Ipomagnesiemia – Studi clinici

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L’ipomagnesiemia è una condizione caratterizzata da bassi livelli di magnesio nel sangue. Attualmente è in corso uno studio clinico che valuta l’effetto del dapagliflozin sui livelli di magnesio nei pazienti con questa condizione dovuta a una mutazione del gene HNF1beta.

Studi Clinici in Corso sull’Ipomagnesiemia

L’ipomagnesiemia è una patologia che si manifesta con livelli inferiori alla norma di magnesio nel sangue, un minerale essenziale per il corretto funzionamento di numerose funzioni corporee. Quando questa condizione è causata da una mutazione del gene HNF1beta, i reni perdono la capacità di riassorbire adeguatamente il magnesio, determinandone un’eccessiva perdita attraverso le urine. I pazienti possono sperimentare sintomi quali crampi muscolari, debolezza e affaticamento. Nel lungo termine, la persistente carenza di magnesio può influenzare negativamente diverse funzioni dell’organismo, poiché questo elemento è fondamentale per la funzionalità nervosa e muscolare, oltre che per la salute ossea.

Attualmente, la ricerca medica sta esplorando nuove opzioni terapeutiche per gestire questa condizione. In particolare, è in corso 1 studio clinico registrato nel sistema che valuta approcci innovativi per il trattamento dell’ipomagnesiemia associata alla mutazione HNF1beta.

Studio Clinico Disponibile

Studio sull’Effetto del Dapagliflozin sui Livelli di Magnesio Ematico nei Pazienti con Ipomagnesiemia Dovuta a Malattia Renale Associata a HNF1beta

Localizzazione: Paesi Bassi

Questo studio clinico si concentra sulla valutazione degli effetti del dapagliflozin sui livelli di magnesio nel sangue di pazienti affetti da ipomagnesiemia causata da una malattia renale associata alla mutazione del gene HNF1beta. Il dapagliflozin è un farmaco normalmente utilizzato per ridurre i livelli di zucchero nel sangue, ma in questo contesto viene studiato per il suo potenziale effetto sui livelli di magnesio, sia nei pazienti diabetici che in quelli non diabetici con questa specifica condizione genetica renale.

Criteri di inclusione principali:

  • Diagnosi geneticamente confermata di malattia HNF1beta
  • Presenza di ipomagnesiemia renale con livelli di magnesio nel sangue inferiori a 0,70 mmol/l
  • Età compresa tra 18 e 75 anni
  • Consenso informato fornito dal paziente

Criteri di esclusione principali:

  • Allergia nota o sensibilità al farmaco in studio o ai suoi componenti
  • Partecipazione contemporanea ad altri studi clinici
  • Grave insufficienza renale
  • Gravidanza o allattamento
  • Storia di determinate condizioni cardiache, come l’insufficienza cardiaca
  • Diabete non controllato
  • Storia di abuso di alcol o sostanze stupefacenti
  • Malattie epatiche che compromettono la funzionalità del fegato
  • Intervento chirurgico maggiore recente

Protocollo dello studio: I partecipanti riceveranno dapagliflozin alla dose di 10 mg o un placebo sotto forma di compressa da assumere per via orale una volta al giorno. Il periodo di trattamento avrà una durata totale di quattro settimane. Durante questo periodo, l’obiettivo principale sarà quello di osservare eventuali variazioni nei livelli di magnesio nel sangue. Lo studio prevede un monitoraggio regolare dei livelli di magnesio ematico e di altri parametri di salute rilevanti per valutare con precisione gli effetti del trattamento.

Farmaco investigazionale: Il dapagliflozin è un inibitore del co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 (SGLT2). A livello molecolare, questo farmaco agisce inibendo la proteina SGLT2 nei reni, riducendo il riassorbimento del glucosio e aumentandone l’escrezione nelle urine. In questo studio, i ricercatori sono interessati a comprendere come questa molecola possa influenzare i livelli di magnesio nei pazienti con ipomagnesiemia renale associata alla mutazione HNF1beta.

Lo studio dovrebbe concludersi entro il 1° luglio 2025. Al termine dello studio, verrà condotta una valutazione finale per determinare l’effetto complessivo del farmaco sui livelli di magnesio nel sangue.

Sintesi e Considerazioni Importanti

Attualmente esiste un’opportunità per i pazienti con ipomagnesiemia dovuta alla mutazione HNF1beta di partecipare a uno studio clinico che potrebbe aprire nuove prospettive terapeutiche. Lo studio condotto nei Paesi Bassi rappresenta un importante passo avanti nella comprensione di come farmaci già utilizzati per altre indicazioni, come il dapagliflozin, possano essere efficaci nella gestione dei bassi livelli di magnesio in questa specifica popolazione di pazienti.

È particolarmente interessante notare che questo studio include sia pazienti diabetici che non diabetici, ampliando così la possibilità di beneficiare di questa ricerca a un numero maggiore di persone affette da questa rara condizione genetica. Il magnesio svolge un ruolo cruciale in numerosi processi fisiologici, e trovare strategie efficaci per normalizzare i suoi livelli potrebbe migliorare significativamente la qualità di vita dei pazienti.

I pazienti interessati a partecipare a questo studio dovrebbero consultare il proprio medico per verificare l’idoneità e discutere i potenziali benefici e rischi associati alla partecipazione. La ricerca clinica è fondamentale per sviluppare nuove opzioni terapeutiche e migliorare la comprensione di condizioni rare come l’ipomagnesiemia associata alla mutazione HNF1beta.

Studi clinici in corso su Ipomagnesiemia

  • Lo studio non è ancora iniziato

    Studio sull’effetto del dapagliflozin sui livelli di magnesio nel sangue in pazienti con ipomagnesemia renale associata a mutazione HNF1beta

    Non in reclutamento

    3 1 1

    Lo studio si concentra su una condizione chiamata ipomagnesemia, che si verifica quando i livelli di magnesio nel sangue sono troppo bassi. Questa condizione è associata a una mutazione genetica nota come HNF1beta, che può influenzare la funzione renale. Il trattamento in esame è un farmaco chiamato dapagliflozin, somministrato in compresse rivestite da 10 mg.…

    Malattie indagate:
    Farmaci indagati:
    Paesi Bassi