Lo studio clinico riguarda il trattamento della psicosi al primo episodio, una condizione caratterizzata da sintomi come deliri, allucinazioni e pensieri disorganizzati. Questi sintomi sono spesso trattati con farmaci antipsicotici che agiscono sul sistema della dopamina nel cervello. Tuttavia, i sintomi negativi come l’anedonia (incapacità di provare piacere), l’abulia (mancanza di motivazione) e il ritiro sociale, insieme ai deficit cognitivi, non sono sempre adeguatamente trattati. Lo studio utilizza memantina, un farmaco comunemente usato per trattare la malattia di Alzheimer, che agisce sul sistema del glutammato nel cervello. L’obiettivo principale dello studio è ridurre i sintomi negativi nei pazienti con psicosi al primo episodio.
Lo studio è progettato per durare 12 settimane e prevede l’uso di memantina come trattamento aggiuntivo alla terapia antipsicotica iniziale. I partecipanti saranno assegnati in modo casuale a ricevere memantina o un placebo, senza sapere quale dei due stanno assumendo, in un processo chiamato “doppio cieco”. Questo aiuta a garantire che i risultati siano il più possibile obiettivi. Durante lo studio, verranno monitorati i cambiamenti nei sintomi negativi e cognitivi, nonché eventuali effetti collaterali.
Oltre a valutare i sintomi negativi, lo studio esaminerà anche i cambiamenti nella funzione cognitiva, come la memoria di lavoro e l’attenzione, e i livelli di glutammato in specifiche aree del cervello. Questi dati aiuteranno a comprendere meglio come la memantina possa influenzare i sintomi della psicosi al primo episodio e a migliorare le strategie di trattamento per questa condizione complessa.