Il disturbo amnesico e il deterioramento cognitivo lieve rappresentano sfide significative per pazienti e famiglie. Attualmente è in corso uno studio clinico innovativo che esplora una nuova terapia senolitica per rallentare la progressione della malattia di Alzheimer in fase iniziale. Questo articolo fornisce informazioni dettagliate su questa sperimentazione disponibile in Spagna.
Studi Clinici in Corso sul Disturbo Amnesico
Il disturbo amnesico e il deterioramento cognitivo lieve amnestico (aMCI) rappresentano condizioni che influenzano significativamente la memoria e le funzioni cognitive. Queste condizioni possono essere fasi iniziali della malattia di Alzheimer, una patologia neurodegenerativa progressiva. Attualmente, la ricerca medica sta esplorando nuovi approcci terapeutici per rallentare o modificare il decorso di queste malattie.
In questo articolo presentiamo informazioni dettagliate sugli studi clinici attualmente attivi per il trattamento del disturbo amnesico e delle condizioni correlate. Al momento, è disponibile 1 studio clinico che sta reclutando pazienti per testare un approccio terapeutico innovativo.
Studio Clinico Disponibile
Studio sulla Sicurezza di Dasatinib e Quercetina per Pazienti con Deterioramento Cognitivo Lieve o Malattia di Alzheimer in Fase Iniziale
Localizzazione: Spagna
Questo studio clinico si concentra sulla valutazione degli effetti di un trattamento innovativo per persone con malattia di Alzheimer o con deterioramento cognitivo lieve amnestico (aMCI), che rappresenta una fase precoce di perdita di memoria. Il trattamento in fase di sperimentazione prevede una combinazione di due farmaci: Dasatinib e Quercetina. Questi farmaci vengono studiati per il loro potenziale nel rallentare la progressione della malattia di Alzheimer attraverso l’eliminazione di specifiche cellule senescenti nell’organismo, un processo noto come terapia senolitica.
Lo scopo dello studio è valutare la sicurezza e la fattibilità dell’utilizzo di questa combinazione di farmaci per un periodo di 12 settimane. I partecipanti allo studio verranno assegnati casualmente a ricevere la combinazione di Dasatinib e Quercetina oppure un placebo. Durante il periodo di trattamento, lo studio monitorerà lo stato di salute dei partecipanti e gli eventuali effetti collaterali. Inoltre, lo studio esaminerà i cambiamenti in specifici marcatori nel sangue associati alle cellule senescenti, così come eventuali modifiche nella memoria e nelle funzioni cognitive nel tempo.
Criteri di inclusione principali:
- Età di 60 anni o superiore all’inizio dello studio
- Presenza di un partner di studio che accetti di partecipare per tutta la durata dello studio, con contatto regolare (circa 10 ore a settimana) con il partecipante
- Padronanza fluente della lingua spagnola e almeno sei anni di istruzione formale
- Vaccinazione completa contro il COVID-19 (ciclo primario di 2 dosi), con l’ultima dose ricevuta almeno 30 giorni prima dell’inizio dello studio
- Diagnosi di deterioramento cognitivo lieve amnestico (aMCI) o malattia di Alzheimer in fase iniziale
- Livelli elevati di proteina tau nel liquido cerebrospinale, determinati mediante test durante lo screening
- Possibilità di assumere farmaci approvati per l’Alzheimer come donepezil, rivastigmina o galantamina, purché il dosaggio sia stabile da almeno tre mesi
- Valori ematici normali per cellule del sangue, funzionalità epatica e renale; colesterolo totale inferiore a 240 mg/dl; HbA1c pari o inferiore al 7%
Criteri di esclusione principali:
- Altre condizioni mediche significative che potrebbero interferire con lo studio
- Partecipazione attuale ad un altro studio clinico
- Intervento chirurgico maggiore recente o programmato durante il periodo dello studio
- Storia di reazioni allergiche gravi ai farmaci dello studio
- Gravidanza o allattamento
- Storia di abuso di sostanze o alcol nell’ultimo anno
- Condizioni mediche instabili o gravi che potrebbero compromettere la sicurezza o i risultati dello studio
- Storia di cancro negli ultimi cinque anni (esclusi alcuni tipi di tumore cutaneo)
- Malattia epatica o renale grave
Farmaci in studio:
Il Dasatinib è un farmaco solitamente utilizzato per trattare alcuni tipi di cancro, ma in questo studio viene esplorato il suo potenziale nell’eliminare cellule danneggiate nel cervello che potrebbero contribuire alla malattia di Alzheimer, rallentando così la progressione della malattia.
La Quercetina è una sostanza naturale presente in molti frutti e verdure. Nello studio viene utilizzata insieme al dasatinib per valutare se possa contribuire a migliorare le condizioni delle persone con malattia di Alzheimer, aiutando a eliminare cellule dannose nel cervello.
Fasi dello studio:
- Visita iniziale: Valutazioni per confermare l’idoneità, test cognitivi, revisione della storia medica, prelievo di sangue e consenso informato scritto
- Valutazioni basali: Test cognitivi e analisi del sangue per stabilire un punto di partenza prima del trattamento
- Fase di trattamento (12 settimane): Assunzione orale di quercetina e dasatinib in compresse rivestite, secondo le indicazioni del team di studio
- Visite di follow-up: Controlli regolari durante le 12 settimane di trattamento, con prelievi di sangue e valutazione degli effetti collaterali
- Valutazione finale del trattamento: Test cognitivi e analisi del sangue completi alla fine delle 12 settimane
- Follow-up a lungo termine: Visite periodiche ogni 12 settimane fino alla settimana 48 dello studio
I partecipanti saranno sottoposti a controlli regolari e analisi del sangue durante tutto lo studio per valutare gli effetti del trattamento. Lo studio della durata totale di 48 settimane, incluse le visite di follow-up dopo il periodo di trattamento iniziale di 12 settimane, mira a fornire informazioni preziose su questa combinazione di farmaci come possibile approccio sicuro ed efficace per la gestione della malattia di Alzheimer e dei disturbi correlati della memoria.
Comprendere le Condizioni in Studio
Deterioramento Cognitivo Lieve Amnestico (aMCI): Il deterioramento cognitivo lieve amnestico è una condizione caratterizzata da problemi di memoria evidenti, maggiori di quanto ci si aspetterebbe per l’età della persona, ma che non interferiscono significativamente con la vita quotidiana. Colpisce principalmente la memoria, con individui che spesso sperimentano difficoltà nel ricordare eventi o conversazioni recenti. La progressione dell’aMCI può variare: alcuni individui rimangono stabili per anni, mentre altri possono sperimentare un peggioramento graduale dei problemi di memoria. Nel tempo, l’aMCI può portare a un declino cognitivo più significativo, potenzialmente progredendo verso la malattia di Alzheimer. La condizione viene spesso identificata attraverso segnalazioni di vuoti di memoria e confermata mediante test cognitivi. È considerata una fase di transizione tra l’invecchiamento normale e condizioni più gravi come la demenza.
Malattia di Alzheimer: La malattia di Alzheimer è un disturbo neurologico progressivo che porta alla degenerazione delle cellule cerebrali e a un declino delle funzioni cognitive. Tipicamente inizia con una lieve perdita di memoria e confusione, peggiorando gradualmente fino a includere difficoltà con il linguaggio, disorientamento, sbalzi d’umore e cambiamenti comportamentali. Man mano che la malattia avanza, gli individui possono avere difficoltà a riconoscere familiari e amici, a svolgere compiti quotidiani e a mantenere la cura personale. La progressione della malattia di Alzheimer è caratterizzata dall’accumulo di depositi proteici anomali nel cervello, che portano alla morte delle cellule cerebrali. Ciò si traduce in un continuo declino della memoria, del pensiero e delle capacità di ragionamento. La malattia è la causa più comune di demenza negli adulti anziani.
Sintesi e Considerazioni Importanti
Lo studio clinico attualmente disponibile per il disturbo amnesico rappresenta un approccio innovativo nella ricerca sulla malattia di Alzheimer e sulle condizioni correlate. L’aspetto più interessante di questa sperimentazione è l’utilizzo della terapia senolitica, un approccio relativamente nuovo che mira a eliminare le cellule senescenti che potrebbero contribuire alla progressione della malattia.
È importante sottolineare che questo studio è attualmente in fase II, il che significa che l’obiettivo principale è valutare la sicurezza e la fattibilità del trattamento, oltre a raccogliere dati preliminari sull’efficacia. I pazienti interessati devono soddisfare criteri specifici, tra cui l’età minima di 60 anni, la presenza di un partner di studio e la conferma di livelli elevati di proteina tau nel liquido cerebrospinale.
Lo studio richiede un impegno significativo da parte dei partecipanti, con una durata totale di 48 settimane che include visite regolari e monitoraggio continuo. I pazienti che stanno già assumendo farmaci standard per l’Alzheimer possono partecipare, purché il dosaggio sia stabile da almeno tre mesi.
Per coloro che risiedono in Spagna o che hanno la possibilità di recarsi in Spagna per le visite dello studio, e che soddisfano i criteri di inclusione, questa rappresenta un’opportunità di contribuire alla ricerca su nuove terapie potenziali per la malattia di Alzheimer in fase iniziale. Come sempre, è fondamentale discutere attentamente con il proprio medico curante i potenziali benefici e rischi della partecipazione a uno studio clinico prima di prendere qualsiasi decisione.











