L’iperadrenocorticismo, noto anche come sindrome di Cushing, può essere causato da tumori benigni surrenalici che producono cortisolo in eccesso. Attualmente è in corso uno studio clinico che valuta un nuovo trattamento per i pazienti che soffrono di complicanze legate a questa condizione.
Studi Clinici in Corso sull’Iperadrenocorticismo
L’iperadrenocorticismo è una condizione caratterizzata da livelli eccessivi di cortisolo nell’organismo. Quando questa condizione è causata da un tumore benigno della ghiandola surrenale, può portare a diverse complicanze che compromettono significativamente la qualità della vita dei pazienti. Attualmente è disponibile 1 studio clinico per pazienti affetti da questa condizione.
Studio Clinico Disponibile
Studio su SPI-62 per il Trattamento della Sindrome di Cushing in Pazienti con Tumori Surrenalici Benigni
Località: Romania
Questo studio clinico si concentra sull’ipercortisolismo, una condizione correlata a una crescita non cancerosa della ghiandola surrenale. Le ghiandole surrenali sono piccoli organi situati sopra i reni che producono ormoni, tra cui il cortisolo. In alcuni casi, queste ghiandole possono produrre troppo cortisolo, causando ipercortisolismo. Questa condizione può provocare vari problemi di salute, come glicemia alta, ipertensione arteriosa e indebolimento osseo.
Lo studio indagherà gli effetti di un nuovo trattamento chiamato SPI-62, che viene somministrato sotto forma di compressa rivestita. SPI-62 è un inibitore della sintesi del cortisolo che agisce bloccando specifici enzimi coinvolti nella produzione di cortisolo, riducendo così i livelli di questo ormone nell’organismo.
Criteri di inclusione principali:
- Pazienti adulti in grado di fornire il consenso informato e di seguire le necessarie misure di sicurezza relative alla riproduzione
- Presenza di tumori benigni della ghiandola surrenale che causano secrezione autonoma di cortisolo (ACS), confermata da esami medici
- Documentazione di trattamento per, o evidenza di, almeno una delle seguenti condizioni dovute a livelli elevati di cortisolo: iperglicemia, ipertensione, ipercolesterolemia o ridotta densità ossea (osteopenia)
- Pazienti che hanno discusso l’opzione chirurgica come trattamento di prima linea ma hanno fallito o rifiutato le terapie chirurgiche o mediche disponibili
Criteri di esclusione principali:
- Pazienti senza ipercortisolismo correlato a tumore surrenalico benigno
- Pazienti che non presentano complicanze dovute alla secrezione autonoma di cortisolo
- Pazienti non gestiti secondo gli standard di cura abituali
- Pazienti al di fuori della fascia d’età specificata dallo studio
Lo studio durerà fino a 78 settimane, durante le quali i partecipanti riceveranno il nuovo trattamento o un placebo. I ricercatori monitoreranno attentamente eventuali cambiamenti nelle condizioni dei pazienti e qualsiasi effetto collaterale. L’obiettivo è determinare se SPI-62 possa aiutare a gestire i sintomi dell’ipercortisolismo e migliorare la salute generale dei partecipanti.
Durante lo studio, i ricercatori raccoglieranno informazioni su come il trattamento influenzi vari sintomi dell’ipercortisolismo, come glicemia alta, colesterolo elevato e pressione arteriosa alta. Valuteranno anche la sicurezza a lungo termine del trattamento, concentrandosi su eventuali problemi di salute gravi che potrebbero insorgere. Queste informazioni aiuteranno a determinare se SPI-62 sia un’opzione sicura ed efficace per le persone con ipercortisolismo correlato a tumori surrenalici benigni.
Lo studio è previsto concludersi entro il 1° dicembre 2029.
Riepilogo
Attualmente è disponibile un unico studio clinico per i pazienti affetti da iperadrenocorticismo causato da tumori surrenalici benigni. Questo studio, condotto in Romania, rappresenta un’opportunità importante per i pazienti che non hanno avuto successo con le terapie tradizionali o che non possono sottoporsi a intervento chirurgico.
È particolarmente significativo che lo studio si concentri sui pazienti che già presentano complicanze metaboliche come iperglicemia, ipertensione, ipercolesterolemia o osteopenia, condizioni che possono compromettere seriamente la qualità della vita. Il farmaco sperimentale SPI-62 rappresenta un nuovo approccio terapeutico come inibitore della sintesi del cortisolo, offrendo una potenziale alternativa per il controllo dei livelli ormonali.
La durata dello studio, fino a 78 settimane, permetterà una valutazione approfondita sia dell’efficacia che della sicurezza a lungo termine del trattamento. I pazienti interessati a partecipare dovrebbero consultare il proprio medico per verificare l’idoneità e discutere i potenziali benefici e rischi della partecipazione allo studio.











