Trasfusioni di sangue: Una necessità salvavita
Per le persone con talassemia da moderata a grave, le trasfusioni di sangue sono un pilastro del trattamento. Questa procedura prevede la somministrazione di globuli rossi attraverso una vena, che aiuta a ripristinare i livelli normali di globuli rossi sani ed emoglobina[1]. Le trasfusioni regolari sono essenziali per gestire l’anemia e permettere ai pazienti di condurre una vita normale[4]. Tuttavia, le frequenti trasfusioni possono portare a complicazioni come il sovraccarico di ferro, che richiede trattamenti aggiuntivi[5].
Terapia chelante del ferro: Gestione del sovraccarico di ferro
Per contrastare il rischio di sovraccarico di ferro dalle trasfusioni di sangue regolari, viene impiegata la terapia chelante del ferro. Questo trattamento prevede la somministrazione di farmaci, per via orale o tramite iniezione, per rimuovere il ferro in eccesso dal corpo prima che possa causare danni agli organi[1]. La chelazione del ferro è una componente critica del piano di trattamento per i pazienti con talassemia che ricevono trasfusioni regolari[2].
Integratori di acido folico: Supporto alla produzione di globuli rossi
L’acido folico, una vitamina B, viene spesso prescritto alle persone con talassemia per aiutare nella produzione di globuli rossi sani. Questo integratore viene tipicamente utilizzato in combinazione con altri trattamenti come le trasfusioni di sangue e la terapia chelante del ferro[4]. L’acido folico aiuta il corpo a produrre più globuli rossi, il che è cruciale per gestire l’anemia[5].
Trapianto di midollo osseo e cellule staminali: Una potenziale cura
L’unica cura conosciuta per la talassemia è il trapianto di midollo osseo e cellule staminali. Questa procedura prevede la sostituzione delle cellule staminali difettose con cellule sane da un donatore compatibile[4]. Mentre offre una potenziale cura, la procedura comporta rischi significativi e non viene comunemente eseguita[3]. Rimane un’opzione per coloro che hanno forme gravi della malattia e hanno un donatore idoneo[5].
Trattamenti emergenti e ricerca
La ricerca è in corso per trovare nuovi trattamenti per la talassemia. Uno di questi trattamenti è il luspatercept, un’iniezione somministrata ogni tre settimane per aiutare il corpo a produrre più globuli rossi. È approvato per il trattamento della beta talassemia trasfusione-dipendente negli Stati Uniti[2]. Inoltre, la terapia genica viene esplorata come potenziale cura sostituendo i geni difettosi con geni sani[5].
Gestione delle complicazioni
La talassemia può portare a varie complicazioni di salute, incluse malattie cardiache o epatiche, infezioni e osteoporosi. La gestione di queste complicazioni è una parte essenziale del piano di trattamento[4]. Il monitoraggio regolare e interventi appropriati sono necessari per affrontare questi problemi e migliorare la qualità della vita delle persone con talassemia[6].