Lo studio clinico si concentra sulla Leucemia Linfoblastica Acuta a cellule B in pazienti adulti. Questa è una forma rara di cancro che colpisce le cellule da cui originano i globuli bianchi. L’obiettivo principale è valutare l’efficacia del farmaco Inotuzumab Ozogamicin nel ridurre la malattia residua minima, una piccola quantità di cellule tumorali che può rimanere dopo il trattamento, prima di un trapianto di cellule staminali ematopoietiche. Il farmaco viene somministrato per via endovenosa, cioè direttamente nel sangue attraverso una vena.
Oltre a Inotuzumab Ozogamicin, lo studio prevede l’uso di altri farmaci come Ciclofosfamide, Metotrexato, Prednisone, Ponatinib, Vincristina e Mercaptopurina. Questi farmaci sono utilizzati in diverse forme, come iniezioni o compresse, e agiscono in modi diversi per combattere le cellule tumorali. Alcuni di questi farmaci, come Ciclofosfamide e Vincristina, vengono somministrati per via endovenosa, mentre altri, come Prednisone e Ponatinib, sono assunti per via orale.
Lo studio si svolge in diverse fasi e dura diversi mesi. Durante questo periodo, i partecipanti ricevono i farmaci secondo un programma stabilito e vengono monitorati per valutare la risposta al trattamento e la presenza di eventuali effetti collaterali. L’obiettivo è determinare se il trattamento può portare a una riduzione significativa della malattia residua minima, migliorando così le possibilità di successo del trapianto di cellule staminali. I risultati dello studio aiuteranno a capire meglio come trattare questa forma di leucemia e a migliorare le opzioni terapeutiche disponibili per i pazienti.