Lo studio clinico si concentra sulla mielofibrosi, una malattia del midollo osseo che può essere primaria o secondaria, come nel caso della mielofibrosi post-policitemia vera o post-trombocitemia essenziale. La ricerca mira a valutare l’efficacia e la sicurezza di un trattamento combinato con Navtemadlin e Ruxolitinib rispetto a un trattamento con placebo e Ruxolitinib. Navtemadlin è un inibitore di MDM2, mentre Ruxolitinib è un agente antineoplastico, entrambi somministrati in forma di compresse.
L’obiettivo principale dello studio è confrontare la riduzione del volume della milza e il miglioramento dei sintomi tra i due gruppi di trattamento. I partecipanti riceveranno il trattamento per un periodo massimo di 50 giorni per Ruxolitinib e 45 giorni per Navtemadlin. Durante lo studio, verranno monitorati vari parametri di sicurezza e salute, come esami fisici, test di laboratorio e segnalazione di eventuali effetti collaterali.
Lo studio è progettato per pazienti con mielofibrosi che hanno avuto una risposta subottimale al trattamento con Ruxolitinib. I partecipanti saranno divisi in due gruppi: uno riceverà Navtemadlin insieme a Ruxolitinib, mentre l’altro riceverà un placebo insieme a Ruxolitinib. L’efficacia del trattamento sarà valutata attraverso esami come la risonanza magnetica (MRI) o la tomografia computerizzata (CT) per misurare la riduzione del volume della milza e tramite questionari per valutare i sintomi della mielofibrosi.