La sclerosi multipla è una malattia che colpisce il sistema nervoso centrale, causando problemi di comunicazione tra il cervello e il resto del corpo. Questo studio clinico si concentra su forme attive di sclerosi multipla e mira a confrontare l’efficacia di due trattamenti: rituximab e ocrelizumab. Rituximab è un farmaco che non è ancora approvato per il trattamento della sclerosi multipla, mentre ocrelizumab è già utilizzato per questa condizione. Entrambi i farmaci sono somministrati tramite infusione endovenosa, cioè vengono iniettati direttamente in una vena.
Lo scopo principale dello studio è verificare se il trattamento con rituximab è efficace quanto quello con ocrelizumab nel prevenire nuove lesioni nel cervello dei pazienti con sclerosi multipla attiva. I partecipanti riceveranno il trattamento per un periodo iniziale di 24 mesi. Dopo questo periodo, coloro che completano la fase iniziale dello studio potranno continuare a ricevere il trattamento per ulteriori 36 mesi, per un totale di 60 mesi. Durante questa fase estesa, verrà valutata l’efficacia e la sicurezza a lungo termine di entrambi i farmaci, con l’obiettivo di determinare se un dosaggio a intervalli più lunghi possa essere una strategia preferibile per i pazienti che hanno mostrato stabilità con la terapia.
Nel corso dello studio, i pazienti saranno monitorati per verificare l’assenza di nuove lesioni cerebrali e per valutare eventuali cambiamenti nella loro condizione. Questo aiuterà a capire se rituximab può essere un’alternativa valida a ocrelizumab per il trattamento della sclerosi multipla attiva. Lo studio si propone di fornire informazioni importanti per migliorare le opzioni di trattamento per le persone affette da questa malattia.