La malattia a cellule falciformi è una patologia genetica del sangue che causa la deformazione dei globuli rossi. Attualmente sono in corso 19 studi clinici in tutto il mondo, di cui 10 sono presentati in dettaglio in questo articolo. Questi studi testano nuovi farmaci e terapie geniche che potrebbero migliorare significativamente la qualità di vita dei pazienti.
Studi clinici in corso sulla malattia a cellule falciformi
La malattia a cellule falciformi è una patologia ereditaria che colpisce i globuli rossi, causandone la deformazione a forma di falce o mezzaluna anziché la normale forma rotonda. Questa deformazione può provocare blocchi nei vasi sanguigni, causando dolore, infezioni e anemia. Attualmente sono in corso numerosi studi clinici che stanno testando nuove terapie promettenti per migliorare la gestione di questa condizione.
Terapie farmacologiche innovative
Studio sugli effetti di tebapivat e AG-946 in pazienti con malattia a cellule falciformi
Località: Belgio, Francia, Irlanda, Paesi Bassi
Questo studio di Fase 2 valuta l’efficacia del tebapivat (chiamato anche AG-946), un attivatore della piruvato chinasi, nel trattamento dell’anemia associata alla malattia a cellule falciformi. Lo studio confronta diverse dosi di tebapivat con un placebo per determinare il suo effetto sui livelli di emoglobina.
I pazienti devono avere un livello di emoglobina compreso tra 5,5 e 10,5 g/dL e un’età minima di 16 anni (18 anni in Francia). Durante il periodo di trattamento di 12 settimane, vengono monitorati i cambiamenti nei livelli di emoglobina, i marcatori di emolisi (distruzione dei globuli rossi) e i sintomi come affaticamento e dolore. Dopo questo periodo iniziale, i partecipanti possono continuare in una fase di estensione in cui tutti ricevono tebapivat.
Studio sull’efficacia di decitabina e tetraidrouridina in pazienti con malattia a cellule falciformi non eleggibili per il trattamento con idrossiurea
Località: Francia, Grecia, Italia, Spagna
Questo studio esamina la combinazione di decitabina e tetraidrouridina in pazienti che non possono utilizzare l’idrossicarbamide (idrossiurea). Il trattamento viene somministrato per via orale sotto forma di capsule per un periodo di 24 settimane.
I criteri di inclusione richiedono un’età minima di 18 anni, una diagnosi confermata di malattia a cellule falciformi, da 2 a 10 episodi di crisi vaso-occlusive negli ultimi 12 mesi e un livello di emoglobina tra 5,0 e 10,5 g/dL. Lo studio monitora i cambiamenti nei livelli di emoglobina fetale, la frequenza delle crisi dolorose e gli eventi avversi. È previsto anche un periodo di monitoraggio esteso di ulteriori 24 settimane.
Studio di Fase 4 sul trattamento con crizanlizumab per pazienti con malattia a cellule falciformi che hanno precedentemente partecipato a studi clinici Novartis
Località: Belgio, Francia, Germania, Italia, Spagna
Questo studio continua a fornire il trattamento con crizanlizumab ai pazienti che hanno già partecipato ad altri studi su questo farmaco. Il crizanlizumab è un anticorpo monoclonale che viene somministrato tramite infusione endovenosa e agisce prevenendo l’adesione delle cellule del sangue, riducendo così la formazione di blocchi nei vasi sanguigni.
Possono partecipare pazienti adulti (almeno 18 anni) con una diagnosi confermata di malattia a cellule falciformi che stanno attualmente ricevendo benefici dal trattamento con crizanlizumab in uno studio Novartis. Il farmaco viene somministrato a una dose massima di 7,5 mg per chilogrammo di peso corporeo. Lo studio continuerà fino a giugno 2031.
Studio di sicurezza a lungo termine delle compresse orali di etavopivat in bambini, adolescenti e adulti con malattia a cellule falciformi o talassemia che hanno completato un precedente trattamento con etavopivat
Località: Francia, Germania, Grecia, Italia, Spagna
Questo studio valuta la sicurezza a lungo termine dell’etavopivat (FT-4202), un attivatore della piruvato chinasi somministrato per via orale in compresse da 200 mg. Lo studio è rivolto a pazienti che hanno già completato un trattamento con etavopivat in studi precedenti e ne hanno tratto beneficio clinico.
I partecipanti possono continuare ad assumere altri farmaci come idrossiurea, crizanlizumab o L-glutamina, purché la dose sia rimasta stabile. Durante lo studio, che proseguirà fino a novembre 2029, vengono monitorati i livelli di emoglobina, le ospedalizzazioni, le trasfusioni di sangue e gli eventi avversi.
Studio su mitapivat per adulti con malattia a cellule falciformi
Località: Paesi Bassi
Questo studio valuta la sicurezza e l’efficacia del mitapivat (AG-348), un altro attivatore della piruvato chinasi, in pazienti adulti con anemia falciforme o emoglobina S/beta-talassemia. Il farmaco viene somministrato per via orale in forma di compresse.
I pazienti devono avere almeno 16 anni (stadio di Tanner 5 se hanno 16-17 anni) e un livello di emoglobina compreso tra 2,5 e 6,9 mmol/L. Lo studio prevede diverse fasi: un periodo di ricerca della dose ottimale, seguito da periodi di estensione a dose fissa. Durante lo studio viene misurato il “punto di falcizzazione” per valutare come il farmaco riduce la deformazione dei globuli rossi.
Ottimizzazione dei trattamenti esistenti
Studio sulle compresse di idrossicarbamide per bambini con malattia a cellule falciformi
Località: Francia
Questo studio si concentra sull’uso delle compresse dispersibili SIKLOS PAEDIATRIC da 50 mg in bambini di età compresa tra 9 mesi e 11 anni. L’obiettivo è comprendere come il farmaco si comporta nel corpo quando somministrato due volte al giorno.
I bambini devono avere un tipo specifico di malattia a cellule falciformi (HbSS o HbSβ0) e non devono aver ricevuto precedentemente trattamenti con idrossicarbamide. Lo studio dura fino a 12 mesi e monitora i livelli di emoglobina, i cambiamenti nei parametri ematici e gli eventi avversi. Viene inoltre valutata l’accettabilità del farmaco da parte dei bambini e dei loro caregiver.
Studio sul miglioramento del trattamento per pazienti con malattia a cellule falciformi utilizzando idrossicarbamide
Località: Francia
Questo studio mira a ottimizzare la gestione del trattamento con idrossiurea (idrossicarbamide) confrontando due diversi metodi di monitoraggio terapeutico. Vengono utilizzate diverse formulazioni: capsule HYDREA da 500 mg e compresse rivestite Siklos in vari dosaggi (100 mg o 1000 mg).
Possono partecipare pazienti di età compresa tra 2 e 35 anni con genotipo HbSS che sono stati ospedalizzati per una crisi vaso-occlusiva negli ultimi 3 mesi. Lo studio valuta la rapidità con cui i pazienti raggiungono un livello di trattamento stabile e monitora il numero di episodi dolorosi, le ospedalizzazioni e gli effetti collaterali. Lo studio includerà anche analisi farmacocinetiche per comprendere meglio il metabolismo del farmaco.
Trattamenti mirati per complicanze specifiche
Studio sull’effetto della famotidina nella riduzione dei livelli di P-selectina nei bambini con malattia a cellule falciformi
Località: Francia
Questo studio pilota esamina se la famotidina, somministrata come sospensione orale per 29 giorni, possa ridurre l’espressione della P-selectina, una proteina coinvolta nell’infiammazione e nel blocco dei vasi sanguigni.
Possono partecipare bambini e adolescenti di età compresa tra 1 e 17 anni e 10 mesi con malattia a cellule falciformi di tipo SS o Sβ0 che abbiano avuto almeno una crisi vaso-occlusiva nell’anno precedente. Lo studio monitora i cambiamenti nei livelli di P-selectina e in altri marcatori del sangue prima e dopo il trattamento, oltre a registrare eventuali eventi avversi.
Studio su tocilizumab per il trattamento della sindrome toracica acuta in bambini e adulti con malattia a cellule falciformi
Località: Francia
Questo studio valuta l’efficacia del tocilizumab, somministrato come infusione endovenosa singola, nel trattamento della sindrome toracica acuta, una complicanza grave della malattia a cellule falciformi che causa febbre e difficoltà respiratorie.
I pazienti devono avere almeno 2 anni, essere ospedalizzati per sindrome toracica acuta e necessitare di ossigeno supplementare o supporto respiratorio da meno di 48 ore. Il dosaggio è di 8 mg per chilogrammo di peso corporeo per pazienti di 30 kg o più (massimo 800 mg), o 12 mg per chilogrammo per pazienti sotto i 30 kg. L’obiettivo primario è valutare quanto tempo è necessario per permettere ai pazienti di interrompere l’ossigeno supplementare e il supporto respiratorio.
Terapia genica
Studio di sicurezza ed efficacia a lungo termine della terapia genica lovotibeglogene autotemcel per pazienti con malattia a cellule falciformi
Località: Francia
Questo studio monitora la sicurezza e l’efficacia a lungo termine di lovotibeglogene autotemcel (bb1111 o LentiGlobin BB305), una terapia genica in cui le cellule staminali del sangue del paziente vengono modificate al di fuori del corpo utilizzando un vettore lentivirale per correggere il difetto genetico.
Possono partecipare pazienti che hanno già ricevuto questo trattamento in uno studio clinico precedente sponsorizzato da bluebird bio. Il follow-up dura fino a 15 anni e monitora eventi avversi immunologici, disturbi ematologici, condizioni neurologiche e malignità. Lo studio valuta anche la risoluzione degli eventi vaso-occlusivi gravi nel tempo e i cambiamenti nei marcatori del sangue e nei livelli di ferro. La data di completamento stimata è il 31 gennaio 2038.
Sintesi
Gli studi clinici attualmente in corso sulla malattia a cellule falciformi rappresentano un progresso significativo nella ricerca di nuove opzioni terapeutiche. Si possono identificare diverse tendenze importanti:
Diversità degli approcci terapeutici: Gli studi spaziano da farmaci orali come gli attivatori della piruvato chinasi (tebapivat, etavopivat, mitapivat) a terapie biologiche come gli anticorpi monoclonali (crizanlizumab, tocilizumab), fino a trattamenti innovativi come la terapia genica.
Focus sulla sicurezza a lungo termine: Diversi studi includono periodi di follow-up estesi, alcuni fino a 15 anni, per monitorare la sicurezza e l’efficacia nel tempo. Questo è particolarmente importante per i trattamenti innovativi come la terapia genica.
Inclusione di popolazioni pediatriche: Molti studi includono bambini e adolescenti, riconoscendo l’importanza di trovare trattamenti efficaci per tutte le fasce d’età. Alcuni studi si concentrano specificamente su formulazioni pediatriche, come le compresse dispersibili di idrossicarbamide.
Ottimizzazione dei trattamenti esistenti: Oltre a testare nuovi farmaci, alcuni studi mirano a migliorare l’uso di terapie già disponibili, come l’idrossicarbamide, attraverso migliori strategie di monitoraggio e somministrazione.
Trattamento delle complicanze: Alcuni studi si concentrano su complicanze specifiche della malattia, come la sindrome toracica acuta, offrendo potenziali soluzioni per situazioni cliniche acute e pericolose.
La partecipazione a questi studi clinici offre ai pazienti l’accesso a terapie innovative che potrebbero non essere ancora disponibili nella pratica clinica standard, contribuendo al contempo al progresso della ricerca medica. I pazienti interessati dovrebbero discutere con i loro medici curanti la possibilità di partecipare a uno di questi studi.










