Ossificazione extrascheletrica – Studi clinici

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L’ossificazione extrascheletrica è una condizione rara caratterizzata dalla formazione anomala di tessuto osseo al di fuori dello scheletro. Attualmente è in corso uno studio clinico in Francia che sta valutando l’efficacia del tiosolfato di sodio nel trattamento delle calcificazioni e ossificazioni ectopiche associate a specifiche patologie autoimmuni e genetiche.

Studi clinici sull’ossificazione extrascheletrica: nuove prospettive terapeutiche

L’ossificazione extrascheletrica rappresenta una sfida terapeutica significativa per i pazienti affetti da determinate condizioni infiammatorie e genetiche. Questa condizione si manifesta con la formazione di tessuto osseo in sedi anatomiche anomale, causando dolore, limitazione funzionale e compromissione della qualità di vita. Attualmente, la ricerca medica sta esplorando nuove opzioni terapeutiche per gestire questa problematica complessa.

Panoramica degli studi clinici disponibili

Nel database internazionale degli studi clinici è attualmente registrato 1 studio clinico attivo specificamente dedicato al trattamento dell’ossificazione extrascheletrica. Questo studio rappresenta un’importante opportunità per i pazienti che soffrono di calcificazioni e ossificazioni ectopiche correlate a patologie specifiche.

Studio clinico in corso

Studio sulle iniezioni di tiosolfato di sodio per pazienti con calcificazioni o ossificazioni ectopiche da dermatomiosite, sclerosi sistemica o iPPSD2

Localizzazione: Francia

Questo studio clinico si concentra sulla valutazione degli effetti del tiosolfato di sodio nel trattamento di specifici tipi di crescite anomale di tessuto nell’organismo, note come calcificazioni ectopiche e ossificazioni ectopiche. Lo studio si rivolge specificatamente a queste condizioni quando si verificano in associazione con tre patologie: dermatomiosite, sclerosi sistemica e una rara condizione genetica chiamata iPPSD2 (displasia pseudoreumatoide progressiva idiopatica di tipo 2).

Il trattamento oggetto di valutazione è una soluzione di tiosolfato di sodio al 10%, somministrata mediante iniezioni sottocutanee direttamente nelle aree interessate. Lo studio si articola in diverse fasi nell’arco di 12 mesi: inizialmente i partecipanti attraversano un periodo di osservazione di sei mesi senza trattamento attivo, durante il quale vengono stabilite le misurazioni basali delle calcificazioni o ossificazioni mediante tomografia computerizzata (TC). Successivamente, segue una fase di trattamento di sei mesi durante la quale vengono somministrate le iniezioni di tiosolfato di sodio.

L’obiettivo principale dello studio è determinare l’efficacia del tiosolfato di sodio nel ridurre il volume di queste formazioni anomale. Durante tutto il periodo di trattamento, le dimensioni delle crescite vengono monitorate attraverso tecniche di imaging, mentre vengono valutati anche eventuali cambiamenti nei livelli di dolore e nella qualità di vita dei partecipanti. Viene inoltre condotto un attento monitoraggio per rilevare eventuali effetti collaterali o variazioni nella densità ossea.

Criteri di inclusione principali:

  • Presenza di calcificazione ectopica (depositi anomali di calcio nell’organismo) dovuta a dermatomiosite o sclerosi sistemica, con età pari o superiore a 18 anni
  • Oppure presenza di ossificazione ectopica (formazione anomala di tessuto osseo) dovuta a iPPSD2, con età compresa tra 2 e 30 anni
  • La necessità di infusione di tiosolfato di sodio deve essere confermata da un gruppo di esperti medici, sulla base dell’impatto significativo sulla salute della calcificazione o ossificazione
  • Assenza di interventi chirurgici programmati per le calcificazioni o ossificazioni nei successivi 12 mesi
  • Le donne in età fertile devono utilizzare metodi contraccettivi altamente efficaci (contraccezione ormonale, dispositivo intrauterino o altri metodi affidabili) durante lo studio e per un mese dopo l’ultima iniezione
  • Gli uomini con partner in età fertile devono utilizzare il preservativo durante lo studio e per 91 giorni dopo l’ultima iniezione
  • Firma del consenso informato da parte del paziente o dei genitori
  • Copertura previdenziale sociale

Criteri di esclusione principali:

  • Presenza di ossificazioni o calcificazioni ectopiche dovute a cause diverse da quelle specificate nello studio
  • Età al di fuori dell’intervallo specificato per lo studio
  • Incapacità di fornire il consenso informato o di comprendere i requisiti dello studio
  • Gravidanza o allattamento in corso
  • Storia di reazioni allergiche al trattamento in esame
  • Partecipazione contemporanea a un altro studio clinico
  • Presenza di gravi condizioni di salute che potrebbero interferire con lo studio
  • Interventi chirurgici recenti o programmati durante il periodo dello studio
  • Incapacità di rispettare le procedure e le visite previste dallo studio

Le patologie oggetto dello studio

Dermatomiosite: La dermatomiosite è una malattia infiammatoria caratterizzata da debolezza muscolare e da un’eruzione cutanea distintiva. La condizione spesso esordisce con un’eruzione violacea o rosso scuro, tipicamente sul viso, palpebre, nocche, gomiti, ginocchia, torace e dorso. La debolezza muscolare interessa solitamente i muscoli più vicini al tronco, come quelli dei fianchi, cosce, spalle e collo. Nel tempo, la debolezza può rendere difficile salire le scale, sollevare oggetti o persino alzarsi da una posizione seduta. La malattia può anche causare dolore articolare, affaticamento e difficoltà nella deglutizione. In alcuni casi, possono formarsi calcificazioni nella cute e nei muscoli, determinando ulteriori complicazioni.

Sclerosi sistemica: La sclerosi sistemica, nota anche come sclerodermia, è una malattia cronica del tessuto connettivo caratterizzata da alterazioni della cute, dei vasi sanguigni, dei muscoli e degli organi interni. La malattia spesso esordisce con ispessimento e indurimento della cute, particolarmente sulle mani e sul viso. Nel tempo, può portare a limitazione del movimento e dolore articolare. La sclerosi sistemica può anche interessare gli organi interni, come polmoni, cuore e reni, determinando una gamma di sintomi a seconda degli organi coinvolti. La condizione può causare calcificazioni nella cute e in altri tessuti, contribuendo a rigidità e disagio. La progressione e la gravità dei sintomi possono variare notevolmente tra gli individui.

iPPSD2: L’iPPSD2, o displasia pseudoreumatoide progressiva idiopatica di tipo 2, è una rara patologia genetica che colpisce lo sviluppo osseo e articolare. È caratterizzata da rigidità articolare progressiva, dolore e tumefazione, che spesso iniziano nell’infanzia. La condizione può determinare una riduzione della mobilità articolare e può causare deformità nel tempo. L’ossificazione ectopica, ovvero la formazione anomala di tessuto osseo nei tessuti molli, è una caratteristica comune dell’iPPSD2. Questo può comportare rigidità e disagio aggiuntivi, con impatto sulle attività quotidiane. La progressione dei sintomi può variare, con alcuni individui che sperimentano effetti più gravi rispetto ad altri.

Il farmaco in studio: tiosolfato di sodio

Il tiosolfato di sodio è il farmaco oggetto di valutazione in questo studio clinico. Viene somministrato mediante iniezioni sottocutanee, ovvero viene iniettato sotto la cute. Attualmente è in fase di studio negli studi clinici per la sua efficacia nel trattamento delle calcificazioni e ossificazioni ectopiche, che sono depositi anomali di calcio nei tessuti.

Le principali indicazioni terapeutiche includono condizioni come dermatomiosite, sclerosi sistemica e iPPSD2, nelle quali si verificano tali calcificazioni. Il tiosolfato di sodio agisce dissolvendo i depositi di calcio a livello molecolare, contribuendo a ridurre questi accumuli anomali. Dal punto di vista farmacologico, è classificato come agente chelante, il che significa che si lega a minerali e metalli, facilitandone la rimozione dall’organismo.

Sintesi e considerazioni finali

Attualmente, la ricerca sull’ossificazione extrascheletrica è limitata ma promettente. Lo studio francese in corso rappresenta un’importante iniziativa per valutare una nuova opzione terapeutica per pazienti affetti da calcificazioni e ossificazioni ectopiche associate a patologie specifiche.

Alcuni aspetti importanti da evidenziare:

  • Lo studio adotta un approccio rigoroso con un periodo di osservazione seguito da una fase di trattamento, permettendo una valutazione accurata dell’efficacia del farmaco
  • Il tiosolfato di sodio rappresenta un approccio innovativo basato sul suo meccanismo d’azione come agente chelante
  • Lo studio si rivolge a una popolazione di pazienti con esigenze terapeutiche insoddisfatte, per i quali le opzioni di trattamento sono attualmente limitate
  • La valutazione non si limita alla riduzione volumetrica delle calcificazioni/ossificazioni, ma include anche parametri relativi al dolore e alla qualità di vita
  • La localizzazione dello studio in Francia può rappresentare una limitazione geografica per alcuni pazienti potenzialmente idonei

I pazienti interessati a partecipare a questo studio dovrebbero consultare il proprio medico specialista per valutare l’idoneità e discutere i potenziali benefici e rischi della partecipazione. È importante ricordare che la partecipazione a uno studio clinico è volontaria e i pazienti hanno il diritto di ritirarsi in qualsiasi momento.

Studi clinici in corso su Ossificazione extrascheletrica

  • Data di inizio: 2020-06-05

    Studio sull’uso del tiosolfato di sodio per calcificazioni o ossificazioni ectopiche in pazienti con dermatomiosite, sclerodermia o iPPSD2

    Reclutamento in corso

    2 1 1 1

    Lo studio si concentra su alcune condizioni mediche in cui si formano depositi anomali di calcio o ossa in parti del corpo dove non dovrebbero esserci. Queste condizioni includono la calcificazione ectopica dovuta a dermatomiosite o sclerodermia sistemica, e lossificazione ectopica associata a una condizione genetica chiamata iPPSD2. Queste condizioni possono causare dolore e problemi…

    Francia

Riferimenti

https://clinicaltrials.eu/trial/study-of-sodium-thiosulfate-injections-for-patients-with-ectopic-calcifications-or-ossifications-from-dermatomyositis-systemic-sclerosis-or-ippsd2/