Introduzione alla terapia neoadiuvante
La terapia neoadiuvante è un approccio di trattamento preoperatorio che ha acquisito importanza nella gestione di vari tumori, incluso il cancro al seno. Questa strategia prevede la somministrazione di trattamenti come chemioterapia, terapia ormonale o terapia mirata prima del trattamento principale, tipicamente l’intervento chirurgico, per ridurre i tumori e migliorare i risultati chirurgici[2]. Inizialmente utilizzata per casi inoperabili, la terapia neoadiuvante ha mostrato benefici significativi anche nei tumori operabili in fase precoce[3].
Benefici della terapia neoadiuvante
I potenziali vantaggi della terapia neoadiuvante sono numerosi. Può migliorare il controllo locale e a distanza della malattia, permettere una valutazione diretta della risposta del tumore al trattamento e facilitare le procedure di conservazione degli organi[4]. Per esempio, nel cancro al seno, la terapia neoadiuvante può ridurre i tumori, rendendo più facile la loro rimozione chirurgica e potenzialmente consentendo una chirurgia conservativa del seno invece della mastectomia[5].
Applicazione in specifici tipi di cancro
La terapia neoadiuvante è particolarmente efficace in determinati tipi di cancro:
- Cancro al seno: La chemioterapia neoadiuvante, la terapia ormonale e le terapie mirate anti-HER2 sono utilizzate per ridurre i tumori e migliorare le opzioni chirurgiche. Per i tumori al seno HER2-positivi, farmaci come trastuzumab e pertuzumab sono comunemente utilizzati[2]. Nei casi di cancro al seno triplo negativo, il pembrolizumab può essere aggiunto al regime[2].
- Sarcoma osteogenico: La chemioterapia preoperatoria e la terapia di salvataggio degli arti sono diventate standard, permettendo la conservazione degli organi[4].
- Cancro della laringe: La chemioterapia neoadiuvante seguita da radiazione può preservare la laringe senza compromettere la sopravvivenza[4].
Risposta alla terapia e risultati
La risposta alla terapia neoadiuvante è un forte predittore dei risultati del paziente. Il raggiungimento di una risposta patologica completa (pCR), dove non è rilevabile cancro dopo il trattamento, è associato a migliori tassi di sopravvivenza[3]. L’analisi del sottotipo molecolare ha dimostrato che certi tipi di tumori aggressivi rispondono bene alle terapie mirate, offrendo una possibilità di cura[3].
Il processo di trattamento
La chemioterapia neoadiuvante viene tipicamente somministrata in cicli, con periodi di riposo tra i trattamenti. Questo approccio permette agli oncologi di valutare la risposta del tumore e adeguare il piano di trattamento di conseguenza[5]. L’efficacia di questa terapia dipende da vari fattori, inclusi il tipo di cancro, lo stadio e la risposta individuale del paziente[5].
Conclusione
La terapia neoadiuvante ha rivoluzionato il trattamento del cancro offrendo un approccio strategico per ridurre i tumori prima della chirurgia, migliorare i risultati chirurgici e potenzialmente aumentare i tassi di sopravvivenza. La sua applicazione in vari tipi di cancro sottolinea la sua versatilità ed efficacia come modalità di trattamento preoperatorio[4].