Questo studio clinico esamina il trattamento del ritardo di crescita fetale, una condizione in cui il feto non cresce secondo i parametri attesi durante la gravidanza. La ricerca valuta l’efficacia di un farmaco chiamato enoxaparina sodica, che appartiene alla categoria delle eparine a basso peso molecolare. Questo medicinale viene somministrato tramite iniezione sottocutanea e viene utilizzato per migliorare il flusso sanguigno nella placenta.
Lo studio, denominato HepaGrowth, ha lo scopo di determinare se l’utilizzo di enoxaparina possa prolungare il tempo di gestazione nei casi di ritardo di crescita fetale precoce. Il trattamento prevede la somministrazione di 4.000 unità internazionali di enoxaparina al giorno, per un periodo che può durare fino a 24 settimane.
Durante lo studio, vengono monitorate diverse caratteristiche della gravidanza, tra cui la crescita del feto, il flusso del sangue attraverso vari vasi sanguigni della madre e del feto, e le condizioni generali sia della madre che del bambino. Vengono anche valutati diversi aspetti della salute del neonato dopo la nascita, come il peso alla nascita e l’eventuale necessità di cure intensive neonatali.











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