Questo articolo fornisce una panoramica dettagliata degli studi clinici attualmente in corso per l’iperespressione del gene del recettore degli estrogeni, con particolare attenzione al carcinoma mammario metastatico ER+ HER2-. Scopri come le nuove tecniche di imaging possono guidare le decisioni terapeutiche dopo la ricaduta dalla terapia ormonale di prima linea.
Studi clinici in corso sull’iperespressione del gene del recettore degli estrogeni
L’iperespressione del gene del recettore degli estrogeni è una caratteristica importante di alcuni tipi di tumore, in particolare del carcinoma mammario. Quando le cellule tumorali presentano un numero elevato di recettori per gli estrogeni, tendono a crescere in risposta a questo ormone. Comprendere questa caratteristica è fondamentale per sviluppare strategie terapeutiche mirate ed efficaci.
Attualmente è disponibile 1 studio clinico nel sistema per questa condizione. Di seguito presentiamo una descrizione dettagliata di questo studio, progettato per migliorare le opzioni di trattamento per i pazienti affetti da carcinoma mammario metastatico con iperespressione dei recettori degli estrogeni.
Studi clinici disponibili
Studio sull’impatto della PET con Fluoroestradiolo F-18 sul trattamento di pazienti con carcinoma mammario metastatico ER+ HER2- dopo ricaduta dalla terapia ormonale di prima linea
Localizzazione: Francia
Questo studio clinico si concentra sull’utilizzo di una tecnica di imaging avanzata per ottimizzare le decisioni terapeutiche nei pazienti affetti da carcinoma mammario metastatico. Il tumore oggetto dello studio è positivo per i recettori degli estrogeni (ER+) e negativo per la proteina HER2, il che significa che le cellule tumorali crescono in risposta all’ormone estrogeno ma non presentano un eccesso della proteina HER2.
Lo studio coinvolge pazienti che hanno sperimentato una recidiva della malattia dopo il trattamento iniziale con terapia ormonale. Il farmaco sperimentale utilizzato è il FLUOROESTRADIOLO F-18 (noto anche come EstroTep), una soluzione iniettabile impiegata nella tomografia a emissione di positroni (PET). Questa tecnica di imaging aiuta i medici a visualizzare l’attività dei recettori degli estrogeni nell’organismo, fornendo informazioni preziose per guidare le scelte terapeutiche successive.
Criteri di inclusione principali:
- Donne di età pari o superiore a 18 anni
- Carcinoma mammario primario con iperespressione dei recettori ormonali degli estrogeni (ER ≥ 10%)
- Tumore mammario primario HER2 negativo
- Stadio metastatico con almeno una lesione identificabile
- Ricaduta dopo la prima linea di trattamento con inibitore CDK4/6 e terapia ormonale
- Performance status ECOG di 0, 1 o 2
- Aspettativa di vita di almeno 12 mesi
Criteri di esclusione principali:
- Assenza di carcinoma mammario metastatico con iperespressione dei recettori degli estrogeni
- Mancata ricaduta dopo la prima terapia ormonale
- Pazienti di sesso maschile
- Età al di fuori dell’intervallo specificato
Durante lo studio, i pazienti vengono sottoposti a una scansione PET con FLUOROESTRADIOLO F-18, e i risultati vengono utilizzati dai medici per determinare il miglior percorso terapeutico. Questo può comportare modifiche al piano di trattamento attuale, come l’adeguamento della terapia ormonale o l’aggiunta di altri trattamenti quali chemioterapia o radioterapia. L’obiettivo è comprendere come questa tecnica di imaging possa migliorare la gestione del carcinoma mammario metastatico e supportare decisioni cliniche più informate.
Il 18F-fluoroestradiolo (FES) è un agente di imaging radiofarmaceutico che si lega ai recettori degli estrogeni nelle cellule tumorali, permettendo ai medici di visualizzare queste aree durante la scansione PET. Questa informazione è particolarmente utile per i pazienti il cui tumore è recidivato dopo il trattamento iniziale, poiché aiuta a determinare se il tumore è ancora sensibile all’estrogeno e può guidare la scelta tra continuare la terapia ormonale o passare ad altri approcci terapeutici.
Riepilogo
Lo studio clinico attualmente disponibile per l’iperespressione del gene del recettore degli estrogeni rappresenta un approccio innovativo nella gestione del carcinoma mammario metastatico ER+ HER2-. L’utilizzo della PET con fluoroestradiolo F-18 offre ai clinici uno strumento diagnostico avanzato per valutare l’attività dei recettori degli estrogeni nel tumore metastatico, specialmente in situazioni di ricaduta dopo la terapia ormonale di prima linea.
Questo approccio personalizzato alla diagnostica per immagini potrebbe trasformare significativamente le strategie terapeutiche, consentendo ai medici di identificare quali pazienti potrebbero ancora beneficiare di terapie ormonali e quali invece necessitano di un cambio di strategia terapeutica. La capacità di visualizzare direttamente l’espressione dei recettori degli estrogeni attraverso l’imaging funzionale rappresenta un passo importante verso una medicina di precisione nel trattamento del carcinoma mammario.
È importante sottolineare che questo studio è condotto in Francia ed è specificamente rivolto a pazienti donne con caratteristiche tumorali ben definite e una storia clinica di ricaduta dopo terapia con inibitori CDK4/6. I risultati di questo studio potrebbero avere implicazioni significative per la pratica clinica futura, migliorando la selezione dei pazienti per specifici trattamenti e ottimizzando i risultati terapeutici nel carcinoma mammario metastatico.











