L’epidermolisi bollosa è una rara malattia genetica che causa fragilità cutanea e formazione di vescicole. Attualmente sono in corso 9 studi clinici che valutano nuovi approcci terapeutici, dalla terapia genica ai trattamenti topici, offrendo speranza ai pazienti affetti da questa patologia invalidante.
Studi Clinici in Corso sull’Epidermolisi Bollosa: Nuove Opportunità di Trattamento
L’epidermolisi bollosa (EB) rappresenta un gruppo di malattie genetiche rare caratterizzate da estrema fragilità cutanea, che porta alla formazione di vescicole e lesioni anche in seguito a traumi minimi. Attualmente sono in corso diversi studi clinici che stanno valutando approcci terapeutici innovativi per questa patologia, dalla terapia genica alle terapie cellulari e ai nuovi farmaci topici e sistemici.
Studi Clinici Disponibili
Studio sulla Terapia Genica per l’Epidermolisi Bollosa Distrofica Recessiva Utilizzando Innesti Cutanei con Cheratinociti e Fibroblasti Autologhi Geneticamente Corretti
Localizzazione: Francia
Questo studio clinico si concentra sull’epidermolisi bollosa distrofica recessiva (RDEB), una forma particolarmente grave della malattia causata da mutazioni nel gene COL7A1. Il trattamento sperimentale prevede l’utilizzo di innesti cutanei realizzati con le cellule del paziente stesso, geneticamente modificate mediante un vettore retrovirale per correggere il difetto genetico. L’obiettivo principale è valutare la sicurezza di questo approccio innovativo di terapia genica.
I criteri di inclusione richiedono che i partecipanti abbiano almeno 18 anni, una diagnosi molecolare confermata di RDEB con mutazioni in entrambe le copie del gene COL7A1, e almeno 100 cm² di cute con vescicole o ferite croniche idonee per l’innesto. Lo studio prevede un follow-up di cinque anni con controlli regolari per monitorare la sicurezza del trattamento, l’espressione della proteina C7 e la morfologia delle fibrille di ancoraggio. Vengono esclusi i pazienti che non soddisfano i criteri diagnostici specifici o che non possono sottoporsi ad anestesia.
Studio sugli Effetti del Gel TCP-25 per la Guarigione delle Ferite nei Pazienti con Epidermolisi Bollosa
Localizzazione: Francia, Grecia, Italia, Spagna, Svezia
Questo studio valuta l’efficacia del gel TCP-25 applicato topicamente per promuovere la guarigione delle ferite e migliorare i sintomi nei pazienti con epidermolisi bollosa distrofica (DEB) o epidermolisi bollosa giunzionale (JEB). Il gel contiene una proteina speciale progettata per favorire il processo di riparazione cutanea.
Lo studio, attualmente in fase 2, è randomizzato e controllato con placebo, condotto in doppio cieco per garantire risultati imparziali. Possono partecipare pazienti di almeno 4 anni di età con diagnosi documentata tramite test genetici o biopsia cutanea con mappatura immunofluorescente. I partecipanti devono avere almeno una coppia di ferite simili per dimensione e localizzazione. L’endpoint primario è la variazione dell’area della ferita aperta al giorno 56 rispetto al basale. Lo studio monitora anche la sicurezza, la tollerabilità, il dolore procedurale e la qualità della vita. Completamento previsto: dicembre 2026.
Studio sul Rigosertib Sodico per Pazienti con Epidermolisi Bollosa Distrofica Recessiva e Carcinoma Squamocellulare Avanzato
Localizzazione: Austria
Questo studio clinico affronta una complicanza grave dell’RDEB: lo sviluppo di carcinoma squamocellulare (SCC) avanzato. Il rigosertib sodico viene testato sia in formulazione endovenosa che orale per pazienti con SCC localmente avanzato o metastatico che non hanno risposto ai trattamenti standard.
I criteri di inclusione richiedono età compresa tra 18 e 79 anni, diagnosi confermata di RDEB mediante test genetici o biopsia cutanea con mappatura immunofluorescente, e diagnosi di SCC non resecabile confermata prima della visita di screening. I pazienti non devono essere in trattamento oncologico al momento dell’arruolamento e devono avere una malattia misurabile secondo i criteri RECIST 1.1. Il trattamento endovenoso prevede un’infusione continua di 72 ore nei primi tre giorni di cicli di due settimane per i primi otto cicli, seguiti da cicli di quattro settimane. La formulazione orale viene assunta quotidianamente per tre settimane seguite da una settimana di pausa. Lo studio valuta sicurezza, efficacia, qualità della vita e biomarcatori specifici, con una durata prevista fino al 31 dicembre 2025.
Studio sugli Effetti del Deucravacitinib per Adulti con Patologie Cutanee Infiammatorie (Epidermolisi Bollosa Simplex e Ittiosi Congenite)
Localizzazione: Francia
Questo studio valuta il deucravacitinib, un inibitore selettivo della tirosin-chinasi 2 (TYK2), per il trattamento di adulti con genodermatosi epidermiche infiammatorie, inclusa l’epidermolisi bollosa simplex e le ittiosi congenite infiammatorie. Il farmaco viene somministrato per via orale in compresse rivestite da 6 mg.
Possono partecipare pazienti maggiori di 18 anni con diagnosi confermata mediante test di laboratorio di EBS dovuta a mutazioni nei geni KRT5 o KRT14, o ittiosi cheratiopatica dovuta a mutazioni nei geni KRT1 o KRT10. Lo studio segue un disegno challenge-dechallenge-rechallenge della durata di 44 settimane per valutare l’efficacia e la sicurezza del trattamento. Gli endpoint includono la valutazione della gravità della condizione cutanea, del prurito, del dolore e della qualità della vita complessiva. Vengono inoltre analizzati i profili citochinici basali e funzionali per comprendere la risposta dell’organismo al trattamento.
Studio sull’Efficacia e la Sicurezza dell’Apremilast per Pazienti di Età Pari o Superiore a 6 Anni con Epidermolisi Bollosa Simplex Generalizzata
Localizzazione: Francia
Questo studio clinico valuta Otezla (apremilast), un inibitore della fosfodiesterasi 4 (PDE4), per il trattamento dell’epidermolisi bollosa simplex (EBS) generalizzata. L’apremilast agisce riducendo l’infiammazione nell’organismo ed è già approvato per altre patologie infiammatorie.
Possono partecipare pazienti di almeno 6 anni di età con diagnosi confermata di EBS severa dovuta a mutazioni nei geni KRT5 o KRT14 e con una media di oltre 3 nuove vescicole al giorno. Il farmaco viene somministrato per via orale in compresse rivestite con dosaggi da 10 mg, 20 mg e 30 mg, con una dose massima giornaliera di 60 mg. Lo studio segue un disegno challenge-dechallenge-rechallenge per un periodo di 20 settimane per valutare sia l’efficacia che la sicurezza. Gli endpoint includono la riduzione del numero di nuove vescicole, la valutazione della gravità mediante una nuova scala validata per l’EBS, il prurito, il dolore, la durata delle medicazioni e la qualità della vita. I partecipanti e i loro caregiver devono accettare di non utilizzare trattamenti topici non autorizzati dallo sperimentatore.
Studio sull’Unguento di Diacereina all’1% per il Trattamento dell’Epidermolisi Bollosa Simplex Generalizzata in Pazienti di Età Pari o Superiore a 6 Mesi
Localizzazione: Austria, Belgio, Francia, Grecia, Irlanda, Italia, Polonia, Spagna
Questo ampio studio multicentrico in fase 2/3 valuta l’unguento di diacereina all’1% per il trattamento dell’EBS generalizzata. La diacereina è un agente antinfiammatorio che può contribuire a ridurre l’infiammazione cutanea e favorire la guarigione.
Possono partecipare pazienti di almeno 6 mesi di età con diagnosi clinica di EBS grave o intermedia confermata mediante test genetici che mostrano mutazioni nei geni KRT5 o KRT14. I partecipanti devono avere lesioni di EBS che coprono almeno il 5% della superficie corporea (escluse mani e piedi) con un punteggio di gravità (IGA) di 3 o superiore nell’area di trattamento. Lo studio è randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo (veicolo), della durata di 8 settimane. Le pazienti di sesso femminile in età fertile devono utilizzare metodi contraccettivi altamente efficaci e avere un test di gravidanza negativo prima della randomizzazione. L’endpoint primario è il successo terapeutico definito come una riduzione significativa della gravità delle lesioni e il miglioramento dei sintomi, misurato mediante il punteggio IGA. Vengono inoltre valutati il dolore, il prurito e la qualità della vita.
Studio sulla Sicurezza delle Cellule Stromali Mesenchimali Derivate da Tessuto Adiposo Allogenico per Pazienti con Epidermolisi Bollosa
Localizzazione: Repubblica Ceca
Questo studio in fase 1/2 valuta la sicurezza e l’efficacia delle cellule stromali mesenchimali derivate da tessuto adiposo allogenico somministrate mediante iniezione intradermica in pazienti con epidermolisi bollosa. Queste cellule specializzate hanno il potenziale di favorire la riparazione e la rigenerazione dei tessuti danneggiati.
Possono partecipare pazienti di età superiore a 2 anni con diagnosi clinica di EB ereditaria confermata mediante microscopia elettronica, mappatura antigenica immunofluorescente e analisi del DNA. La malattia deve interessare almeno il 10% della superficie corporea. I partecipanti devono accettare di utilizzare metodi contraccettivi prescritti durante lo studio e per almeno sei mesi dopo l’ultima dose del farmaco sperimentale. Lo studio monitora attentamente eventuali eventi avversi, incluse reazioni locali gravi nel sito di iniezione, reazioni allergiche sistemiche o complicanze infettive. Gli endpoint secondari includono la variazione dell’area non guarita delle lesioni e gli outcome riferiti dai pazienti, come il prurito e la facilità di cambio delle medicazioni. Completamento previsto: 29 agosto 2025.
Studio sull’Effetto della Colestiramina sui Livelli di Inquinanti in Donne Obese Eleggibili per Chirurgia Bariatrica
Localizzazione: Francia
Sebbene questo studio sia principalmente focalizzato sull’obesità e sui livelli di inquinanti organici persistenti nel sangue, è stato incluso nell’elenco degli studi relativi all’epidermolisi bollosa. Tuttavia, non sembra avere una relazione diretta con il trattamento dell’epidermolisi bollosa. Lo studio valuta l’effetto della colestiramina sui livelli ematici di inquinanti organici persistenti in donne con obesità candidate alla chirurgia bariatrica.
Possono partecipare donne di età compresa tra 18 e 45 anni con indice di massa corporea (BMI) superiore a 40 kg/m² o superiore a 35 kg/m² con complicanze migliorabili chirurgicamente, che utilizzino metodi contraccettivi efficaci. La colestiramina viene somministrata sotto forma di polvere da miscelare con acqua e assumere per via orale. Lo studio confronta i livelli di inquinanti organici persistenti nel sangue prima dell’intervento chirurgico (M0) e quattro mesi dopo (M4). Completamento previsto: 1° giugno 2025.
Studio sulle MSC ABCB5+ per Pazienti con Epidermolisi Bollosa Distrofica Recessiva e Giunzionale
Localizzazione: Austria, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Spagna
Questo ampio studio multicentrico internazionale in fase 3 valuta allo-APZ2-OTS, una terapia cellulare basata su cellule stromali mesenchimali positive per ABCB5 derivate dalla cute, somministrate per via endovenosa. Lo studio include pazienti con RDEB e JEB.
Possono partecipare pazienti di qualsiasi età dalla nascita con diagnosi confermata di RDEB o JEB mediante test genetici o biopsia cutanea con mappatura immunofluorescente (IFM). I partecipanti devono pesare almeno 5 kg e soddisfare specifici valori di laboratorio per ematologia, funzionalità epatica, renale e polmonare. Devono avere una ferita target di dimensioni comprese tra 5 e 50 cm², presente da meno di 9 mesi e senza segni di infezione acuta. Lo studio è randomizzato e controllato con placebo, con una fase in aperto successiva in cui tutti i partecipanti ricevono il trattamento attivo. Gli endpoint includono la chiusura della ferita, la riduzione del dolore e del prurito, e il miglioramento della qualità della vita. Vengono inoltre monitorate attentamente eventuali reazioni immunitarie o effetti collaterali. Le donne in età fertile e i partecipanti di sesso maschile devono utilizzare metodi contraccettivi altamente efficaci per tutta la durata dello studio. Completamento previsto: 2025.
Considerazioni Finali
Gli studi clinici attualmente in corso per l’epidermolisi bollosa rappresentano un panorama diversificato e promettente di approcci terapeutici. Si possono identificare diverse strategie principali: la terapia genica per correggere il difetto genetico alla radice, le terapie cellulari per promuovere la rigenerazione tissutale, i trattamenti topici per favorire la guarigione delle ferite, e i farmaci sistemici per ridurre l’infiammazione e trattare complicanze come il carcinoma squamocellulare.
È importante notare che la maggior parte di questi studi si concentra su specifici sottotipi di epidermolisi bollosa, in particolare l’epidermolisi bollosa distrofica recessiva (RDEB), l’epidermolisi bollosa giunzionale (JEB) e l’epidermolisi bollosa simplex (EBS). Alcuni studi includono pazienti pediatrici a partire dai 6 mesi di età, mentre altri sono riservati agli adulti, riflettendo la necessità di approcci terapeutici adattati alle diverse età e gravità della malattia.
Gli endpoint comuni valutati in questi studi includono la guarigione delle ferite, la riduzione della formazione di nuove vescicole, il controllo del dolore e del prurito, e il miglioramento della qualità della vita. La sicurezza rimane una priorità fondamentale in tutti gli studi, con un monitoraggio attento degli eventi avversi e delle potenziali complicanze.
Per i pazienti interessati a partecipare a uno studio clinico, è essenziale discutere le opzioni con il proprio medico specialista, che può valutare l’idoneità in base alla diagnosi specifica, alla gravità della malattia e ad altri fattori individuali. La partecipazione a uno studio clinico può offrire l’accesso a trattamenti innovativi non ancora disponibili nella pratica clinica standard, contribuendo al contempo al progresso della ricerca scientifica per questa patologia rara e invalidante.













