Linfoma a cellule mantellari stadio II – Studi clinici

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Il linfoma a cellule mantellari stadio II è una forma rara di linfoma non-Hodgkin. Attualmente sono in corso 2 studi clinici che valutano nuove strategie terapeutiche, tra cui la terapia con cellule CAR-T e combinazioni di farmaci innovativi. Questi studi rappresentano un’opportunità per i pazienti di accedere a trattamenti all’avanguardia.

Studi clinici in corso sul linfoma a cellule mantellari stadio II

Il linfoma a cellule mantellari è un tipo particolare di linfoma non-Hodgkin che origina dalle cellule B, un tipo di globuli bianchi. Questa malattia colpisce tipicamente i linfonodi e può diffondersi ad altre parti del corpo, inclusi il midollo osseo, la milza e l’apparato gastrointestinale. Quando viene diagnosticato allo stadio II, significa che il tumore è presente in due o più gruppi di linfonodi dallo stesso lato del diaframma.

Attualmente, la ricerca medica sta esplorando nuove opzioni terapeutiche per migliorare i risultati dei pazienti affetti da questa malattia. Gli studi clinici in corso offrono l’opportunità di accedere a trattamenti innovativi che potrebbero rappresentare un’alternativa o un miglioramento rispetto alle terapie standard.

Studi clinici disponibili

In questo momento sono disponibili 2 studi clinici per il linfoma a cellule mantellari stadio II. Di seguito vengono presentati i dettagli di ciascuno studio per aiutare i pazienti e i loro familiari a comprendere meglio le opzioni disponibili.

Studio sulla terapia con cellule CAR-T con rituximab e ibrutinib per pazienti con linfoma a cellule mantellari ad alto rischio

Questo studio è disponibile in: Repubblica Ceca, Francia, Germania, Paesi Bassi, Spagna

Questo studio clinico si concentra sul confronto tra una strategia terapeutica innovativa e il trattamento standard per pazienti con linfoma a cellule mantellari ad alto rischio che non hanno mai ricevuto trattamenti precedenti. L’approccio sperimentale prevede l’utilizzo della terapia con cellule CAR-T, una forma di immunoterapia che modifica le cellule immunitarie del paziente per renderle più efficaci nel combattere le cellule tumorali.

I partecipanti vengono assegnati casualmente a uno di due gruppi:

  • Gruppo sperimentale: riceve un trattamento di induzione abbreviato con rituximab e ibrutinib, seguito dalla terapia con cellule CAR-T (brexucabtagene autoleucel o KTE-X19) e una terapia di mantenimento con ibrutinib per 6 mesi
  • Gruppo di controllo: riceve il trattamento standard attualmente utilizzato per il linfoma a cellule mantellari, che può includere varie combinazioni di chemioterapia

Lo studio utilizza diversi farmaci di supporto durante il processo terapeutico, tra cui tiotepa, cisplatino, etoposide, melfalan, citarabina, ciclofosfamide, doxorubicina, filgrastim, oxaliplatino, prednisolone, bendamustina, carmustina, pegfilgrastim, fludarabina, vincristina, desametasone e tocilizumab.

Criteri di inclusione principali: I pazienti devono avere una diagnosi confermata di linfoma a cellule mantellari secondo la classificazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, con sovraespressione di ciclina D1 o presenza della traslocazione genetica t(11;14). L’età deve essere compresa tra 18 e 75 anni. È richiesto almeno un tumore o lesione misurabile. I pazienti devono avere almeno una caratteristica di alto rischio, come un punteggio elevato nell’indice MIPI-c o una mutazione del gene TP53. Non devono aver ricevuto trattamenti precedenti per il linfoma a cellule mantellari. La malattia deve essere allo stadio II-IV secondo il sistema di stadiazione di Ann Arbor.

Criteri di esclusione principali: Non possono partecipare i pazienti che hanno già ricevuto trattamenti per il linfoma a cellule mantellari o quelli che non sono considerati ad alto rischio. Lo studio ha specifici limiti di età e non è accessibile a popolazioni vulnerabili che potrebbero affrontare rischi aggiuntivi.

Studio su ibrutinib e combinazione farmacologica per pazienti con linfoma a cellule mantellari generalizzato

Questo studio è disponibile in: Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia

Questo studio clinico valuta l’efficacia di diverse strategie terapeutiche che includono una combinazione di farmaci: rituximab, ibrutinib e Ara-C (citarabina). L’ibrutinib è un farmaco che agisce bloccando specifiche proteine che aiutano le cellule tumorali a crescere. Lo scopo dello studio è determinare il miglior approccio terapeutico per pazienti con linfoma a cellule mantellari generalizzato.

I partecipanti vengono assegnati casualmente a uno di tre gruppi:

  • Gruppo di controllo A: riceve il trattamento standard R-CHOP seguito da R-DHAP e trapianto autologo di cellule staminali (ASCT)
  • Gruppo sperimentale A+I: riceve R-CHOP con ibrutinib, seguito da R-DHAP, ASCT e terapia di mantenimento con ibrutinib
  • Gruppo sperimentale I: riceve R-CHOP con ibrutinib, seguito da R-DHAP e terapia di mantenimento con ibrutinib, ma senza il trapianto di cellule staminali

Lo studio monitora i partecipanti nel tempo per valutare la loro risposta al trattamento, concentrandosi sulla sopravvivenza libera da progressione della malattia e sulla sopravvivenza globale, oltre a monitorare eventuali effetti collaterali.

I farmaci utilizzati nello studio includono diverse combinazioni di chemioterapia. R-CHOP e R-DHAP sono combinazioni di più farmaci chemioterapici che agiscono in modi diversi per attaccare le cellule tumorali. L’ASCT (trapianto autologo di cellule staminali) è una procedura che prevede la raccolta di cellule staminali sane dal corpo del paziente stesso, che vengono poi utilizzate per sostituire il midollo osseo danneggiato o distrutto dopo una chemioterapia intensiva.

Criteri di inclusione principali: I pazienti devono avere una diagnosi confermata di linfoma a cellule mantellari secondo la classificazione WHO. L’età deve essere compresa tra 18 e 65 anni. Devono essere idonei per un trattamento ad alte dosi, inclusa la citarabina ad alte dosi. La malattia deve essere allo stadio II-IV secondo il sistema di stadiazione di Ann Arbor. I pazienti non devono aver ricevuto trattamenti precedenti per il linfoma a cellule mantellari. È richiesto almeno un tumore misurabile. I pazienti devono avere uno stato di performance ECOG/WHO pari a 2 o inferiore e specifici valori di laboratorio entro determinati limiti.

Criteri di esclusione principali: Non possono partecipare i pazienti con altri tipi di tumore, quelli che hanno avuto un tumore diverso negli ultimi 5 anni (a meno che non sia stato trattato con successo), pazienti con gravi problemi cardiaci, infezioni non controllate, donne in gravidanza o allattamento, pazienti che hanno subito interventi chirurgici importanti nelle ultime 4 settimane, o coloro che presentano gravi malattie epatiche o renali.

Informazioni sui farmaci utilizzati

Rituximab è un anticorpo monoclonale ben consolidato nella pratica medica che viene somministrato per via endovenosa. Agisce prendendo di mira una proteina specifica chiamata CD20 presente sulla superficie di alcune cellule del sangue, portando alla loro distruzione. È ampiamente utilizzato nel trattamento di vari tipi di linfoma.

Ibrutinib è un inibitore delle chinasi assunto per via orale sotto forma di capsule. Blocca una proteina chiamata tirosina chinasi di Bruton (BTK), importante per la sopravvivenza e la crescita delle cellule tumorali. È riconosciuto a livello internazionale per il suo ruolo nel trattamento di vari tumori del sangue.

KTE-X19 (brexucabtagene autoleucel) è una terapia con cellule CAR-T attualmente in fase di studio clinico. Questo trattamento prevede la modificazione delle cellule T del paziente per migliorare la loro capacità di riconoscere e attaccare le cellule tumorali. Appartiene alla classe delle immunoterapie e viene somministrato tramite infusione.

Ara-C (citarabina) è un farmaco chemioterapico che interferisce con il DNA delle cellule tumorali, impedendo loro di crescere e moltiplicarsi. Questo aiuta a ridurre il numero di cellule tumorali nel corpo.

Progressione della malattia

Il linfoma a cellule mantellari origina dalla zona mantellare del linfonodo ed è caratterizzato dalla sovrapproduzione di cellule B anomale. La malattia spesso progredisce coinvolgendo più linfonodi, il midollo osseo e talvolta la milza e il tratto gastrointestinale. Con l’avanzare della malattia, può causare sintomi come affaticamento, febbre, sudorazioni notturne e perdita di peso. La progressione può variare, con alcuni casi che avanzano più rapidamente di altri, alternando periodi di stabilità a fasi più aggressive.

Riepilogo

Gli studi clinici attualmente disponibili per il linfoma a cellule mantellari stadio II rappresentano un importante passo avanti nella ricerca di trattamenti più efficaci. Entrambi gli studi si concentrano su pazienti che non hanno ricevuto trattamenti precedenti e valutano approcci terapeutici innovativi.

Il primo studio introduce la terapia con cellule CAR-T, una strategia personalizzata che utilizza le cellule immunitarie del paziente modificate per combattere il cancro. Questo approccio è particolarmente rilevante per pazienti ad alto rischio e viene confrontato direttamente con i trattamenti standard.

Il secondo studio esplora diverse combinazioni di chemioterapia con l’aggiunta di ibrutinib, valutando anche l’utilità del trapianto autologo di cellule staminali in diversi scenari terapeutici. Questo studio è disponibile in un numero maggiore di paesi europei, offrendo più opportunità di accesso.

Entrambi gli studi richiedono che i pazienti abbiano malattia allo stadio II-IV e non abbiano ricevuto trattamenti precedenti. I criteri di età variano tra i due studi: il primo accetta pazienti fino a 75 anni, mentre il secondo ha un limite massimo di 65 anni.

È importante notare che questi studi clinici sono riservati a pazienti che soddisfano criteri specifici di inclusione. I pazienti interessati dovrebbero discutere con il proprio oncologo la possibilità di partecipare a uno di questi studi, valutando attentamente i potenziali benefici e rischi di ciascuna opzione terapeutica.

Studi clinici in corso su Linfoma a cellule mantellari stadio II

  • Data di inizio: 2024-04-08

    Studio sull’efficacia del trattamento con Brexucabtagene Autoleucel per pazienti con Linfoma Mantellare ad alto rischio non trattato

    Reclutamento in corso

    2 1 1 1

    Il linfoma a cellule del mantello è un tipo di tumore del sistema linfatico che può essere particolarmente aggressivo. Questo studio clinico si concentra su pazienti con linfoma a cellule del mantello ad alto rischio che non hanno ricevuto trattamenti precedenti. L’obiettivo è confrontare l’efficacia di un trattamento innovativo con cellule CAR-T, noto come KTE-X19,…

    Germania Spagna Repubblica Ceca Francia Paesi Bassi
  • Data di inizio: 2016-07-25

    Studio sull’uso di Ibrutinib e combinazione di farmaci per pazienti con linfoma mantellare generalizzato

    Non in reclutamento

    3 1 1 1

    Lo studio clinico si concentra sul trattamento del linfoma a cellule del mantello, una forma di cancro che colpisce i linfociti, un tipo di globuli bianchi. Questo studio esamina l’efficacia di diversi trattamenti che includono l’uso di ibrutinib, un farmaco che agisce bloccando alcune proteine che aiutano le cellule tumorali a crescere. Ibrutinib viene somministrato…

    Farmaci indagati:
    Norvegia Spagna Polonia Repubblica Ceca Svezia Belgio +6

Riferimenti

https://clinicaltrials.eu/trial/study-on-car-t-cell-therapy-with-rituximab-and-ibrutinib-for-patients-with-high-risk-mantle-cell-lymphoma/

https://clinicaltrials.eu/trial/study-on-ibrutinib-and-drug-combination-for-patients-with-generalized-mantle-cell-lymphoma/