Approcci chirurgici per il trattamento del Pseudomixoma peritoneale
Il Pseudomixoma peritoneale (PMP) è una condizione rara che richiede principalmente un intervento chirurgico per una gestione efficace. Il cardine del trattamento è la chirurgia citoriduttiva (CRS) combinata con la chemioterapia intraperitoneale ipertermica (HIPEC), spesso denominata tecnica di Sugarbaker[1][2]. Questo approccio mira a rimuovere tutto il tessuto tumorale visibile dalla cavità addominale e somministrare chemioterapia riscaldata direttamente nell’area per eliminare eventuali cellule tumorali residue[3].
La procedura CRS e HIPEC
La procedura CRS e HIPEC è un processo multifase che include:
- Elettrochirurgia per resezione tumorale e peritonectomia: Comporta la rimozione chirurgica del tumore e del rivestimento peritoneale interessato[3].
- Chemioterapia intraperitoneale ipertermica: La chemioterapia riscaldata viene fatta circolare nella cavità addominale per colpire la malattia microscopica[3].
- Ricostruzione: Dopo la rimozione del tumore, la cavità addominale viene ricostruita[3].
- Chemioterapia intraperitoneale post-operatoria precoce: Può essere somministrata ulteriore chemioterapia poco dopo l’intervento per ridurre ulteriormente il rischio di recidiva[3].
Chirurgia di debulking
Nei casi in cui la rimozione completa del tumore non è fattibile, viene eseguita la chirurgia di debulking per asportare quanto più tumore possibile. Questo approccio è meno completo della CRS e HIPEC ma può comunque fornire sollievo dai sintomi e migliorare la qualità della vita[1][4].
Opzioni di chemioterapia
Per i pazienti che non sono candidati alla chirurgia, la chemioterapia sistemica può essere utilizzata per rallentare la crescita del tumore e alleviare i sintomi. Può essere somministrata per via orale o endovenosa[4]. In alcuni casi, viene raccomandato un approccio “watch and wait”, dove il trattamento viene ritardato fino allo sviluppo dei sintomi[6].
Centri di trattamento specializzati
A causa della complessità e rarità del PMP, il trattamento è gestito al meglio in centri specializzati con esperienza in CRS e HIPEC. Questi centri sono dotati della tecnologia necessaria e del personale qualificato per ottimizzare i risultati e minimizzare le complicazioni[3][5].
Ricerca in corso e controversie
La ricerca continua a perfezionare e migliorare le strategie di trattamento per il PMP. Tuttavia, rimangono controversie, in particolare riguardo al regime HIPEC ottimale e al ruolo della chemioterapia sistemica[7]. Nonostante queste sfide, CRS e HIPEC rimangono lo standard di cura, offrendo la migliore possibilità di sopravvivenza a lungo termine[7].