L’alimentazione incontrollata, o disturbo da binge eating, è un disturbo alimentare caratterizzato da episodi ricorrenti di consumo di grandi quantità di cibo con perdita di controllo. Attualmente sono in corso 2 studi clinici che stanno valutando nuovi approcci terapeutici per aiutare le persone che soffrono di questa condizione.
Studi clinici in corso sull’alimentazione incontrollata
Il disturbo da binge eating (alimentazione incontrollata) è una condizione che colpisce molte persone e che si manifesta con episodi ricorrenti di consumo eccessivo di cibo in un breve periodo di tempo, accompagnati da una sensazione di perdita di controllo. A differenza di altri disturbi alimentari, questi episodi non sono seguiti da comportamenti compensatori come il vomito o l’esercizio fisico eccessivo. La condizione può portare ad aumento di peso e problemi di salute associati, oltre a causare significativo disagio emotivo e impattare sulla vita sociale e professionale.
Attualmente sono in corso studi clinici che stanno esplorando nuove opzioni terapeutiche per il trattamento di questo disturbo, combinando approcci farmacologici e terapeutici innovativi.
Studi clinici disponibili
Studio su BP1.4979 per il trattamento del disturbo da binge eating in donne con sintomi da moderati a gravi
Località: Francia, Spagna
Questo studio clinico sta valutando un nuovo farmaco chiamato BP1.4979, somministrato sotto forma di compressa, per il trattamento del disturbo da binge eating in donne con sintomi da moderati a gravi. Lo studio ha una durata di otto settimane ed è condotto in modalità doppio cieco, il che significa che né i partecipanti né i ricercatori sanno chi riceve il farmaco attivo o il placebo.
Caratteristiche dello studio:
- Il farmaco BP1.4979 viene assunto due volte al giorno alla dose di 15 mg
- Le partecipanti mantengono un diario per registrare gli episodi di alimentazione incontrollata
- L’obiettivo principale è valutare la riduzione del numero di episodi di binge eating per settimana
- Vengono monitorati anche i cambiamenti nelle abitudini alimentari e il miglioramento generale
- Si utilizza un sistema di monitoraggio continuo del glucosio (CGMS) per tracciare i pattern di assunzione alimentare
Criteri di inclusione principali:
- Donne di età compresa tra 18 e 65 anni
- Diagnosi di disturbo da binge eating secondo i criteri DSM-5
- Almeno due giorni di binge eating a settimana e almeno 8 episodi nelle due settimane precedenti l’inizio dello studio
- Indice di massa corporea (BMI) inferiore a 50 kg/m²
- Capacità di seguire tutte le procedure dello studio
Il BP1.4979 è un agente del sistema nervoso centrale che si ritiene agisca modulando l’attività dei neurotrasmettitori nel cervello, potenzialmente riducendo la frequenza e l’intensità degli episodi di alimentazione incontrollata.
Studio sull’idrocortisone e la terapia di esposizione al cibo per pazienti con disturbo da binge eating
Località: Germania
Questo studio innovativo sta esplorando l’efficacia di un trattamento combinato che utilizza idrocortisone insieme alla terapia di esposizione al cibo con prevenzione della risposta (ERP). L’idrocortisone è un glucocorticoide, un tipo di ormone che può influenzare le risposte allo stress nell’organismo.
Caratteristiche dello studio:
- I partecipanti ricevono idrocortisone (10 mg) o placebo in forma di compresse orali
- Il trattamento include sessioni di esposizione a cibo reale con prevenzione della risposta abituale
- Vengono monitorate le modifiche nel desiderio di cibo, la paura di perdere il controllo sull’alimentazione e le risposte emotive al cibo
- Follow-up a breve termine (3-7 giorni) e a lungo termine (un mese) dopo il trattamento
Criteri di inclusione principali:
- Uomini e donne di età compresa tra 18 e 40 anni (il limite superiore è stabilito per evitare effetti dei cambiamenti ormonali legati alla menopausa)
- Diagnosi di disturbo da binge eating
- Capacità di comprendere e seguire le procedure dello studio
- Consenso informato scritto secondo le linee guida internazionali e le leggi locali
L’obiettivo dello studio è determinare se la combinazione di terapia di esposizione al cibo e idrocortisone sia più efficace della sola terapia di esposizione nel ridurre il desiderio di cibo. L’idrocortisone agisce influenzando la risposta allo stress dell’organismo, potenzialmente alterando il modo in cui il cervello elabora il desiderio di cibo e i comportamenti alimentari legati allo stress.
Riepilogo
Gli studi clinici attualmente in corso sul disturbo da binge eating rappresentano approcci innovativi per affrontare questa condizione complessa. Mentre il primo studio si concentra su una nuova molecola farmacologica (BP1.4979) specificatamente sviluppata per modulare i neurotrasmettitori cerebrali coinvolti negli episodi di alimentazione incontrollata, il secondo esplora un approccio combinato che unisce farmacologia e terapia comportamentale.
Osservazioni importanti:
- Il primo studio è rivolto esclusivamente a donne, mentre il secondo include entrambi i sessi, anche se con un limite di età superiore più basso
- Entrambi gli studi utilizzano metodi oggettivi per monitorare i risultati, come diari alimentari e scale di valutazione clinica
- L’approccio del secondo studio, che combina farmaco e terapia comportamentale, rappresenta una strategia potenzialmente più completa per affrontare sia gli aspetti biologici che psicologici del disturbo
- Gli studi sono condotti in diversi paesi europei, offrendo opportunità di partecipazione a pazienti in Francia, Spagna e Germania
Questi studi clinici sono fondamentali per sviluppare nuove opzioni terapeutiche efficaci per le persone che soffrono di disturbo da binge eating, una condizione che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita e sulla salute generale. I risultati di questi studi potrebbero fornire importanti informazioni su nuovi modi per gestire questa condizione in modo più efficace.












