Aplasia specifica della serie rossa – Studi clinici

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L’aplasia pura della serie rossa dopo trapianto di cellule staminali con incompatibilità AB0 maggiore rappresenta una complicanza significativa. Attualmente è disponibile uno studio clinico in Francia che valuta un nuovo approccio terapeutico con isatuximab, un anticorpo monoclonale progettato per accelerare il recupero della produzione di globuli rossi.

Studi Clinici in Corso sull’Aplasia Pura della Serie Rossa

L’aplasia pura della serie rossa (PRCA, dall’inglese Pure Red Cell Aplasia) è una condizione caratterizzata da una significativa riduzione della produzione di globuli rossi, che porta all’anemia. Questa patologia si verifica quando il midollo osseo non riesce a produrre un numero sufficiente di globuli rossi, mentre la produzione di globuli bianchi e piastrine rimane normale. Nel contesto di un’incompatibilità AB0 maggiore dopo trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche, la risposta immunitaria dell’organismo può colpire e distruggere i precursori dei globuli rossi. Questo porta a una carenza di globuli rossi maturi, causando sintomi come affaticamento e pallore. La condizione può persistere fino a quando il sistema immunitario non si stabilizza e smette di attaccare i precursori dei globuli rossi.

Attualmente, nel sistema sono disponibili 1 studio clinico per l’aplasia pura della serie rossa. Di seguito viene presentato in dettaglio:

Studio Clinico Disponibile

Studio su Isatuximab per il Trattamento dell’Aplasia Pura della Serie Rossa in Pazienti con Incompatibilità AB0 Maggiore dopo Trapianto di Cellule Staminali

Localizzazione: Francia

Questo studio clinico si concentra sull’aplasia pura della serie rossa (PRCA), una condizione che può verificarsi dopo un trapianto di cellule staminali emopoietiche allogeniche. Questa complicanza si manifesta quando esiste un’incompatibilità maggiore dei gruppi sanguigni tra donatore e ricevente, portando a una carenza di globuli rossi. Lo studio sta valutando un trattamento con un farmaco chiamato isatuximab, un anticorpo monoclonale progettato per ridurre potenzialmente il tempo necessario affinché l’organismo riprenda a produrre autonomamente globuli rossi.

Criteri di inclusione principali:

  • Età pari o superiore a 15 anni
  • Aver ricevuto un trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche con incompatibilità AB0 maggiore
  • Diagnosi di PRCA con necessità di trasfusioni regolari di globuli rossi 60 giorni dopo il trapianto
  • Conta dei reticolociti (giovani globuli rossi) inferiore a 10 G/L, nonostante il buon attecchimento delle cellule del donatore
  • Recupero dei globuli bianchi e delle piastrine
  • Utilizzo di metodi contraccettivi efficaci durante lo studio
  • Consenso informato scritto (per i minori di 18 anni è richiesto il consenso di entrambi i genitori)

Criteri di esclusione principali:

  • Assenza di incompatibilità AB0 maggiore dopo trapianto di cellule staminali
  • Mancata diagnosi di aplasia pura della serie rossa
  • Età al di fuori dei range specificati dallo studio
  • Impossibilità o mancata volontà di seguire le procedure dello studio
  • Incapacità di fornire consenso informato

Farmaco in sperimentazione:

Isatuximab è un anticorpo monoclonale che agisce legandosi a una proteina specifica chiamata CD38 presente sulla superficie di alcune cellule. Questo meccanismo aiuta il sistema immunitario a riconoscere e distruggere queste cellule. Il farmaco viene somministrato per via endovenosa (direttamente in vena attraverso infusione). L’obiettivo principale è ridurre il tempo necessario per la risoluzione della PRCA nei pazienti che hanno ricevuto un trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche.

Obiettivi dello studio:

Lo scopo principale è valutare l’efficacia di isatuximab nel trattamento della PRCA rispetto alle cure di supporto standard, che possono includere trasfusioni di sangue. I partecipanti allo studio riceveranno il farmaco tramite infusione endovenosa e saranno seguiti nel tempo per valutare la rapidità con cui possono diventare indipendenti dalle trasfusioni e per monitorare eventuali effetti collaterali o cambiamenti nella qualità della vita.

Fasi dello studio:

  • Ingresso nello studio: Dopo aver soddisfatto i criteri specifici, inclusa l’età minima di 15 anni e la diagnosi di PRCA dopo trapianto specifico
  • Randomizzazione: I partecipanti vengono assegnati casualmente al gruppo di trattamento con isatuximab o al gruppo di controllo con cure di supporto, circa sei mesi dopo il trapianto
  • Fase di trattamento: Il gruppo trattato riceve isatuximab tramite infusione endovenosa secondo il protocollo dello studio
  • Monitoraggio e valutazioni: Vengono condotte valutazioni regolari per monitorare il numero di trasfusioni di globuli rossi, i livelli di ferritina e eventuali eventi avversi. La qualità della vita viene valutata a intervalli specifici (60 giorni, 100 giorni e diversi mesi dopo il trapianto)
  • Conclusione dello studio: L’obiettivo è determinare il tempo necessario per raggiungere l’indipendenza trasfusionale e altri parametri di salute. La data di conclusione prevista è il 20 marzo 2027

Durante lo studio, i ricercatori raccoglieranno informazioni su vari fattori, tra cui il numero di trasfusioni di sangue necessarie, i livelli di determinate proteine nel sangue e gli eventuali effetti collaterali riscontrati. Lo studio mira a fornire informazioni preziose per determinare se isatuximab possa contribuire a migliorare i risultati per i pazienti con PRCA dopo trapianto di cellule staminali.

Riepilogo

Attualmente è disponibile uno studio clinico specifico per l’aplasia pura della serie rossa che si verifica dopo trapianto di cellule staminali con incompatibilità AB0 maggiore. Questo studio, condotto in Francia, rappresenta un’opportunità importante per i pazienti che affrontano questa condizione.

Osservazioni significative:

  • Lo studio utilizza un approccio innovativo con isatuximab, un anticorpo monoclonale che agisce sul sistema immunitario
  • Il trattamento è progettato per accelerare il recupero della produzione autonoma di globuli rossi e ridurre la dipendenza dalle trasfusioni
  • Lo studio include pazienti a partire dai 15 anni di età, permettendo la partecipazione anche di adolescenti
  • Il follow-up prolungato fino al 2027 permetterà di raccogliere dati completi sull’efficacia e sulla sicurezza del trattamento
  • Vengono valutati non solo parametri clinici ma anche la qualità della vita dei partecipanti

I pazienti interessati a partecipare a questo studio dovrebbero discutere con il proprio ematologo o specialista in trapianti per valutare l’idoneità e comprendere appieno i potenziali benefici e rischi della partecipazione.

Studi clinici in corso su Aplasia specifica della serie rossa

  • Data di inizio: 2023-02-20

    Studio sull’efficacia di isatuximab per l’aplasia pura delle cellule rosse dopo trapianto di cellule staminali allogeniche in pazienti con incompatibilità ABO maggiore

    Reclutamento

    2 1 1 1

    Lo studio clinico si concentra su una condizione chiamata aplasia pura delle cellule rosse (PCRA) che può verificarsi dopo un trapianto di cellule staminali ematopoietiche allogenico, specialmente quando c’è una discrepanza significativa tra i gruppi sanguigni ABO del donatore e del ricevente. Questa condizione porta a una dipendenza continua dalle trasfusioni di globuli rossi. Il…

    Farmaci studiati:
    Francia