Il cancro del retto stadio III è una condizione grave che richiede trattamenti complessi. Attualmente sono in corso diversi studi clinici in Europa che stanno testando nuovi approcci terapeutici, combinando radioterapia, chemioterapia e immunoterapia. Questi studi offrono opportunità per i pazienti di accedere a trattamenti innovativi che potrebbero migliorare i risultati clinici.
Studi clinici in corso per il cancro del retto stadio III
Il cancro del retto stadio III rappresenta una forma avanzata della malattia in cui il tumore si è diffuso oltre la parete rettale ai tessuti circostanti o ai linfonodi regionali, ma non ha ancora raggiunto organi distanti. Attualmente sono disponibili 4 studi clinici che stanno valutando nuovi approcci terapeutici per questa condizione, offrendo ai pazienti l’opportunità di accedere a trattamenti innovativi.
Panoramica degli studi clinici disponibili
Gli studi clinici attualmente in corso stanno esplorando diverse strategie terapeutiche, dalla combinazione di radioterapia a breve corso con chemioterapia intensiva, all’uso di farmaci immunoterapici in associazione con trattamenti standard. Questi approcci mirano a migliorare i tassi di risposta completa, ridurre il rischio di recidiva e preservare la qualità di vita dei pazienti.
Studi clinici dettagliati
Studio su radioterapia a breve corso e chemioterapia con fluorouracile, irinotecan e oxaliplatino per pazienti con cancro del retto localmente avanzato
Localizzazione: Italia
Questo studio clinico italiano valuta un approccio terapeutico che combina radioterapia a breve corso seguita da un regime chemioterapico intensivo chiamato FOLFOXIRI. Il protocollo prevede l’utilizzo di quattro farmaci somministrati per via endovenosa: fluorouracile, irinotecan, oxaliplatino e calcio levofolinato. L’obiettivo principale è quello di ottenere una risposta patologica completa, ovvero l’assenza di cellule tumorali nel tessuto rimosso durante l’intervento chirurgico.
I pazienti eleggibili devono avere un’età compresa tra 18 e 70 anni, con un cancro del retto localmente avanzato caratterizzato da almeno 4 linfonodi positivi alla risonanza magnetica pelvica, estensione del tumore alla fascia mesorettale o oltre, oppure specifici stadi di crescita tumorale (cT4 o cT3, N1). Il tumore deve essere localizzato tra 5 e 12 cm dal margine anale. I pazienti devono avere un buono stato di salute generale e valori ematici, epatici e renali adeguati.
Il trattamento prevede inizialmente la radioterapia per ridurre le dimensioni del tumore, seguita da diversi cicli di chemioterapia FOLFOXIRI prima dell’intervento chirurgico. Durante tutto lo studio, i pazienti vengono monitorati attentamente per valutare la risposta al trattamento e gestire eventuali effetti collaterali.
Studio di regorafenib e nivolumab con radioterapia per pazienti con cancro del retto stadio II-III prima della chirurgia
Localizzazione: Belgio
Questo studio belga combina un approccio innovativo che utilizza due farmaci – nivolumab e regorafenib – insieme a radioterapia a breve corso. Il nivolumab è un farmaco immunoterapico somministrato per infusione endovenosa alla dose massima giornaliera di 240 mg, mentre il regorafenib è assunto per via orale in compresse alla dose massima giornaliera di 60 mg. Entrambi i farmaci vengono somministrati prima e dopo la radioterapia.
Lo studio si concentra su pazienti con tumori caratterizzati da specifiche proprietà molecolari (pMMR/MSS) e mira a determinare se questa combinazione di trattamenti può ottenere una risposta completa, ovvero l’eliminazione di tutti i segni di cancro dopo il trattamento. I pazienti devono avere almeno 18 anni, un cancro del retto confermato istologicamente localizzato entro 15 cm dall’apertura anale, e un buono stato di salute generale (punteggio ECOG 0-1).
Durante lo studio, i pazienti ricevono infusioni di nivolumab per un totale di 1200 mg in 5 settimane e compresse di regorafenib per un totale di 2040 mg in 34 settimane. Vengono effettuati regolari esami medici e test di imaging per monitorare la risposta alla terapia e valutare la sicurezza del trattamento.
Studio su atezolizumab per pazienti con cancro del colon-retto stadio II ad alto rischio o stadio III non eleggibili per chemioterapia con oxaliplatino
Localizzazione: Germania
Questo studio tedesco si concentra su pazienti con cancro del colon-retto che presentano tumori MSI-high (ad alta instabilità microsatellitare) o MMR-deficienti (con deficit di riparazione del mismatch) e che non possono ricevere o scelgono di non ricevere chemioterapia a base di oxaliplatino. Il trattamento sperimentale utilizza atezolizumab, un farmaco immunoterapico somministrato per infusione endovenosa.
L’obiettivo principale dello studio è valutare se atezolizumab possa migliorare il tasso di sopravvivenza libera da malattia a tre anni. Atezolizumab agisce bloccando una proteina chiamata PD-L1, che normalmente aiuta le cellule tumorali a eludere il sistema immunitario. Bloccando questa proteina, il farmaco permette al sistema immunitario di riconoscere e attaccare le cellule cancerose in modo più efficace.
I criteri di inclusione richiedono che i pazienti abbiano almeno 18 anni, una diagnosi confermata di adenocarcinoma del colon o del retto in stadio II ad alto rischio o stadio III, con caratteristiche MSI-H o dMMR. Il tumore deve essere stato rimosso chirurgicamente in modo completo o quasi completo. I pazienti devono avere un punteggio ECOG compreso tra 0 e 2 e adeguati parametri ematici, epatici e renali. Lo studio durerà fino a 12 mesi con regolari controlli per monitorare la salute e lo stato del cancro.
Studio che confronta radioterapia a breve corso e combinazione di farmaci per pazienti anziani con cancro del retto localmente avanzato
Localizzazione: Belgio
Questo studio belga è specificamente progettato per pazienti anziani (70 anni o più) con cancro del retto localmente avanzato e confronta due approcci terapeutici: radioterapia a breve corso (SCRT) seguita da chirurgia, con o senza chemioterapia aggiuntiva, e terapia neoadiuvante totale (TNT), che prevede una combinazione di trattamenti somministrati prima dell’intervento chirurgico.
I pazienti nello studio possono ricevere diversi farmaci chemioterapici, tra cui capecitabina, oxaliplatino e fluorouracile, somministrati per via endovenosa. Vengono inoltre utilizzati farmaci di supporto come ondansetron, desametasone, acido folinico e metoclopramide per gestire gli effetti collaterali e migliorare l’esperienza complessiva del trattamento.
Per essere eleggibili, i pazienti devono avere almeno 70 anni, una diagnosi confermata di adenocarcinoma del retto con il tumore localizzato entro 15 cm dal margine anale, e cancro del retto operabile stadio III o stadio II ad alto rischio. Il punteggio ECOG deve essere 0 o 1 per i pazienti oltre i 75 anni, oppure 0, 1 o 2 per quelli di 75 anni o meno. Sono richiesti adeguati parametri di funzionalità del midollo osseo, del fegato e dei reni.
Lo studio segue i partecipanti nel tempo per valutare risultati come la sopravvivenza globale, la sopravvivenza libera da progressione e l’incidenza di effetti collaterali, con l’obiettivo di fornire informazioni preziose sulla migliore strategia terapeutica per i pazienti anziani con questo tipo di cancro.
Considerazioni importanti per i pazienti
La partecipazione a uno studio clinico rappresenta un’opportunità per accedere a trattamenti innovativi che potrebbero non essere ancora disponibili nella pratica clinica standard. Tuttavia, è fondamentale che i pazienti discutano attentamente con il proprio oncologo tutti i potenziali benefici e rischi associati alla partecipazione a uno studio clinico.
Ogni studio ha criteri di inclusione ed esclusione specifici che determinano l’eleggibilità dei pazienti. È importante sottolineare che la partecipazione è sempre volontaria e richiede il consenso informato del paziente dopo aver ricevuto informazioni complete sullo studio, i suoi obiettivi, i potenziali rischi e benefici.
Riepilogo
Gli studi clinici attualmente in corso per il cancro del retto stadio III rappresentano importanti opportunità per migliorare i risultati terapeutici di questa patologia. Gli approcci studiati spaziano dalla combinazione di radioterapia a breve corso con regimi chemioterapici intensivi come FOLFOXIRI, all’uso di farmaci immunoterapici come nivolumab e atezolizumab in associazione con trattamenti standard.
Un aspetto rilevante è l’attenzione dedicata a popolazioni specifiche di pazienti, come gli anziani, con studi progettati per valutare l’efficacia e la sicurezza dei trattamenti in questa fascia d’età. Inoltre, alcuni studi si concentrano su pazienti con specifiche caratteristiche molecolari del tumore (MSI-high, MMR-deficienti), aprendo la strada a un approccio terapeutico sempre più personalizzato.
La disponibilità di questi studi in diversi paesi europei (Italia, Belgio, Germania) facilita l’accesso dei pazienti a terapie innovative. I risultati di questi studi potrebbero portare a nuove opzioni terapeutiche standard e contribuire a migliorare la sopravvivenza e la qualità di vita dei pazienti con cancro del retto stadio III.
È essenziale che i pazienti interessati a partecipare a uno di questi studi consultino il proprio oncologo per valutare l’eleggibilità e comprendere appieno le implicazioni della partecipazione. La decisione di entrare in uno studio clinico deve essere presa in modo informato, considerando attentamente tutti gli aspetti del protocollo di studio e le proprie esigenze personali.













