La gotta è una forma di artrite infiammatoria causata dall’accumulo di cristalli di acido urico nelle articolazioni. Attualmente sono in corso diversi studi clinici in Europa per valutare nuove strategie terapeutiche e ottimizzare la gestione di questa patologia, sia durante le fasi acute che nel trattamento a lungo termine.
Studi Clinici in Corso sulla Gotta: Panoramica delle Opportunità di Partecipazione
La gotta è una malattia reumatologica caratterizzata da attacchi improvvisi e severi di dolore, arrossamento e gonfiore articolare, che colpisce frequentemente l’alluce ma può interessare anche altre articolazioni. Questa condizione si manifesta quando i livelli di acido urico nel sangue diventano eccessivamente elevati, portando alla formazione di cristalli di urato nelle articolazioni.
Attualmente sono disponibili 6 studi clinici sulla gotta nel database europeo, che esplorano diverse strategie terapeutiche innovative. Questi studi offrono ai pazienti l’opportunità di accedere a trattamenti sperimentali e contribuire al progresso della ricerca medica in questo campo.
Studi sulla Gestione a Lungo Termine della Gotta in Remissione
Studio sulla Sospensione dell’Allopurinolo o del Febuxostat in Pazienti con Gotta in Remissione
Localizzazione: Francia
Questo studio si concentra su pazienti che hanno raggiunto la remissione della gotta e stanno assumendo terapia ipouricemizzante (allopurinolo o febuxostat) da almeno due anni. L’obiettivo principale è determinare se la sospensione di questi farmaci sia altrettanto efficace quanto la continuazione del trattamento nel prevenire le riacutizzazioni della gotta nel corso di due anni.
I partecipanti vengono assegnati casualmente a uno dei due gruppi: continuare la terapia ipouricemizzante o interromperla. Durante lo studio, che si estende per 36 mesi, i pazienti sono sottoposti a monitoraggio regolare con ecografia per verificare l’assenza di depositi di urato e vengono valutati per eventuali riacutizzazioni della malattia.
Criteri di inclusione principali: età superiore a 18 anni, diagnosi di gotta confermata, assenza di riacutizzazioni per almeno 2 anni, trattamento con allopurinolo o febuxostat per almeno 2 anni con livelli di acido urico serico pari o inferiori a 60 mg/l, assenza di depositi di urato all’ecografia delle prime articolazioni metatarso-falangee e delle ginocchia.
Studio sul Trattamento della Gotta: Confronto tra Allopurinolo, Benzbromarone e Febuxostat in Pazienti con Gotta in Remissione
Localizzazione: Paesi Bassi
Questo studio olandese confronta due strategie terapeutiche in pazienti con gotta in remissione: la continuazione della terapia ipouricemizzante rispetto alla sua sospensione. I farmaci oggetto dello studio sono l’allopurinolo, il benzbromarone e il febuxostat, tutti assunti per via orale.
Lo studio ha una durata di 24 mesi e valuta quanti pazienti mantengono la remissione durante gli ultimi sei mesi del periodo di follow-up. Per remissione si intende l’assenza di riacutizzazioni, di tofi visibili e un dolore articolare dovuto alla gotta inferiore a 2 su una scala di 10 punti.
Criteri di inclusione principali: diagnosi clinica di gotta o soddisfacimento dei criteri ACR-EULAR 2015, utilizzo di terapia ipouricemizzante, raggiungimento della remissione per almeno 12 mesi, livelli di urato sierico ≤0,36 mmol/l, età di almeno 18 anni.
Studi su Nuovi Farmaci per la Riduzione dell’Acido Urico
Studio sugli Effetti del Tigulixostat e dell’Allopurinolo in Pazienti con Gotta e Livelli Elevati di Acido Urico
Localizzazione: Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Italia, Lituania, Polonia, Spagna
Questo ampio studio multicentrico europeo valuta l’efficacia e la sicurezza del tigulixostat, un nuovo farmaco sperimentale, in confronto all’allopurinolo nel trattamento della gotta associata a iperuricemia. Il tigulixostat viene somministrato in forma di compresse, mentre l’allopurinolo è fornito in capsule.
L’obiettivo principale è determinare se il tigulixostat possa ridurre efficacemente i livelli di acido urico nel sangue, con un target di livelli inferiori a 6 mg/dL. I partecipanti vengono assegnati casualmente a ricevere tigulixostat, allopurinolo o placebo, e vengono monitorati per diversi mesi con controlli regolari dei livelli di urato sierico.
Criteri di inclusione principali: età compresa tra 18 e 85 anni, diagnosi di iperuricemia e gotta confermata, livelli di acido urico serico di almeno 6,0 mg/dL per chi è già in terapia ipouricemizzante o di almeno 7,0 mg/dL per chi non è in terapia, BMI non superiore a 50 kg/m², funzione renale con eGFR di almeno 30 mL/min/1,73m².
Studi sul Trattamento delle Riacutizzazioni Acute di Gotta
Studio del Dapansutrile e del Paracetamolo per Pazienti con Riacutizzazione Acuta di Gotta
Localizzazione: Francia, Paesi Bassi, Spagna
Questo studio si concentra sul trattamento delle riacutizzazioni acute di gotta utilizzando il dapansutrile, un farmaco anti-infiammatorio sperimentale somministrato in compresse. L’obiettivo è valutare l’efficacia del dapansutrile nel ridurre il dolore articolare entro 72 ore dalla prima dose, confrontandolo con un placebo.
I partecipanti devono iniziare il trattamento entro 96 ore dall’insorgenza di una riacutizzazione di gotta. Durante lo studio, condotto in doppio cieco, l’intensità del dolore viene misurata a intervalli regolari (12, 24, 36, 48, 60 ore e ai giorni 8 e 15) utilizzando una scala visiva analogica da 0 a 100.
Criteri di inclusione principali: età di almeno 18 anni, diagnosi clinica di gotta confermata dalla presenza di cristalli di urato monosodico nel liquido articolare o da esami di imaging, riacutizzazione di gotta iniziata nelle ultime 96 ore con dolore articolare a riposo di almeno 50 mm su una scala da 0 a 100.
Studio sul Trattamento degli Attacchi Acuti di Gotta con Prednisolone e Colchicina per Pazienti delle Cure Primarie
Localizzazione: Germania
Questo studio tedesco confronta l’efficacia del prednisolone (un glucocorticosteroide) e della colchicina nel trattamento degli attacchi acuti di gotta che colpiscono mani o piedi. Lo studio è progettato in doppio cieco per garantire risultati imparziali.
I partecipanti assumono il farmaco assegnato per via orale per un periodo fino a cinque giorni. I ricercatori monitorano i livelli di dolore, il gonfiore articolare e la funzionalità fisica complessiva. Lo studio valuta anche la percezione del paziente riguardo al successo del trattamento e l’eventuale necessità di terapie analgesiche aggiuntive.
Criteri di inclusione principali: età di almeno 18 anni, dolore acuto a mano o piede insorto non più di 2 giorni prima, diagnosi clinica di attacco acuto di gotta, disponibilità a partecipare e capacità di fornire consenso informato scritto.
Studio sulla Gotta: Confronto tra Utilizzo Immediato e Ritardato del Febuxostat per Pazienti con Attacchi Acuti di Gotta
Localizzazione: Francia
Questo studio francese affronta una questione clinica importante: quando iniziare la terapia ipouricemizzante con febuxostat dopo un attacco acuto di gotta. I partecipanti vengono assegnati casualmente a due gruppi: uno inizia il trattamento immediatamente dopo l’attacco, l’altro dopo sei settimane.
L’obiettivo principale è confrontare il numero di giorni con sintomi di gotta durante un periodo di circa sei settimane. I partecipanti mantengono un diario giornaliero per registrare la presenza di sintomi. Il febuxostat viene somministrato in compresse rivestite da 80 mg per via orale.
Criteri di inclusione principali: attacco di gotta diagnosticato immediatamente o entro gli ultimi 5 giorni che interessa una o più articolazioni periferiche, livelli di acido urico nel sangue pari o superiori a 420 micromoli per litro, età di almeno 18 anni, clearance della creatinina di almeno 30 mL/min.
Riepilogo e Considerazioni Finali
Gli studi clinici attualmente in corso sulla gotta riflettono diversi approcci innovativi nella gestione di questa patologia. Emerge una chiara distinzione tra gli studi focalizzati sulla gestione a lungo termine nei pazienti in remissione e quelli dedicati al trattamento delle riacutizzazioni acute.
Un tema ricorrente negli studi sulla remissione è la questione della possibile sospensione della terapia ipouricemizzante: questa rappresenta un’area di grande interesse clinico, poiché potrebbe ridurre l’esposizione farmacologica a lungo termine nei pazienti stabili, pur mantenendo un controllo adeguato della malattia.
Per quanto riguarda i nuovi farmaci, il tigulixostat rappresenta una promettente alternativa terapeutica agli inibitori della xantina ossidasi attualmente disponibili, mentre il dapansutrile offre un nuovo approccio anti-infiammatorio per le riacutizzazioni acute basato sull’inibizione di specifiche proteine infiammatorie.
Gli studi che confrontano prednisolone e colchicina nelle cure primarie sono particolarmente rilevanti per la pratica clinica quotidiana, poiché possono fornire evidenze per ottimizzare la gestione iniziale degli attacchi acuti di gotta nel contesto dell’assistenza territoriale.
I pazienti interessati a partecipare a questi studi dovrebbero discuterne con il proprio medico curante o reumatologo, che potrà valutare l’idoneità in base alle caratteristiche individuali della malattia e alle condizioni cliniche generali.












