La mucopolisaccaridosi di tipo II (sindrome di Hunter) è una rara malattia genetica che compromette la capacità del corpo di degradare determinati zuccheri complessi. Attualmente sono in corso diversi studi clinici che testano nuovi trattamenti volti a gestire i sintomi sia neurologici che sistemici di questa condizione.
Studi Clinici in Corso sulla Mucopolisaccaridosi II (Sindrome di Hunter)
La mucopolisaccaridosi di tipo II (MPS II), nota anche come sindrome di Hunter, è una malattia metabolica rara causata dalla carenza dell’enzima iduronato-2-solfatasi. Questa carenza enzimatica porta all’accumulo di glicosaminoglicani (GAG) nelle cellule del corpo, causando una varietà di sintomi progressivi che interessano più organi e sistemi. Attualmente sono disponibili 6 studi clinici che stanno valutando nuove opzioni terapeutiche per i pazienti affetti da questa condizione.
Panoramica degli Studi Clinici Disponibili
Gli studi clinici attualmente in corso si concentrano principalmente su terapie enzimatiche sostitutive innovative progettate per attraversare la barriera emato-encefalica e trattare i sintomi del sistema nervoso centrale, oltre ai sintomi sistemici della malattia. I trattamenti sperimentali includono JR-141 (pabinafusp alfa), DNL310 (tividenofusp alfa) e approcci intratecali con idursulfasi.
Studi Clinici Dettagliati
Studio sugli Effetti e la Sicurezza di JR-141 e Idursulfase per Pazienti con Sindrome di Hunter
Località: Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna
Questo studio clinico valuta l’efficacia e la sicurezza di JR-141, un nuovo farmaco sperimentale, confrontandolo con Elaprase (idursulfase), un trattamento già approvato per la sindrome di Hunter. Lo studio ha una durata di circa due anni e include pazienti che riceveranno JR-141, Elaprase o placebo.
I criteri di inclusione principali comprendono pazienti con diagnosi confermata di MPS II, con attività enzimatica IDS ridotta al 10% o meno del range normale e mutazione documentata del gene IDS. Lo studio include due coorti: la Coorte A per bambini di età compresa tra 30 e 71 mesi con sintomi neurologici, e la Coorte B per pazienti di 6 anni o più con QI di 70 o superiore. I pazienti possono essere naïve al trattamento o già in terapia enzimatica sostitutiva stabile con idursulfase.
Durante lo studio vengono effettuate valutazioni regolari che includono test cognitivi per valutare la funzione cerebrale, esami fisici per misurare i cambiamenti nelle dimensioni di fegato e milza, test della capacità di camminare e funzionalità polmonare. L’obiettivo è fornire informazioni preziose su come JR-141 possa contribuire a gestire i sintomi della sindrome di Hunter e migliorare la qualità di vita dei pazienti.
Studio sulla Sicurezza e gli Effetti a Lungo Termine di DNL310 per Pazienti con Mucopolisaccaridosi di Tipo II
Località: Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Svezia
Questo studio di estensione a lungo termine valuta la sicurezza e la tollerabilità di DNL310 in pazienti con MPS II per un periodo fino a 5 anni. DNL310 è una proteina modificata somministrata tramite infusione endovenosa, progettata per aiutare a gestire i sintomi della malattia.
Possono partecipare i pazienti che hanno completato almeno 49 settimane nello studio DNLI-E-0002 o 96 settimane nella Coorte A e 48 settimane nella Coorte B dello studio DNLI-E-0007. Lo studio monitora attentamente qualsiasi evento avverso e reazione correlata all’infusione, misurando i cambiamenti nelle concentrazioni urinarie di glicosaminoglicani (GAG), sostanze che si accumulano nel corpo a causa della MPS II.
Le valutazioni secondarie includono la misurazione delle concentrazioni di eparansolfato (HS) nel liquido cerebrospinale, punteggi cognitivi e capacità fisiche come la distanza percorsa camminando. Vengono utilizzate tecniche di imaging come la risonanza magnetica per verificare i volumi di fegato e milza, assicurandosi che rimangano entro intervalli normali. Lo studio dovrebbe concludersi entro il 15 luglio 2027.
Studio sulla Sicurezza di DNL310 per Bambini con Sindrome di Hunter
Località: Paesi Bassi
Questo studio di fase 1/2 valuta la sicurezza e la farmacocinetica di DNL310 in bambini con sindrome di Hunter. Il trattamento viene somministrato tramite infusione endovenosa e i partecipanti vengono monitorati per valutare eventuali effetti collaterali e misurare i cambiamenti in determinate sostanze nel corpo correlate alla malattia.
Lo studio include diverse coorti in base all’età e alle caratteristiche della malattia. La Coorte A include pazienti di età compresa tra 5 e 10 anni con MPS II neuronnopatica. La Coorte B include pazienti di età compresa tra 1 e 18 anni con qualsiasi forma di MPS II. La Coorte C è riservata a bambini di età inferiore a 4 anni con MPS II neuronnopatica. La Coorte D include pazienti fino a 18 anni con epatomegalia che non hanno ricevuto la terapia enzimatica sostitutiva standard. La Coorte E include pazienti con specifiche caratteristiche che hanno completato uno studio precedente.
Lo studio prevede un periodo iniziale di 24 settimane, seguito da follow-up a lungo termine fino alla settimana 261. I pazienti in trattamento con terapia enzimatica sostitutiva endovenosa con idursulfase devono aver tollerato almeno 4 mesi di questa terapia prima dello screening. Lo studio si concluderà presumibilmente entro luglio 2027.
Studio sulla Sicurezza ed Efficacia a Lungo Termine di JR-141 (Pabinafusp Alfa) per Pazienti Maschi con Sindrome di Hunter
Località: Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna
Questo studio di estensione a lungo termine valuta gli effetti prolungati di JR-141 sui sintomi del sistema nervoso centrale in individui con sindrome di Hunter. I partecipanti devono aver completato lo studio precedente JR-141-GS31 e aver firmato un consenso informato scritto approvato da un comitato etico.
Il farmaco viene somministrato sotto forma di polvere liofilizzata preparata per iniezione endovenosa. Il principio attivo in JR-141 è il pabinafusp alfa, un tipo di proteina progettata per attraversare la barriera emato-encefalica e fornire l’enzima mancante direttamente al sistema nervoso centrale.
Durante lo studio, i partecipanti vengono sottoposti a valutazioni regolari per monitorare vari aspetti della salute, tra cui dimensioni di fegato e milza, movimento delle spalle e capacità di camminare, nonché altri indicatori di salute come la funzione cardiaca e polmonare. Le valutazioni includono anche test neuropsicologici, valutazioni della qualità di vita e analisi del liquido cerebrospinale. Lo studio dovrebbe continuare fino al 30 aprile 2029.
Studio sulla Sicurezza a Lungo Termine di Idursulfase-IT ed Elaprase per Pazienti con Sindrome di Hunter e Deficit Cognitivo
Località: Francia
Questo studio valuta la sicurezza a lungo termine di un approccio terapeutico combinato per pazienti con sindrome di Hunter che presentano anche deficit cognitivo. Il trattamento prevede la somministrazione di idursulfase-IT (HGT-2310) direttamente nel liquido spinale tramite iniezione intratecale utilizzando un dispositivo impiantabile chiamato SOPH-A-PORT Mini S. In aggiunta, i pazienti continuano a ricevere Elaprase, una terapia enzimatica sostitutiva somministrata per via endovenosa.
Possono partecipare solo pazienti maschi che hanno completato le valutazioni finali negli studi precedenti HGT-HIT-046 o SHP609-302 e che hanno ricevuto un beneficio clinico dall’idursulfase-IT secondo il giudizio del medico ricercatore. È necessario il consenso informato firmato dal paziente o dal suo rappresentante legalmente designato.
Lo studio monitora attentamente la sicurezza del trattamento osservando eventuali effetti collaterali o eventi avversi che possono verificarsi, compresi quelli correlati al farmaco, al dispositivo utilizzato per la somministrazione e alla procedura stessa. Lo studio dovrebbe continuare fino al 1° gennaio 2034, fornendo dati preziosi sulla gestione a lungo termine di questa condizione complessa.
Studio sull’Efficacia e la Sicurezza di DNL310 vs Idursulfase per Bambini e Giovani Adulti con Mucopolisaccaridosi di Tipo II
Località: Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Svezia
Questo studio comparativo valuta l’efficacia e la sicurezza di Tividenofusp Alfa (DNL310), un nuovo trattamento sperimentale, rispetto a Idursulfase, un trattamento esistente per la MPS II. Entrambi i farmaci vengono somministrati come soluzione tramite infusione endovenosa.
Lo studio è suddiviso in due coorti in base all’età e al tipo specifico di MPS II. La Coorte A include bambini di età compresa tra 2 e meno di 6 anni con MPS II neuronnopatica (nMPS II). La Coorte B include pazienti di età compresa tra 6 e meno di 26 anni con MPS II non-neuronnopatica (nnMPS II). I partecipanti delle coorti che non partecipano al periodo di run-in devono essere in terapia enzimatica sostitutiva di mantenimento e aver tollerato almeno 4 mesi di terapia con idursulfase prima del periodo di screening.
Lo studio dura fino a 96 settimane, durante le quali vengono effettuate varie misurazioni della salute, come i cambiamenti in determinate sostanze nel corpo e i miglioramenti nelle attività quotidiane. L’obiettivo principale è ridurre la concentrazione di sostanze nocive nel liquido cerebrospinale e migliorare il comportamento adattivo nei bambini affetti. Lo studio esamina anche gli effetti sui sintomi del sistema nervoso centrale e sulla qualità di vita complessiva.
Sintesi e Considerazioni Importanti
Gli studi clinici attualmente in corso per la mucopolisaccaridosi di tipo II rappresentano un significativo progresso nella ricerca di terapie più efficaci per questa rara malattia genetica. Diverse osservazioni chiave emergono dall’analisi di questi studi:
Approcci terapeutici innovativi: La maggior parte degli studi si concentra su terapie enzimatiche sostitutive di nuova generazione, in particolare JR-141 e DNL310, progettate specificamente per attraversare la barriera emato-encefalica. Questa caratteristica è particolarmente importante per trattare i sintomi neurologici della malattia, che rappresentano una delle maggiori sfide terapeutiche nella forma neuronnopatica della MPS II.
Diversificazione dei pazienti target: Gli studi includono diverse coorti di pazienti, da bambini molto piccoli (a partire da 1-2 anni) fino a giovani adulti (fino a 26 anni), con sia forme neuronnopatiche che non-neuronnopatiche della malattia. Questo approccio stratificato consente di valutare l’efficacia dei trattamenti in diverse fasi della malattia e in diverse popolazioni di pazienti.
Focus sulla sicurezza a lungo termine: Diversi studi sono specificamente progettati per valutare la sicurezza e la tollerabilità dei trattamenti nel lungo periodo, con durate che si estendono fino a 5 anni o più. Questo è essenziale per una malattia cronica come la MPS II, dove i pazienti richiedono un trattamento continuo per tutta la vita.
Valutazioni multiparametriche: Gli studi utilizzano una varietà di misure di outcome, tra cui valutazioni cognitive, test di funzionalità fisica (come il test del cammino di 6 minuti), misurazioni delle dimensioni di organi (fegato e milza), analisi biochimiche (GAG urinari e eparansolfato nel liquido cerebrospinale) e valutazioni della qualità di vita. Questo approccio completo consente una comprensione olistica dell’impatto del trattamento sulla malattia.
Disponibilità geografica: Gli studi sono condotti in diversi paesi europei, inclusa l’Italia, offrendo maggiori opportunità di partecipazione per i pazienti italiani affetti da questa rara condizione. La distribuzione geografica ampia facilita anche il reclutamento e aumenta la rappresentatività dei dati raccolti.
È importante che i pazienti e le famiglie interessati a partecipare a questi studi discutano approfonditamente con i loro medici curanti le opzioni disponibili, i potenziali benefici e rischi, e le implicazioni pratiche della partecipazione. La partecipazione a uno studio clinico rappresenta non solo un’opportunità per accedere a trattamenti innovativi, ma anche un contributo fondamentale alla ricerca scientifica che potrà beneficiare le future generazioni di pazienti con MPS II.










