Le metastasi rettali rappresentano una sfida complessa nel trattamento del cancro colorettale. Attualmente è disponibile uno studio clinico nei Paesi Bassi che sta valutando un approccio innovativo per i pazienti con metastasi epatiche da cancro colorettale, utilizzando la chemioterapia con infusione arteriosa epatica. Questo articolo fornisce informazioni dettagliate su questa sperimentazione in corso.
Studi Clinici in Corso per le Metastasi Rettali
Le metastasi rettali si verificano quando il cancro si diffonde ad altri organi, più frequentemente al fegato. Quando il cancro del colon o del retto si diffonde al fegato, si parla di metastasi epatiche colorettali. Questa condizione rappresenta una delle complicazioni più comuni del cancro colorettale, dovuta al particolare flusso sanguigno che collega l’intestino al fegato.
Attualmente, è disponibile 1 studio clinico per questa condizione, che esplora nuovi approcci terapeutici per migliorare i risultati nei pazienti con metastasi epatiche da cancro colorettale.
Studi Clinici Disponibili
Studio sull’Efficacia della Floxuridina in Pazienti con Metastasi Epatiche Colorettali Resecabili e Punteggio di Rischio Clinico Basso
Localizzazione: Paesi Bassi
Questo studio clinico si concentra sul trattamento del cancro colorettale che si è diffuso al fegato, noto come metastasi epatiche colorettali. Il trattamento oggetto di studio è chiamato chemioterapia con pompa di infusione arteriosa epatica (HAIP), che prevede la somministrazione della chemioterapia direttamente al fegato attraverso una pompa. Il farmaco specifico utilizzato in questo trattamento è la floxuridina, un tipo di medicinale che aiuta a bloccare la crescita delle cellule tumorali.
Lo studio mira a confrontare l’efficacia della chirurgia combinata con la chemioterapia HAIP rispetto alla sola chirurgia in pazienti con un punteggio di rischio clinico basso, il che significa che hanno una probabilità inferiore che il cancro si diffonda ulteriormente. I partecipanti allo studio si sottoporranno a un intervento chirurgico per rimuovere le metastasi epatiche, e alcuni riceveranno la chemioterapia HAIP aggiuntiva.
Criteri di inclusione principali:
- Età pari o superiore a 18 anni
- Performance status ECOG di 0 o 1 (scala che misura la capacità di svolgere attività quotidiane)
- Punteggio di rischio clinico (CRS) di 0-2
- Cancro colorettale confermato mediante esame istologico
- Metastasi epatiche colorettali confermate da esami di imaging, idonee per rimozione chirurgica
- Possibilità di posizionamento di catetere per chemioterapia HAIP
- Funzione adeguata di midollo osseo, fegato e reni
Criteri di esclusione principali:
- Presenza di malattia extraepatica (cancro diffuso al di fuori del fegato)
- Punteggio di rischio clinico superiore a 2
- Appartenenza a popolazioni vulnerabili che necessitano di protezione speciale
Lo studio monitorerà la durata della sopravvivenza dei pazienti senza peggioramento del cancro, nota come sopravvivenza libera da progressione. Altri aspetti osservati includono la sopravvivenza globale, l’insorgenza di eventuali effetti collaterali e la qualità di vita dei partecipanti. Lo studio esaminerà anche come la chemioterapia viene assorbita ed elaborata dall’organismo, nonché il rapporto costo-efficacia del trattamento.
Lo studio dovrebbe proseguire fino a giugno 2026, con l’obiettivo di fornire informazioni preziose su come l’aggiunta della chemioterapia HAIP alla chirurgia possa migliorare gli esiti per i pazienti con metastasi epatiche colorettali.
Comprendere la Malattia
Le metastasi epatiche colorettali si verificano quando le cellule tumorali del colon o del retto si diffondono al fegato. Si tratta di una sede comune per le metastasi a causa del flusso sanguigno diretto dall’intestino al fegato. La malattia progredisce quando le cellule cancerose crescono e formano tumori nel fegato, potenzialmente compromettendo la funzionalità epatica.
I pazienti possono manifestare sintomi come dolore addominale, perdita di peso o ittero man mano che la malattia avanza. La progressione può variare, con alcuni casi che rimangono stabili per un periodo mentre altri possono crescere più rapidamente. L’attenzione è spesso rivolta alla gestione della diffusione e al mantenimento della funzionalità epatica.
Il Trattamento Sperimentale
La chemioterapia con pompa di infusione arteriosa epatica (HAIP) è un metodo di trattamento utilizzato in questo studio. Comporta la somministrazione della chemioterapia direttamente al fegato attraverso una pompa. Questo approccio mira a colpire le metastasi epatiche in modo più efficace fornendo una concentrazione più elevata del farmaco direttamente al fegato, migliorando potenzialmente gli esiti per i pazienti che sono stati sottoposti a intervento chirurgico per rimuovere il cancro colorettale diffuso al fegato.
Il trattamento viene somministrato direttamente nel fegato attraverso una pompa che eroga farmaci chemioterapici nell’arteria epatica. È attualmente oggetto di studio in sperimentazioni cliniche per la sua efficacia nel trattamento delle metastasi epatiche colorettali resecabili, in particolare nei pazienti con un punteggio di rischio clinico basso. L’indicazione terapeutica principale è prevenire la recidiva del cancro dopo la rimozione chirurgica delle metastasi epatiche.
Il meccanismo d’azione prevede la somministrazione di alte concentrazioni di chemioterapia direttamente al fegato, colpendo le cellule tumorali in modo più efficace riducendo al minimo l’esposizione sistemica. Questo metodo è classificato come chemioterapia regionale, concentrandosi sul trattamento localizzato per migliorare l’efficacia e ridurre gli effetti collaterali.
Riepilogo
Attualmente è disponibile uno studio clinico per i pazienti con metastasi epatiche da cancro colorettale con un punteggio di rischio clinico basso. Questa sperimentazione, condotta nei Paesi Bassi, rappresenta un’opportunità importante per i pazienti che cercano opzioni terapeutiche avanzate.
L’approccio innovativo della chemioterapia con infusione arteriosa epatica combinata con la chirurgia potrebbe offrire vantaggi significativi rispetto alla sola chirurgia. La somministrazione diretta della chemioterapia al fegato potrebbe consentire di raggiungere concentrazioni più elevate del farmaco nella sede della malattia, riducendo potenzialmente il rischio di recidiva.
È importante sottolineare che questo studio è rivolto specificamente a pazienti con metastasi resecabili (rimovibili chirurgicamente) e con un punteggio di rischio clinico basso (0-2). I pazienti interessati dovrebbero discutere con il proprio oncologo se soddisfano i criteri di ammissibilità per questo studio.
I risultati di questa sperimentazione, previsti per giugno 2026, potrebbero portare a migliori opzioni di trattamento per le persone che affrontano questa forma di cancro, contribuendo a stabilire nuovi standard terapeutici per le metastasi epatiche colorettali.











