Questo articolo presenta informazioni dettagliate sugli studi clinici attualmente in corso per il cancro della tiroide metastatico. Scopri le opzioni di trattamento sperimentali, i criteri di partecipazione e come questi studi potrebbero offrire nuove possibilità terapeutiche per i pazienti affetti da questa patologia.
Studi Clinici in Corso per il Cancro della Tiroide Metastatico
Il cancro della tiroide metastatico rappresenta una sfida significativa nel campo dell’oncologia. Quando il carcinoma tiroideo si diffonde ad altre parti del corpo o non risponde ai trattamenti convenzionali, i pazienti possono beneficiare della partecipazione a studi clinici che valutano nuove strategie terapeutiche. Attualmente, è disponibile 1 studio clinico per i pazienti affetti da questa condizione.
Panoramica del Cancro della Tiroide Non-Midollare Metastatico
Il carcinoma tiroideo non-midollare è un tipo di cancro della tiroide che ha origine dalle cellule follicolari della ghiandola tiroidea. Si distingue dal carcinoma midollare della tiroide, che origina dalle cellule C parafollicolari. Questa malattia può manifestarsi come un nodulo solitario o come noduli multipli nella ghiandola tiroidea. Con la progressione della malattia, può diffondersi ai linfonodi vicini e, nei casi avanzati, a organi distanti come i polmoni e le ossa.
La malattia è caratterizzata dalla sua capacità di crescere e invadere i tessuti circostanti, potenzialmente causando sintomi come un nodulo al collo, difficoltà nella deglutizione o cambiamenti nella voce. La progressione del carcinoma tiroideo non-midollare può variare, con alcuni casi che rimangono localizzati mentre altri diventano più aggressivi e metastatici.
Studio Clinico Disponibile
Studio sulla Digossina e sullo Ioduro di Sodio (123 I) per Pazienti con Carcinoma Tiroideo Non-Midollare Avanzato
Localizzazione: Paesi Bassi
Questo studio clinico si concentra sulla valutazione degli effetti del farmaco digossina nei pazienti con carcinoma tiroideo non-midollare (NMTC). Il cancro può essere localmente avanzato o essersi diffuso ad altre parti del corpo (metastatico). L’obiettivo principale dello studio è verificare se la digossina possa aiutare questi pazienti migliorando l’assorbimento del trattamento con radioiodio (RaI), che talvolta non viene assorbito adeguatamente dalle cellule tumorali.
I partecipanti allo studio riceveranno digossina sotto forma di compressa (Lanoxin 125, dosaggio di 0,125 mg). Inoltre, alcuni partecipanti potrebbero ricevere un’iniezione di ioduro di sodio (I123), un tipo di radioiodio utilizzato nell’imaging medico. Lo studio confronterà gli effetti della digossina con un placebo per determinare se il farmaco aiuti ad aumentare l’assorbimento del radioiodio nelle cellule tumorali.
Criteri di inclusione principali:
- Diagnosi di carcinoma tiroideo non-midollare (NMTC)
- Età pari o superiore a 18 anni
- Aver subito una tiroidectomia totale (rimozione chirurgica della ghiandola tiroidea) e almeno un trattamento con radioiodio
- Presenza di malattia locale o metastatica confermata da esami di imaging, con almeno una lesione target misurabile (minimo 1,0 cm per tessuti molli e 1,5 cm per linfonodi)
- Malattia refrattaria al radioiodio, ovvero almeno una lesione target che non mostri un assorbimento significativo di RaI nelle scansioni precedenti
- La lesione target non deve essere idonea per trattamenti locali come radioterapia o ablazione con radiofrequenza
Criteri di esclusione principali:
- Pazienti con altri tipi di cancro della tiroide diversi dal carcinoma tiroideo non-midollare
- Impossibilità di assumere la digossina
- Allergia nota alla digossina o a uno qualsiasi dei suoi componenti
- Condizioni cardiache gravi che rendono pericolosa l’assunzione di digossina
- Gravidanza o allattamento
- Partecipazione contemporanea ad un altro studio clinico
- Condizioni mediche che, secondo i medici dello studio, renderebbero pericolosa la partecipazione
Come funziona il trattamento:
La digossina è un farmaco tradizionalmente utilizzato per trattare condizioni cardiache, ma in questo studio viene valutato per il suo potenziale beneficio nel carcinoma tiroideo non-midollare. A livello molecolare, la digossina agisce inibendo un enzima chiamato Na+/K+ ATPasi, che porta ad un aumento della concentrazione di calcio intracellulare, potenzialmente influenzando il comportamento delle cellule tumorali. L’obiettivo principale dell’uso della digossina in questo studio è verificare se possa aiutare l’organismo ad assorbire una maggiore quantità di radioiodio, rendendo il trattamento più efficace per i pazienti che non hanno risposto bene in precedenza.
Fasi dello studio:
Durante lo studio, i partecipanti vengono sottoposti a una valutazione iniziale per confermare l’idoneità. Successivamente, viene somministrata la digossina in forma di compresse e, in alcuni casi, viene effettuata un’iniezione endovenosa di ioduro di sodio (I123). I pazienti vengono monitorati regolarmente attraverso controlli e test per valutare la risposta al trattamento, utilizzando la scintigrafia con radioiodio per verificare l’assorbimento nelle lesioni target.
I ricercatori valuteranno anche la risposta al trattamento con RaI dopo sei mesi, utilizzando criteri standard come RECIST per la risposta tumorale e i livelli di tireoglobulina per la risposta biochimica. Vengono inoltre effettuate valutazioni della sicurezza per monitorare eventuali effetti collaterali e viene valutata la qualità della vita dei partecipanti attraverso un questionario standardizzato (EORTC QLQ-C30).
Lo studio dovrebbe concludersi entro il 1° settembre 2024, con valutazioni finali per determinare i risultati complessivi e gli eventuali effetti a lungo termine del trattamento.
Riepilogo
Attualmente è disponibile un importante studio clinico per i pazienti con carcinoma tiroideo non-midollare avanzato o metastatico, condotto nei Paesi Bassi. Questo studio rappresenta un’opportunità significativa per i pazienti la cui malattia non risponde adeguatamente al trattamento convenzionale con radioiodio.
L’approccio innovativo di utilizzare la digossina, un farmaco cardiaco ben conosciuto, per migliorare l’assorbimento del radioiodio nelle cellule tumorali rappresenta una strategia terapeutica promettente. Questo studio potrebbe aprire nuove possibilità di trattamento per pazienti che hanno opzioni limitate con le terapie standard.
È importante sottolineare che la partecipazione a uno studio clinico richiede una valutazione attenta da parte del paziente e del proprio team medico. I criteri di inclusione ed esclusione sono stabiliti per garantire la sicurezza dei partecipanti e l’attendibilità dei risultati dello studio. I pazienti interessati dovrebbero discutere con il proprio oncologo la possibilità di partecipare a questo studio, valutando i potenziali benefici e rischi in base alla propria situazione clinica specifica.
La ricerca clinica rappresenta un elemento fondamentale nel progresso delle opzioni terapeutiche per il cancro della tiroide metastatico, e la partecipazione a questi studi può offrire accesso a trattamenti innovativi pur contribuendo all’avanzamento delle conoscenze mediche per i futuri pazienti.











