Indice dei contenuti
- Cos’è il placebo?
- Come viene utilizzato il placebo negli studi clinici
- Condizioni mediche studiate con il placebo
- Come viene somministrato il placebo
- Sicurezza ed effetti collaterali
- Efficacia del placebo
Cos’è il placebo?
Il placebo è una sostanza o un trattamento inattivo che appare identico al vero farmaco testato in uno studio clinico[1]. Viene spesso definito “pillola di zucchero” perché non contiene principi attivi e non ha alcun effetto terapeutico diretto[1]. I placebo sono cruciali nella ricerca medica per aiutare a determinare i veri effetti dei nuovi trattamenti.
Come viene utilizzato il placebo negli studi clinici
Negli studi clinici, i placebo vengono utilizzati come confronto con il trattamento attivo in esame. I pazienti vengono solitamente assegnati casualmente a ricevere il trattamento reale o il placebo, senza sapere quale dei due stanno assumendo. Questo aiuta i ricercatori a determinare se il farmaco effettivo è più efficace rispetto all’assenza di trattamento[2][3].
Ad esempio, in uno studio su un nuovo farmaco per il diabete, alcuni pazienti hanno ricevuto il farmaco reale mentre altri hanno ricevuto un placebo dall’aspetto identico[4]. Ciò consente ai ricercatori di confrontare gli effetti e vedere se il farmaco reale fa davvero la differenza.
Condizioni mediche studiate con il placebo
I placebo vengono utilizzati nella ricerca per una vasta gamma di condizioni mediche. Alcuni esempi tratti dagli studi forniti includono:
- Sindrome delle gambe senza riposo (RLS): Una condizione che causa sensazioni sgradevoli alle gambe e un impulso a muoverle[5]
- Vaginosi batterica: Un’infezione che causa perdite vaginali anomale[3]
- Dolore neuropatico periferico diabetico: Dolore nervoso causato dal diabete[1]
- Osteoartrite: Dolore e rigidità articolare che colpisce tipicamente gli adulti più anziani[6]
- Dipendenza da cocaina: Dipendenza dalla droga cocaina[7]
Come viene somministrato il placebo
I placebo sono progettati per imitare il trattamento reale in studio. Possono essere somministrati in varie forme, tra cui:
Lo schema di dosaggio dei placebo corrisponde anche a quello del trattamento reale. Ad esempio, in uno studio, i partecipanti hanno assunto il placebo per via orale due volte al giorno per un massimo di 51 giorni[1].
Sicurezza ed effetti collaterali
Poiché i placebo non contengono principi attivi, generalmente non causano effetti collaterali diretti. Tuttavia, le persone che assumono placebo possono sperimentare quello che è noto come “effetto placebo” – sentirsi meglio semplicemente perché credono di ricevere un trattamento[5].
Negli studi clinici, i ricercatori monitorano attentamente tutti i partecipanti per eventuali eventi avversi (effetti negativi sulla salute), indipendentemente dal fatto che stiano ricevendo il trattamento reale o il placebo[1]. Ciò aiuta a garantire la sicurezza del paziente e fornisce preziose informazioni sul trattamento in studio.
Efficacia del placebo
Sebbene i placebo non abbiano effetti terapeutici diretti, l’effetto placebo può essere potente. In alcuni studi, un numero significativo di pazienti che assumono placebo riporta miglioramenti nei propri sintomi[5].
Ad esempio, in uno studio sulla sindrome delle gambe senza riposo, i ricercatori hanno esaminato quanti pazienti che assumevano il placebo riferivano di sentirsi “molto migliorati” o “estremamente migliorati” dopo il trattamento[5]. Questo li aiuta a capire quanto dell’effetto del trattamento reale potrebbe essere dovuto alle aspettative dei pazienti piuttosto che al farmaco stesso.
È importante notare che l’uso di placebo nella ricerca non significa che le condizioni studiate non siano reali o gravi. Piuttosto, i placebo aiutano a garantire che i nuovi trattamenti siano veramente efficaci prima di essere approvati per un uso diffuso.