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Il centro medico si distingue per la sua ricerca avanzata sulla sindrome dell’intestino corto, concentrandosi sulla sicurezza a lungo termine di trattamenti innovativi come l’apraglutide.
Questa ricerca contribuisce a migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da questa condizione complessa.
Il centro è all’avanguardia nella gestione dell’iperlipidemia, esplorando l’efficacia di combinazioni di farmaci come rosuvastatina ed ezetimibe per ridurre il colesterolo LDL nei pazienti ad alto rischio cardiovascolare.
Questi studi mirano a ridurre il rischio di eventi cardiovascolari nei pazienti vulnerabili.
Il centro si dedica alla ricerca sul carcinoma a cellule squamose cutaneo, valutando l’efficacia di trattamenti combinati come V940 e pembrolizumab per migliorare la sopravvivenza senza eventi.
Questa ricerca offre nuove speranze per i pazienti con diagnosi di carcinoma resecabile.
Il centro è leader nella ricerca sul cancro al seno metastatico HER2-positivo, studiando l’efficacia di trattamenti di prima linea come T-DXd e pertuzumab.
Questi studi mirano a migliorare le opzioni terapeutiche per le pazienti con questa forma aggressiva di cancro.
Il centro si concentra sulla ipertensione resistente, valutando l’efficacia di nuovi farmaci come il baxdrostat per ridurre la pressione sanguigna sistolica media nelle 24 ore.
Questa ricerca è fondamentale per sviluppare trattamenti più efficaci per i pazienti con ipertensione difficile da controllare.
Il centro è impegnato nella ricerca sull’insufficienza cardiaca acuta, studiando l’effetto di farmaci come il dapagliflozin per migliorare gli esiti clinici nei pazienti stabilizzati durante l’ospedalizzazione.
Questa ricerca mira a ridurre la mortalità cardiovascolare e il peggioramento dell’insufficienza cardiaca.
Il centro si distingue per la sua ricerca sul tromboembolismo venoso nei pazienti con cancro gastrointestinale/genitourinario, valutando l’efficacia di abelacimab rispetto a dalteparina.
Questa ricerca è cruciale per migliorare la gestione del VTE nei pazienti oncologici.
Il centro è all’avanguardia nella ricerca sull’arterite a cellule giganti, studiando l’efficacia di ABT-494 in combinazione con regimi di corticosteroidi per mantenere la remissione.
Questa ricerca offre nuove prospettive per il trattamento di questa malattia infiammatoria cronica.
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