Catheter related infection

Strategie di trattamento efficaci per le infezioni del sangue correlate al catetere

Le infezioni del sangue correlate al catetere (CRBSI) rappresentano una sfida significativa negli ambienti sanitari, portando spesso a gravi complicazioni se non gestite tempestivamente ed efficacemente. Il processo di diagnosi e trattamento delle CRBSI comporta una serie di passaggi critici, tra cui la coltura del catetere, la terapia empirica e talvolta la rimozione del catetere. Comprendere le sfumature di queste procedure, insieme all’importanza dell’intervento precoce e delle strategie di prevenzione, è essenziale per gli operatori sanitari al fine di migliorare i risultati dei pazienti e ridurre l’incidenza di queste infezioni. Questo articolo approfondisce i vari aspetti della gestione delle CRBSI, offrendo approfondimenti sulle raccomandazioni per la terapia empirica, la terapia antibiotica lock e i criteri per la rimozione del catetere, tra gli altri argomenti chiave.

Navigazione

    Coltura del catetere e diagnosi

    Quando si sospetta un’infezione correlata a catetere (CRBSI), è fondamentale eseguire colture del catetere dopo la sua rimozione. Questo passaggio è essenziale per confermare l’infezione e identificare i patogeni responsabili. Tuttavia, le colture di routine del catetere non sono raccomandate a meno che non vi sia un sospetto di CRBSI[1]. Nei casi in cui una singola emocoltura risulti positiva per specie di Stafilococchi coagulasi-negativi, è necessario ottenere ulteriori colture sia dal catetere sospetto che da una vena periferica per confermare la fonte dell’infezione[1].

    Raccomandazioni per la terapia empirica

    La terapia empirica è una componente critica nella gestione della CRBSI. La vancomicina è raccomandata per il trattamento empirico in ambiti sanitari con alta prevalenza di Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA). Se gli isolati di MRSA hanno una concentrazione minima inibitoria (MIC) di vancomicina di 2 g/mL, dovrebbero essere considerati agenti alternativi come la daptomicina[1][4]. La copertura empirica dovrebbe includere anche bacilli gram-negativi e specie di Candida, specialmente nei pazienti critici con cateteri femorali[4].

    Terapia antibiotica lock

    La terapia antibiotica lock (ALT) è raccomandata per il salvataggio del catetere nei casi di CRBSI. Questa prevede l’instillazione di una alta concentrazione di antibiotici nel lume del catetere per eradicare l’infezione. L’ALT è particolarmente efficace quando combinata con antibiotici sistemici, specialmente in pazienti con condizioni stabili e microorganismi a bassa virulenza come gli stafilococchi coagulasi-negativi[2][5]. Gli antibiotici comunemente utilizzati nell’ALT includono vancomicina, teicoplanina, daptomicina, ciprofloxacina e amikacina[5].

    Criteri per la rimozione del catetere

    La rimozione immediata del catetere venoso centrale (CVC) non è routinariamente raccomandata a meno che il paziente non sia emodinamicamente instabile o presenti sepsi grave, tromboflebite suppurativa, endocardite o infezione persistente del flusso sanguigno nonostante un’appropriata terapia antimicrobica[1][2]. Nei casi di infezioni causate da S. aureus, P. aeruginosa, funghi o micobatteri, è consigliata la rimozione del catetere[4]. Per i pazienti con difficile accesso venoso, può essere considerato lo scambio del catetere su filo guida, ma solo se non c’è un’infezione documentata del catetere[3].

    Durata della terapia antimicrobica

    La durata della terapia antimicrobica per CRBSI dipende dal patogeno causale e dalla presenza di complicanze. Per fungemia o batteriemia persistente dopo la rimozione del catetere, è raccomandato un ciclo di antibiotici di 4-6 settimane, estendendo a 6-8 settimane per l’osteomielite negli adulti[1][4]. Il giorno 1 della terapia è considerato il primo giorno con risultati negativi dell’emocoltura[4].

    Strategie di gestione conservativa

    La gestione conservativa della CRBSI, che prevede il mantenimento del catetere, è fattibile in pazienti stabili con infezioni causate da microorganismi a bassa virulenza. Questo approccio combina antibiotici sistemici con ALT ed è particolarmente vantaggioso per i pazienti che necessitano di accesso intravascolare a lungo termine, come quelli sottoposti a emodialisi[2][5]. Tuttavia, il trattamento conservativo non è raccomandato per i pazienti con complicanze settiche metastatiche o locali[2].

    Farmaci correlati nel nostro database

    Vivere con le infezioni del sangue correlate al catetere: Prognosi e gestione

    Comprendere le infezioni correlate al catetere

    Le infezioni correlate a catetere (CRI) rappresentano una preoccupazione significativa negli ambienti sanitari, costituendo una grande percentuale delle infezioni acquisite in ospedale. Queste infezioni possono portare alla batteriemia, una condizione in cui i batteri entrano nel flusso sanguigno, che si verifica in circa 1 su 15 episodi di CRI. Questo può comportare una considerevole morbilità, occasionale mortalità e costi medici aumentati[6].

    Prognosi delle infezioni del sangue correlate al catetere (CR-BSI)

    La prognosi per i pazienti con infezioni del sangue correlate al catetere (CR-BSI) può variare in base a diversi fattori. Uno studio su 66 pazienti con CR-BSI ha evidenziato che la rimozione precoce del catetere è un fattore protettivo contro la mortalità. Inoltre, il punteggio APACHE II, che valuta la gravità della malattia nei pazienti critici, è risultato essere un forte determinante della mortalità ospedaliera[7].

    Vivere con le infezioni correlate al catetere

    Per i pazienti che convivono con CRI, è fondamentale comprendere le strategie di gestione e prevenzione. La gestione conservativa della CRI spesso coinvolge l’uso di antibiotici, inclusa la tecnica antibiotic-lock (ALT), che prevede la perfusione di antibiotici attraverso il catetere infetto[6]. Tuttavia, la prevenzione rimane la migliore strategia, principalmente ottenuta attraverso la stretta aderenza alle pratiche igieniche durante l’inserimento e la manipolazione del catetere[6].

    Strategie di prevenzione

    I progressi nella tecnologia medica hanno portato allo sviluppo di cateteri e connettori sofisticati che incorporano barriere meccaniche e antibatteriche. Queste innovazioni sono progettate per ridurre il rischio di infezione e migliorare i risultati dei pazienti[6].

    Importanza dell’intervento precoce

    L’intervento precoce è fondamentale nella gestione delle CR-BSI. La rimozione del catetere al primo segno di infezione può migliorare significativamente la prognosi per i pazienti critici. Questo approccio, combinato con la valutazione delle condizioni del paziente utilizzando strumenti come il punteggio APACHE II, può guidare gli operatori sanitari nel prendere decisioni informate sulla cura del paziente[7].

    Find matching clinical trials
    for Catheter related infection disease

    Trial no. 1

    Double-blind Placebo-Controlled Randomized Clinical…

    #1

    Copper is a chemical element with symbol Cu (from Latin: cuprum) and atomic number 29. It is a soft, malleable, and ductile metal with very high thermal and electrical conductivity.

    More info

    Trial no. 2

    Prospective evaluation of potential effects of repeated…

    #2

    Silver is the metallic element with the atomic number 47. Its symbol is Ag, from the Latin argentum, derived from the Greek ὰργὀς, and ultimately from a Proto-Indo-European language root reconstructed as *h2erǵ-, “grey” or “shining”.

    More info

    Trial no. 3

    A study to learn about how itraconazole affects the level…

    #3

    Gold is a chemical element with symbol Au and atomic number 79. In its purest form, it is a bright, slightly reddish yellow, dense, soft, malleable, and ductile metal. Chemically, gold is a transition metal and a group 11 element.

    More info

    Trial no. 4

    Randomized, double-blind, parallel group clinical trial…

    #4

    Roentgenium is a chemical element with symbol Rg and atomic number 111. It is an extremely radioactive synthetic element (an element that can be created in a laboratory but is not found in nature).

    More info

    Sommario

    La gestione delle infezioni del flusso sanguigno correlate al catetere (CRBSI) è un processo sfaccettato che richiede un approccio strategico alla diagnosi, al trattamento e alla prevenzione. La diagnosi inizia con le colture del catetere, che sono essenziali quando si sospetta una CRBSI, per confermare l’infezione e identificare i patogeni coinvolti. La terapia empirica svolge un ruolo fondamentale, con la vancomicina che è il trattamento iniziale raccomandato nelle aree con alta prevalenza di MRSA. Nei casi in cui l’MRSA mostra resistenza, vengono considerati antibiotici alternativi come la daptomicina. La terapia antibiotica lock (ALT) è una tecnica preziosa per il salvataggio del catetere, particolarmente efficace se combinata con antibiotici sistemici. La decisione di rimuovere un catetere dipende dalle condizioni del paziente e dalla presenza di infezioni gravi o patogeni specifici. La durata della terapia antimicrobica è adattata al patogeno causale e a eventuali complicazioni, con cicli più lunghi richiesti per le infezioni persistenti. La gestione conservativa, che prevede il mantenimento del catetere, è fattibile per i pazienti stabili con infezioni a bassa virulenza, ma non è raccomandata per quelli con complicazioni gravi. Le strategie di prevenzione, incluso l’uso di tecnologie avanzate per cateteri e l’intervento precoce, sono cruciali per ridurre l’incidenza di CRBSI e migliorare i risultati dei pazienti.

    Fonti

    1. https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC4039170/
    2. https://www.elsevier.es/en-revista-enfermedades-infecciosas-microbiologia-clinica-english-428-articulo-executive-summary-diagnosis-treatment-catheter-related-S2529993X18300431
    3. https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC6755371/
    4. https://academic.oup.com/cid/article/49/1/1/369414
    5. https://www.medintensiva.org/es-diagnosis-treatment-catheter-related-bloodstream-infection-articulo-S021056911730284X
    6. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/9763507/
    7. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/18622596/
    Gestione delle Infezioni Correlate a Catetere nel Flusso Sanguigno (CRBSI)
    Diagnosi Colture del Catetere
    Emocolture
    Identificazione del Patogeno
    Terapia Empirica Vancomicina per MRSA
    Daptomicina per MRSA resistente alla Vancomicina
    Copertura per Gram-negativi e Candida
    Terapia Lock Antibiotica (ALT) Antibiotici ad alta concentrazione nel lume del catetere
    Rimozione del Catetere Criteri: Instabilità emodinamica, sepsi grave, ecc.
    Raccomandazioni specifiche per patogeno
    Durata della Terapia Antimicrobica 4-6 settimane, prolungata in caso di complicazioni
    Gestione Conservativa Pazienti stabili con infezioni a bassa virulenza
    Combinazione di antibiotici sistemici e ALT
    Prevenzione e Intervento Precoce

    Glossario

    • Infezione del flusso sanguigno correlata al catetere (CRBSI): Un’infezione che si verifica quando batteri o funghi entrano nel flusso sanguigno attraverso un catetere, un tubo inserito nel corpo per somministrare o rimuovere fluidi.
    • Stafilococco coagulasi-negativo: Un gruppo di batteri comunemente presenti sulla pelle che possono causare infezioni, in particolare nelle persone con sistema immunitario indebolito o dispositivi medici permanenti come cateteri.
    • Vancomicina: Un antibiotico utilizzato per trattare gravi infezioni batteriche, specialmente quelle causate da batteri Gram-positivi resistenti ad altri antibiotici, come l’MRSA.
    • Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA): Un tipo di batterio resistente a molti antibiotici, rendendo le infezioni difficili da trattare.
    • Concentrazione minima inibente (MIC): La più bassa concentrazione di un antibiotico che previene la crescita visibile di un batterio, utilizzata per determinare la suscettibilità dei batteri agli antibiotici.
    • Daptomicina: Un antibiotico utilizzato per trattare infezioni causate da batteri Gram-positivi, inclusi quelli resistenti ad altri antibiotici.
    • Terapia antibiotica lock (ALT): Una tecnica in cui viene instillata un’alta concentrazione di antibiotici nel lume del catetere per trattare le infezioni senza rimuovere il catetere.
    • Teicoplanina: Un antibiotico simile alla vancomicina, utilizzato per trattare gravi infezioni causate da batteri Gram-positivi.
    • Ciprofloxacina: Un antibiotico utilizzato per trattare varie infezioni batteriche, in particolare quelle causate da batteri Gram-negativi.
    • Amikacina: Un antibiotico utilizzato per trattare gravi infezioni batteriche, in particolare quelle causate da batteri Gram-negativi.
    • Tromboflebite suppurativa: Un’infiammazione di una vena con formazione di pus, spesso associata a infezione.
    • Endocardite: Un’infezione del rivestimento interno delle camere e delle valvole cardiache, spesso causata da batteri.
    • Fungemia: La presenza di funghi nel flusso sanguigno, che può portare a gravi infezioni.
    • Batteriemia: La presenza di batteri nel flusso sanguigno, che può portare a gravi infezioni.
    • Punteggio APACHE II: Un sistema di classificazione della gravità della malattia utilizzato per prevedere l’esito dei pazienti in condizioni critiche.

    Studi clinici in corso con Catheter related infection

    • Studio sulla farmacocinetica della Cefazolina nei pazienti in emodialisi cronica con infezioni

      3 1 1 1

      Lo studio riguarda pazienti che ricevono emodialisi cronica e che soffrono di infezioni. L’obiettivo è capire come il corpo assorbe e utilizza un farmaco chiamato Cefazolina in questi pazienti. La Cefazolina è un antibiotico usato per trattare infezioni causate da batteri. Questo studio si concentra su come il farmaco si comporta nel corpo di persone…

      Farmaci studiati:

      Studio disponibile in:

      Francia
      Data di inizio: 2023-11-20