La displasia aritmogena del ventricolo destro (ARVD) è una malattia cardiaca rara che colpisce il muscolo del cuore. Attualmente sono in corso 3 studi clinici che valutano nuove opzioni terapeutiche per rallentare la progressione di questa patologia e migliorare la funzione cardiaca dei pazienti.
Studi clinici sulla displasia aritmogena del ventricolo destro
La displasia aritmogena del ventricolo destro (ARVD), nota anche come cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro (ARVC), è una condizione in cui il tessuto muscolare del ventricolo destro viene progressivamente sostituito da tessuto adiposo o fibroso. Questo processo compromette i normali segnali elettrici del cuore, causando aritmie (battiti cardiaci irregolari) e può portare a insufficienza cardiaca. La malattia progredisce spesso lentamente, ma i cambiamenti strutturali e funzionali possono causare sintomi come palpitazioni, vertigini o svenimenti.
Attualmente sono disponibili 3 studi clinici che stanno valutando diversi approcci terapeutici per questa patologia. Questi studi si concentrano sull’utilizzo di farmaci già conosciuti per altre indicazioni cardiache, testando la loro efficacia nel rallentare la progressione della malattia e nel migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da ARVD.
Studi clinici attualmente in corso
Studio su valsartan e sacubitril per prevenire la progressione della malattia nei pazienti con cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro (ARVC)
Localizzazione: Polonia
Questo studio clinico si concentra sulla valutazione dell’Entresto, una combinazione di valsartan e sacubitril, per prevenire la progressione della cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro. Il farmaco agisce come antagonista del recettore dell’angiotensina II e inibitore della neprilisina, riducendo il carico di lavoro sul cuore.
I partecipanti allo studio vengono assegnati casualmente a ricevere il farmaco o un placebo per un periodo fino a 48 settimane. Durante lo studio vengono effettuati regolari esami di risonanza magnetica cardiaca (CMR) ed elettrocardiogramma (ECG) per monitorare la salute e la funzionalità del cuore.
Criteri di inclusione principali:
- Diagnosi confermata di ARVC secondo i criteri del 2010
- Età superiore ai 18 anni
- Frazione di eiezione del ventricolo sinistro (LVEF) pari o superiore al 40%
- Consenso informato scritto
Criteri di esclusione principali:
- Storia di reazioni allergiche gravi al farmaco dello studio
- Gravi problemi renali che richiedono dialisi
- Malattia epatica grave
- Gravidanza o allattamento
- Ipertensione non controllata
- Partecipazione ad altri studi clinici negli ultimi 30 giorni
Lo studio si propone di valutare gli effetti anti-fibrotici e di rimodellamento del farmaco, monitorando i cambiamenti nella struttura del muscolo cardiaco, nella funzione cardiaca e nell’incidenza di battiti cardiaci irregolari. La conclusione dello studio è prevista per aprile 2029.
Studio sullo spironolattone per pazienti con displasia aritmogena del ventricolo destro (ARVD)
Localizzazione: Francia
Questo studio clinico valuta l’efficacia dello spironolattone, un farmaco che blocca certi ormoni che possono influenzare il cuore, nel ridurre il peggioramento del ventricolo destro e diminuire i battiti cardiaci irregolari nei pazienti con ARVD.
I partecipanti vengono assegnati casualmente a ricevere spironolattone 25 mg in compresse o un placebo. Lo studio dura circa un anno, durante il quale i partecipanti vengono sottoposti a controlli regolari e test per monitorare le condizioni del cuore.
Criteri di inclusione principali:
- Età pari o superiore a 18 anni
- Diagnosi di ARVD basata su criteri specifici (due criteri maggiori o un criterio maggiore e due minori)
- Volume ventricolare destro aumentato (oltre 100 ml/m² per le donne e oltre 110 ml/m² per gli uomini)
- Frazione di eiezione del ventricolo sinistro superiore al 40%
- Consenso informato scritto
Durante lo studio vengono effettuati test come l’ecocardiografia, che utilizza onde sonore per creare immagini del cuore, e l’ECG Holter 24 ore, un dispositivo che registra l’attività elettrica del cuore per un giorno intero. Questi test aiutano i medici a valutare il funzionamento del cuore e a identificare eventuali cambiamenti nel ritmo cardiaco.
Lo spironolattone agisce come diuretico, aiutando il corpo a eliminare l’eccesso di sale e acqua, proteggendo così il muscolo cardiaco. Lo studio prevede valutazioni di follow-up a un anno e tre anni dall’inizio dello studio, con conclusione prevista per settembre 2028.
Studio sull’effetto dell’atorvastatina nel rallentare la progressione della cardiomiopatia aritmogena nei pazienti affetti dalla patologia
Localizzazione: Italia
Questo studio clinico valuta se l’atorvastatina, un farmaco comunemente usato per abbassare il colesterolo, possa aiutare a ridurre o ritardare la progressione della cardiomiopatia aritmogena (ACM).
I partecipanti ricevono atorvastatina in compresse rivestite da 80 mg, assunte per via orale, oppure un placebo. L’obiettivo principale è verificare se l’atorvastatina possa prevenire il peggioramento del ventricolo destro, una parte del cuore che può essere colpita dall’ACM.
Criteri di inclusione principali:
- Diagnosi di cardiomiopatia aritmogena (ACM) basata sui criteri della Task Force del 2010
- Età pari o superiore a 18 anni
- Consenso informato firmato
Lo studio monitora vari indicatori di salute, tra cui la funzione e il ritmo cardiaco, utilizzando metodi come l’ecocardiografia (ECHO) e esami del sangue. Vengono effettuate valutazioni regolari per controllare la salute del cuore dei partecipanti e qualsiasi cambiamento nelle loro condizioni.
A livello molecolare, l’atorvastatina agisce bloccando un enzima nel fegato responsabile della produzione di colesterolo, contribuendo a ridurre l’infiammazione e migliorare la funzione cardiaca. Lo studio mira a fornire informazioni preziose sul fatto che l’atorvastatina possa essere un’opzione terapeutica efficace per le persone con ACM, migliorando potenzialmente la loro qualità di vita. La conclusione dello studio è prevista per il 31 agosto 2026.
Riepilogo
Gli attuali studi clinici sulla displasia aritmogena del ventricolo destro rappresentano un importante passo avanti nella comprensione e nel trattamento di questa rara malattia cardiaca. I tre studi in corso stanno valutando approcci terapeutici diversi ma complementari:
- Lo studio polacco si concentra sulla combinazione sacubitril/valsartan per ridurre la fibrosi e il rimodellamento cardiaco
- Lo studio francese valuta lo spironolattone per proteggere il muscolo cardiaco e ridurre le aritmie
- Lo studio italiano esamina l’atorvastatina per rallentare la progressione della malattia attraverso la riduzione dell’infiammazione
Tutti gli studi condividono criteri di inclusione simili, richiedendo una diagnosi confermata di ARVD e un’età minima di 18 anni. Un aspetto comune è anche la valutazione della frazione di eiezione del ventricolo sinistro come parametro di sicurezza. I risultati di questi studi potrebbero portare a nuove opzioni terapeutiche per i pazienti affetti da questa patologia, migliorando la gestione della malattia e la qualità di vita.
È importante notare che questi studi utilizzano farmaci già noti e approvati per altre indicazioni cardiache, il che potrebbe facilitare una più rapida implementazione clinica in caso di risultati positivi. La durata degli studi varia da circa 1 anno a 5 anni, permettendo una valutazione approfondita degli effetti a lungo termine dei trattamenti sulla progressione della malattia.













