Isole Pancreatiche Autologhe: Un Trattamento Promettente per i Pazienti con Cancro al Pancreas

Questo articolo esplora l’uso delle Isole Pancreatiche Autologhe negli studi clinici per pazienti con cancro al pancreas che sono ad alto rischio di sviluppare complicazioni post-chirurgiche. Il trattamento prevede la rimozione del pancreas e il trapianto delle cellule delle isole del paziente stesso, potenzialmente migliorando i risultati e la qualità della vita per coloro che si sottopongono a chirurgia del cancro al pancreas.

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    Indice dei Contenuti

    Cosa Sono le Isole Pancreatiche Autologhe?

    Le isole pancreatiche autologhe sono un tipo di terapia cellulare utilizzata nel trattamento di alcune condizioni pancreatiche. “Autologhe” significa che le cellule provengono dal corpo stesso del paziente, specificamente dal suo pancreas. Le isole pancreatiche, note anche come isole di Langerhans, sono gruppi di cellule nel pancreas che producono importanti ormoni, tra cui l’insulina.[1]

    Nel contesto di questo trattamento, le isole pancreatiche autologhe vengono preparate come una sospensione per impianto. Ciò significa che le cellule delle isole vengono preparate in una forma che può essere reimpiantata nel corpo del paziente dopo essere state estratte dal pancreas.

    Condizioni Mediche Trattate

    Questo trattamento è in fase di studio per pazienti con specifiche condizioni pancreatiche:

    • Cancro periampollare: Questo è un tipo di cancro che si verifica vicino all’ampolla di Vater, un’area dove i dotti pancreatici e biliari si incontrano e si svuotano nell’intestino tenue.[1]
    • Alto rischio di fistole pancreatiche postoperatorie (POPF): Una fistola pancreatica è una connessione anormale che si forma tra il pancreas e altri organi o la pelle, permettendo la fuoriuscita di liquido pancreatico. I pazienti con tessuto pancreatico morbido e un dotto pancreatico piccolo (meno di 3mm di diametro) sono ad alto rischio di sviluppare questa complicazione dopo l’intervento chirurgico.[1]

    Procedura di Trattamento

    Il trattamento prevede due fasi principali:

    1. Pancreatectomia totale: Questa è una procedura chirurgica in cui viene rimosso l’intero pancreas. Questo viene fatto per trattare il cancro al pancreas e prevenire la formazione di fistole pancreatiche.[1]
    2. Autotrapianto di isole (IATx): Dopo la rimozione del pancreas, le cellule delle isole vengono estratte da esso. Queste cellule vengono poi reimpiantate nel corpo del paziente attraverso una procedura chiamata infusione intraporta, che significa che le cellule vengono introdotte nella vena porta del fegato.[1]

    Questa procedura è considerata una terapia avanzata e specificamente un tipo di terapia cellulare.[1]

    Criteri di Idoneità

    Per essere idonei a questo trattamento nella sperimentazione clinica, i pazienti devono soddisfare determinati criteri:

    • Avere 18 anni o più
    • Avere una diagnosi sospetta o confermata di cancro periampollare
    • Avere un profilo ad alto rischio per lo sviluppo di fistole pancreatiche postoperatorie
    • Essere in grado di fornire il consenso informato

    Ci sono anche diversi criteri di esclusione, tra cui:[1]

    • Interventi chirurgici aggiuntivi pianificati oltre alla procedura pancreatica
    • Gravidanza o allattamento
    • Diagnosi di un secondo cancro primario
    • Precedente trapianto di organi o tessuti
    • Diabete trattato con insulina

    Potenziali Benefici

    Mentre i benefici completi sono ancora in fase di studio, questo approccio terapeutico mira a:

    • Trattare il cancro al pancreas rimuovendo l’intero pancreas
    • Ridurre il rischio di fistole pancreatiche postoperatorie
    • Preservare alcune funzioni pancreatiche reimpiantando le cellule delle isole, che potrebbero aiutare nella regolazione dello zucchero nel sangue

    Obiettivi dello Studio e Endpoint

    L’obiettivo principale della sperimentazione clinica è raccogliere dati iniziali sull’efficacia della pancreatectomia totale con trapianto simultaneo di isole autologhe nel gruppo di pazienti specificato.[1]

    Gli obiettivi secondari includono:

    • Valutare la sicurezza della procedura
    • Valutare la mortalità e la morbilità perioperatoria (complicazioni durante e poco dopo l’intervento chirurgico)
    • Misurare l’impatto sulla qualità della vita
    • Determinare gli esiti metabolici (come influisce sul metabolismo del corpo)
    • Valutare gli esiti oncologici a lungo termine (risultati relativi al cancro)

    L’endpoint primario (principale misura di successo) è la durata tra l’intervento chirurgico e quando il paziente viene ritenuto idoneo per il trattamento adiuvante (trattamento aggiuntivo del cancro dopo l’intervento chirurgico).[1]

    Follow-up e Monitoraggio a Lungo Termine

    Dopo l’intervento chirurgico, i pazienti saranno attentamente monitorati. Il periodo di follow-up inizia il giorno dopo l’intervento e continua per 5 anni. Verranno condotti controlli regolari a intervalli specifici:[1]

    • Giorni 1 e 3 dopo l’intervento
    • Il giorno della dimissione dall’ospedale
    • A 3, 6, 9 e 12 mesi dopo l’intervento
    • Annualmente fino a 5 anni dopo l’intervento

    Questi follow-up aiuteranno a valutare gli effetti a lungo termine del trattamento, inclusi la qualità della vita, gli esiti metabolici e la progressione del cancro.

    Aspetto Dettagli
    Tipo di Studio Studio randomizzato controllato di fase 2b
    Popolazione Target Pazienti con cancro periampollare ad alto rischio di perdite post-chirurgiche
    Intervento Pancreatectomia totale con trapianto autologo di isole
    Gruppo di Controllo Solo resezione della testa del pancreas
    Endpoint Primario Tempo tra l’intervento chirurgico e l’idoneità al trattamento adiuvante
    Endpoint Secondari Morbilità, mortalità, qualità della vita, esito metabolico, decorso oncologico a lungo termine
    Durata del Follow-up 5 anni
    Criteri Chiave di Inclusione Età ≥18, cancro periampollare, profilo ad alto rischio per POPF
    Criteri Chiave di Esclusione Diabete trattato con insulina, precedente trapianto d’organo, infezione da HIV

    Studi in corso con Autologous Pancreatic Islets

    • Trapianto di isole pancreatiche autologhe in pazienti con carcinoma periampollare ad alto rischio di fistole postoperatorie

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      Lo studio riguarda il trattamento del cancro periampollare, un tipo di tumore che si sviluppa vicino al pancreas. I pazienti con questo tipo di cancro possono avere un alto rischio di sviluppare fistole pancreatiche postoperatorie, che sono perdite che possono verificarsi dopo l’intervento chirurgico. Il trattamento studiato prevede la rimozione parziale o totale del pancreas,…

      Studio disponibile in:

      Germania
      Data di inizio: 2024-12-11

    Glossario

    • Periampullary cancer: Cancro che si forma vicino all'ampolla di dotti pancreatico e biliare si incontrano e si svuotano nell'intestino tenue.
    • Postoperative pancreatic fistula (POPF): Una complicanza che può verificarsi dopo un intervento chirurgico al pancreas, dove il liquido pancreatico fuoriesce dal sito chirurgico, potenzialmente causando infezioni o altri gravi problemi.
    • Islet autotransplantation (IATx): Una procedura in cui le cellule produttrici di insulina (isole) del paziente vengono rimosse dal pancreas e trapiantate nuovamente nel suo corpo, solitamente nel fegato.
    • Total pancreatectomy: Rimozione chirurgica dell'intero pancreas.
    • Pancreaticoduodenectomy: Nota anche come procedura di Whipple, è un'operazione complessa per rimuovere la testa del pancreas, parte dell'intestino tenue, la cistifellea e il dotto biliare.
    • Adjuvant therapy: Trattamento oncologico aggiuntivo somministrato dopo il trattamento primario per ridurre il rischio di recidiva del cancro.
    • Metabolic outcome: La capacità dell'organismo di processare e utilizzare i nutrienti, in particolare in relazione al controllo della glicemia dopo la rimozione del pancreas.
    • Pearl Index: Una misura dell'efficacia dei metodi contraccettivi, dove un numero più basso indica una maggiore efficacia.
    • EORTC QLQ-C30/Pan26: Questionari utilizzati per valutare la qualità della vita nei pazienti oncologici, con un modulo specifico per il cancro al pancreas.