BPCO (CAT): Un questionario utilizzato per valutare l’impatto della BPCO sulla vita di un paziente, con punteggi più alti che indicano una prognosi peggiore.
    • Ossigenoterapia a Lungo Termine (OTLT): Un trattamento che prevede l’uso a lungo termine di ossigeno supplementare, spesso per pazienti con malattie respiratorie croniche.
    • Studio MULTI-EXA: Uno studio clinico che valuta la gestione delle riacutizzazioni gravi della BPCO utilizzando strumenti diagnostici avanzati per potenzialmente ridurre l’uso di antibiotici.
    • Scala di Valutazione delle Cicatrici dell’Osservatore (OSAS): Uno strumento utilizzato per valutare l’aspetto e la qualità delle cicatrici post-chirurgiche.
    • Scala Analogica Visiva (VAS): Una scala utilizzata per misurare l’intensità del dolore, spesso utilizzata negli studi clinici per valutare il disagio del paziente.
    • TcPO2: Pressione transcutanea dell’ossigeno, una misura della distribuzione dell’ossigeno ai tessuti, utilizzata negli studi postoperatori.
    • EQ-5D: Uno strumento standardizzato per misurare la qualità della vita correlata alla salute, utilizzato per calcolare gli anni di vita aggiustati per la qualità (QALY).

    Studi clinici in corso con Oxygen therapy

    • Studio sull’uso dell’ossigeno per ridurre la desaturazione temporanea nei pazienti dopo chirurgia non cardiaca

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      Lo studio clinico si concentra sui rischi di complicazioni postoperatorie in pazienti sottoposti a interventi chirurgici non cardiaci, come la chirurgia generale e la chirurgia urologica. Dopo l’intervento, alcuni pazienti possono sperimentare una riduzione temporanea dei livelli di ossigeno nel sangue, nota come desaturazione. Questo studio mira a esaminare se la somministrazione di ossigeno tramite…

      Farmaci studiati:

      Studio disponibile in:

      AT
      Data di inizio: 2025-03-19