Iperplasia delle cellule neuroendocrine dell’infanzia – Diagnostica

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L’iperplasia delle cellule neuroendocrine dell’infanzia (NEHI) è una rara malattia polmonare che colpisce principalmente bambini molto piccoli, causando difficoltà respiratorie persistenti e bassi livelli di ossigeno. Sebbene questa condizione sia stata descritta per la prima volta solo nel 2005, comprendere quando e come diagnosticarla può fare una differenza cruciale nella gestione dei sintomi e nel supportare i neonati colpiti durante i loro primi anni di vita.

Introduzione: Chi Dovrebbe Sottoporsi alla Diagnostica

Gli esami diagnostici per l’iperplasia delle cellule neuroendocrine dell’infanzia diventano necessari quando i neonati mostrano problemi respiratori persistenti che non migliorano con i trattamenti tipici. I genitori e i medici dovrebbero considerare la possibilità di richiedere questi esami specialistici quando un neonato presenta una respirazione rapida, chiamata anche tachipnea, insieme a difficoltà respiratorie e livelli insolitamente bassi di ossigeno nel sangue, una condizione nota come ipossiemia.[1]

La condizione si manifesta tipicamente durante i primi mesi o il primo anno di vita, con la maggior parte dei casi che si verificano intorno ai tre mesi di età. La maggior parte dei bambini colpiti nasce a termine, sebbene sia stato documentato un caso in un neonato prematuro.[3] È particolarmente importante richiedere una valutazione diagnostica quando le difficoltà respiratorie persistono nonostante gli approcci terapeutici che normalmente funzionerebbero per condizioni respiratorie infantili più comuni come l’asma o le infezioni respiratorie.

Uno degli aspetti difficili della NEHI è che i suoi sintomi possono somigliare molto ad altre malattie polmonari infantili più comuni. Molti bambini vengono inizialmente considerati come affetti da asma o infezioni respiratorie prolungate perché i sintomi si sovrappongono in modo significativo. Tuttavia, un indicatore chiave che potrebbe essere in corso qualcosa di diverso è quando i bambini non rispondono ai trattamenti per l’asma e ai corticosteroidi, che tipicamente aiuterebbero con l’asma o i problemi respiratori legati all’infiammazione.[1]

Quando un medico esamina un neonato con NEHI usando uno stetoscopio, solitamente sentirà dei suoni crepitanti, chiamati rantoli, nei polmoni. Alcuni bambini potrebbero anche presentare respiro sibilante, anche se questo non è così caratteristico della condizione. Il neonato potrebbe anche mostrare segni visibili di difficoltà respiratoria, incluse le rientranze, dove la pelle si ritrae intorno alle costole e al collo ad ogni respiro.[2]

⚠️ Importante
Poiché la NEHI può mascherarsi in modo subdolo come malattie polmonari più comuni durante il primo anno di vita, molti casi non vengono diagnosticati. Se il vostro bambino ha difficoltà respiratorie persistenti che non migliorano con i trattamenti standard, è importante discutere con il vostro medico della possibilità di una malattia interstiziale polmonare infantile.

Metodi Diagnostici

La diagnosi di NEHI richiede un approccio sistematico che coinvolge diversi tipi di esami. Il processo inizia con gli sforzi per escludere altre condizioni che potrebbero causare sintomi simili, poiché una diagnosi accurata è fondamentale per una gestione clinica appropriata.[3]

Esami di Laboratorio

Il percorso diagnostico inizia tipicamente con analisi di laboratorio progettate per escludere altre possibili cause dei sintomi respiratori. I medici eseguono spesso esami per escludere condizioni come la fibrosi cistica, che può causare problemi respiratori nei neonati, e i disturbi da immunodeficienza, che potrebbero rendere i bambini più suscettibili ai problemi respiratori. Questi esami di laboratorio aiutano a restringere le possibilità e a orientarsi verso o lontano dalla NEHI come causa sottostante.[1]

TAC ad Alta Risoluzione

Una tomografia computerizzata ad alta risoluzione, o TAC, dei polmoni è diventata uno degli strumenti più utili per diagnosticare la NEHI. Questo esame di imaging crea immagini dettagliate dei polmoni e rivela modelli caratteristici che suggeriscono fortemente la NEHI. La TAC tipicamente mostra quello che i medici chiamano “opacità a vetro smerigliato”, che sono aree nebbiose che appaiono come vetro smerigliato sulla scansione.[1]

Un’altra caratteristica distintiva visibile sulle TAC è un pattern a mosaico nei polmoni. Questo pattern si verifica perché diverse aree dei polmoni sono gonfiate in misura diversa: alcune aree appaiono sovra-gonfiate mentre altre appaiono sotto-gonfiate. Questa inflazione disomogenea crea un aspetto a patchwork che è caratteristico della NEHI. La TAC è considerata un approccio di imaging fondamentale per assistere nella diagnosi, e questi tipici riscontri di opacità a vetro smerigliato combinati con l’intrappolamento d’aria sono caratteristiche chiave che aiutano a identificare la condizione.[3]

Broncoscopia con Lavaggio Broncoalveolare

Una broncoscopia con lavaggio broncoalveolare, spesso abbreviato come BAL, è un’altra procedura comune nel processo diagnostico. Durante questo esame, un medico inserisce un tubo sottile e flessibile con una telecamera attraverso il naso o la bocca, giù per la trachea, e nei polmoni. Questo permette loro di guardare direttamente nelle vie aeree e raccogliere campioni di liquido dai polmoni.[1]

Il liquido raccolto durante questa procedura può essere esaminato per segni di infezione, infiammazione ed evidenza che cibo o liquidi potrebbero entrare nei polmoni, un problema chiamato aspirazione. Analizzando questo liquido, i medici possono verificare vari problemi che potrebbero causare difficoltà respiratorie e aiutare a distinguere la NEHI da altre condizioni.[1]

Test di Funzionalità Polmonare Infantile

Il Test di Funzionalità Polmonare Infantile, o infant PFT, è diventato sempre più importante nella diagnosi della NEHI. Questo test misura quanto bene funzionano i polmoni del neonato e tipicamente mostra intrappolamento d’aria nei polmoni dei pazienti con NEHI, insieme ad altri risultati caratteristici. Tuttavia, questo test non è sempre disponibile perché richiede attrezzature specializzate che non tutti i centri medici possiedono.[1]

Nonostante i suoi limiti di disponibilità, quando un infant PFT può essere eseguito, fornisce informazioni preziose sulla funzione polmonare che aiutano a supportare la diagnosi. I risultati del test aiutano i medici a comprendere l’entità delle difficoltà respiratorie e come l’aria si muove dentro e fuori dai polmoni.

Diagnosi Senza Biopsia: Sindrome NEHI

Uno dei progressi importanti nella diagnosi della NEHI è che se tutti gli esami diagnostici descritti sopra mostrano risultati caratteristici della condizione, un bambino può ricevere una diagnosi di “Sindrome NEHI” senza necessità di una biopsia polmonare. Questo è significativo perché le biopsie sono procedure invasive che comportano alcuni rischi, specialmente nei neonati piccoli.[1]

Tuttavia, questo approccio funziona solo quando tutti i risultati degli esami e i sintomi indicano chiaramente la NEHI. Se alcuni dei riscontri o dei sintomi non sono tipici, o se c’è incertezza sulla diagnosi, i medici potrebbero dover procedere con una biopsia polmonare per confermare definitivamente la condizione.

Biopsia Polmonare

Quando i risultati degli esami non sono chiari o atipici, una biopsia polmonare diventa l’unico modo per confermare in modo conclusivo una diagnosi di NEHI. Durante una biopsia, i medici rimuovono un piccolo pezzo di tessuto polmonare da esaminare al microscopio. Questo campione di tessuto può rivelare dettagli importanti su ciò che sta accadendo nei polmoni a livello cellulare.[1]

Il tessuto bioptico dei pazienti con NEHI tipicamente mostra poca o nessuna infiammazione, il che aiuta a distinguerla da altre condizioni polmonari che coinvolgono un’infiammazione significativa. Ancora più importante, quando il tessuto viene trattato con una colorazione speciale chiamata colorazione alla bombesina, rivela un numero anormalmente aumentato di cellule neuroendocrine polmonari, o PNEC, all’interno delle piccole vie aeree.[1]

Queste PNEC sono cellule normalmente presenti nel rivestimento delle vie aeree, sia isolate che in piccoli gruppi chiamati corpi neuroepiteliali o NEB. Gli scienziati credono che queste cellule giochino un ruolo nello sviluppo polmonare. Nei polmoni sani, queste cellule sono presenti in numero normale, ma nella NEHI, il numero di PNEC e NEB nelle vie aeree è sempre significativamente aumentato. Questo aumento delle cellule neuroendocrine è ciò che dà il nome alla condizione, e il riscontro di questa iperplasia, o crescita eccessiva di queste cellule, conferma la diagnosi.[1]

Diagnostica per la Qualificazione agli Studi Clinici

Le fonti fornite non contengono informazioni specifiche sui criteri diagnostici o sugli esami utilizzati come requisiti standard per l’arruolamento di pazienti negli studi clinici per la NEHI. I metodi diagnostici generali descritti sopra—incluse le TAC che mostrano pattern caratteristici, i risultati della broncoscopia, i test di funzionalità polmonare e potenzialmente i risultati della biopsia polmonare—probabilmente formerebbero la base per confermare una diagnosi di NEHI in qualsiasi contesto di ricerca clinica. Tuttavia, i criteri specifici di arruolamento negli studi dipenderebbero dai particolari protocolli di ricerca, che non sono dettagliati nelle fonti disponibili.

Prognosi e Tasso di Sopravvivenza

Prognosi

La prognosi per i bambini con iperplasia delle cellule neuroendocrine dell’infanzia è generalmente positiva, con la maggior parte dei bambini che mostra miglioramenti nel tempo. La condizione è considerata non progressiva, il che significa che tipicamente non peggiora man mano che i bambini crescono. Un aspetto importante del decorso naturale della malattia è che le cellule neuroendocrine non si moltiplicano né aumentano di dimensioni mentre il bambino si sviluppa, ma i polmoni stessi continuano a crescere normalmente.[6]

Questo modello di crescita significa che man mano che i polmoni si espandono durante lo sviluppo infantile, lo stesso numero di cellule neuroendocrine anormali diventa proporzionalmente meno significativo. In altre parole, mentre i bambini colpiti avranno sempre lo stesso numero di cellule neuroendocrine con cui sono nati, quelle cellule hanno meno effetto sulla funzione polmonare man mano che i polmoni diventano più grandi. Questa realtà biologica è alla base della prospettiva generalmente favorevole per questi pazienti.[6]

La maggior parte dei bambini con NEHI riduce gradualmente la necessità di supplementazione di ossigeno nel tempo. Alcuni neonati richiedono ossigeno 24 ore su 24 inizialmente, mentre altri ne hanno bisogno solo di notte o durante periodi di malattia. Man mano che i bambini crescono, molti alla fine superano completamente la necessità di ossigeno supplementare, tipicamente entro due-sette anni. Questo miglioramento riflette la diminuzione relativa dell’impatto delle cellule neuroendocrine in eccesso mentre la capacità polmonare aumenta.[1][6]

Tuttavia, la condizione comporta alcuni rischi durante la prima infanzia. Raffreddori comuni e influenza possono essere più gravi nei pazienti con NEHI rispetto ai bambini sani, quindi evitare l’esposizione alle infezioni respiratorie rimane importante durante gli anni più vulnerabili. Nei casi gravi, c’è il rischio di danno polmonare permanente e persino morte per tachipnea grave, sebbene questi esiti siano meno comuni con cure di supporto appropriate.[1][6]

Una complicazione che colpisce frequentemente i bambini con NEHI è il mancato aumento di peso e crescita, che si verifica perché la respirazione faticosa caratteristica della NEHI utilizza significativamente più calorie rispetto alla respirazione normale. Inoltre, molti bambini con NEHI sperimentano reflusso gastroesofageo, comunemente noto come GERD, che può ulteriormente interferire con un’alimentazione adeguata. Queste sfide nutrizionali possono influenzare la salute generale e lo sviluppo durante i critici primi anni di vita.[1]

Tasso di Sopravvivenza

Le fonti fornite non contengono statistiche specifiche di sopravvivenza o percentuali per i pazienti con iperplasia delle cellule neuroendocrine dell’infanzia. Sebbene la condizione sia descritta come portatrice di un certo rischio di mortalità nei casi gravi, in particolare per tachipnea grave, tassi di sopravvivenza specifici o percentuali di pazienti che sopravvivono dopo particolari intervalli di tempo non sono documentati nelle informazioni disponibili.

Studi clinici in corso su Iperplasia delle cellule neuroendocrine dell’infanzia

  • Data di inizio: 2025-06-30

    Studio sull’efficacia del metilprednisolone nell’iperplasia delle cellule neuroendocrine infantile per pazienti pediatrici

    Reclutamento

    2 1 1 1

    La ricerca riguarda una condizione chiamata iperplasia delle cellule neuroendocrine dell’infanzia (NEHI), che colpisce i polmoni dei bambini piccoli. Questa condizione può causare difficoltà respiratorie e richiedere l’uso di ossigeno. Lo studio esamina l’efficacia di un trattamento con metilprednisolone, un farmaco somministrato tramite infusione endovenosa, per un periodo di sei mesi. Il metilprednisolone è un…

    Francia

Riferimenti

https://child-foundation.org/what-is-child/child-disorders/neuroendocrine-hyperplasia-of-infancy-nehi/

https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC5024443/

https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC11322232/

https://en.wikipedia.org/wiki/Neuroendocrine_hyperplasia

FAQ

La NEHI può essere diagnosticata senza una biopsia polmonare?

Sì, se tutti gli esami diagnostici incluse le TAC, la broncoscopia e i test di funzionalità polmonare mostrano risultati caratteristici della NEHI, un bambino può ricevere una diagnosi di Sindrome NEHI senza necessità di una biopsia. Tuttavia, se alcuni risultati o sintomi sono atipici, una biopsia polmonare è l’unico modo per confermare definitivamente la diagnosi.

Cosa rende la TAC così importante per diagnosticare la NEHI?

Una TAC ad alta risoluzione mostra pattern caratteristici nei pazienti con NEHI, incluse opacità a vetro smerigliato (aree nebbiose) e un distintivo pattern a mosaico dove alcune aree polmonari appaiono sovra-gonfiate e altre sotto-gonfiate. Questi riscontri sono indicatori importanti che aiutano i medici a identificare la NEHI e a distinguerla da altre condizioni polmonari.

Perché i medici eseguono esami di laboratorio prima di diagnosticare la NEHI?

Gli esami di laboratorio aiutano a escludere altre condizioni che possono causare problemi respiratori simili nei neonati, come la fibrosi cistica e i disturbi da immunodeficienza. Questo processo di eliminazione è importante perché i sintomi della NEHI si sovrappongono ad altre condizioni respiratorie più comuni, e una diagnosi accurata richiede l’esclusione di queste altre possibilità.

Cosa mostra una broncoscopia nei pazienti con NEHI?

Durante la broncoscopia con lavaggio broncoalveolare, i medici possono esaminare il liquido dai polmoni per cercare segni di infezione, infiammazione o aspirazione. Questa procedura aiuta a distinguere la NEHI da altre condizioni che potrebbero causare le difficoltà respiratorie, anche se non mostra direttamente le cellule neuroendocrine in eccesso che caratterizzano la malattia.

È necessaria un’attrezzatura specializzata per diagnosticare la NEHI?

Alcuni strumenti diagnostici, in particolare il Test di Funzionalità Polmonare Infantile, richiedono attrezzature specializzate che non sono disponibili in tutti i centri medici. Tuttavia, gli esami diagnostici principali—TAC, broncoscopia e analisi di laboratorio—sono più ampiamente disponibili, e una diagnosi definitiva può spesso essere fatta attraverso la combinazione di questi esami anche senza il test di funzionalità polmonare.

🎯 Punti Chiave

  • La NEHI è significativamente sottodiagnosticata nonostante sia una delle forme più comuni di malattia interstiziale polmonare infantile, in parte perché imita condizioni più comuni come l’asma.
  • Un segnale di avvertimento chiave è quando le difficoltà respiratorie nei neonati non rispondono ai tipici trattamenti per l’asma e ai corticosteroidi che normalmente aiuterebbero con i problemi respiratori.
  • La diagnosi moderna può talvolta evitare biopsie polmonari invasive se tutti gli esami non invasivi mostrano pattern caratteristici della NEHI, rendendo il processo diagnostico più sicuro per i neonati.
  • Il caratteristico “pattern a mosaico” sulle TAC—che mostra aree sia di sovra che di sotto-gonfiaggio—è una firma visiva distintiva che aiuta i medici a identificare la NEHI.
  • Anche se la malattia prende il nome dalle cellule neuroendocrine in eccesso, gli scienziati ancora non comprendono completamente quale ruolo queste cellule giochino nel causare i sintomi.
  • La maggior parte dei bambini con NEHI mostra un miglioramento progressivo e alla fine supera la necessità di supplementazione di ossigeno, tipicamente entro due-sette anni, perché i polmoni continuano a crescere mentre le cellule anormali non si moltiplicano.
  • Il mancato aumento di peso è comune nei bambini con NEHI perché la respirazione faticosa brucia significativamente più calorie rispetto alla respirazione normale, rendendo un’alimentazione adeguata cruciale per la salute generale.
  • La condizione colpisce prevalentemente neonati a termine durante il loro primo anno di vita, con un’età media di insorgenza intorno ai tre mesi, ed è stata documentata in un solo neonato prematuro fino ad oggi.